venerdì, dicembre 29, 2006

Il Blog Ottuso vuole te!

Ciai voglia di scrivere in itagliano? Avrebbi sempre voluto imparare le robe che sai a tutti gli altri? Pensi che tutti, tranne te, fossero degli asini caprini ignoranti di lettere e folosofia? Vorresti forzare il tuo prossimo ad ascoltare cose che tu sai ma che non interessano a nessuno?
Unisciti al Blog Ottuso!
Una nuova grande iniziativa per il 2007: cerchiamo (io li cerco) collaboratori disposti a scrivere Rubriche Ottuse su qualsivoglia argomento: politica locale, storia della Magna Grecia, le diverse specie di passeriformi, filosofia, cinema, arte e cucina. Dai, partecipate numerosi o anche in pochi, ma partecipate!
Le rubriche possono riguardare qualunque argomento, e non si richiede regolarità nelle consegne (certo, se arriva uno e vuole scrivere un post al giorno la porta è quella, fatti il tuo blog e non rompere le scatole a me). Volete raccontare le vostre bizzarre avventure? Volete scrivere di storia della musica, fumetti tedeschi, manuali di magia medievale, lavoro interinale? Il Blog Ottuso è aperto al pubblico per tutto il 2007 e non manda via nessuno. Perchè ricorda: del maiale non si butta via nulla, figuriamoci di te.
Per aderire lascia un commento qui sotto, vedi dove c'è scritto commenti? Ecco lì, ci clicchi sopra (una volta) e ti si apre una nuova pagina, piccina. Scrivi che vuoi giocare anche te e lascia un contatto. Poi selezioni ANONIMO e clicchi (una volta, hai capito?) (HO DETTO UNA VOLTA!) su Pubblica commento.
Vi aspetto ottusamente.

giovedì, dicembre 28, 2006

Clima Natalizio

Le 11 cose che più odio delle feste di Natale (in ordine crescente):
11 - il ritrovarsi tutti in fila ad una cassa il giorno della vigilia, che sia per comprare il regalo a tuo nipote, il prosciutto cotto per il pranzo di Natale, la lampadina per sostituire quella che ti si è fulminata rendendo completamente inutile la luminaria dell'albero;
10 - la gente che ti fa gli auguri mandando un sms o una e-mail collettiva, che lo vedi subito che è collettiva, perchè c'è scritto "Tanti auguri amico/a, ti penso spesso";
9 - scoprire che il 27 dicembre si lavora;
8 - anche il 28;
7 - e anche il 29;
6 - ricevere un regalo che non è affatto il (inserire un regalo a scelta tra quelli che si desideravano, che serviva a tutti i costi, ma che non si è ricevuto), bensì un orribile e incomprensibile soprammobile farlocco di ceramica decorato di perline, o una cornice d'argento, o l'ultimo disco di Zucchero, e dover pure sorridere a chi ce l'ha regalato e dire "grazie, proprio ciò che desideravo";
5 - ricevere un regalo a lungo atteso e romperlo nei dieci minuti successivi (comprende anche le opzioni "smarrire il libretto d'istruzioni" e l'immancabile "vedere un parente che ci rovescia sopra, involontariamente, il bicchiere di Asti Cinzano");
4 - i film su Babbo Natale che fanno vedere su Canale 5 per quindici giorni di fila a qualunque orario;
3 - passare una giornata intera a tavola, e poi dover rimangiare gli avanzi per i giorni successivi (primo giorno: "evviva, crostini, lasagne, bistecca e panettone!!". Secondo giorno: "no, i tortellini non mi vanno, mangio solo il salmone e un po' di fagiano". Terzo giorno: "ma il purè non è ancora finito?!". Quarto giorno: "posso andare a letto senza cena?". Quinto giorno: pianto sommesso alla vista del pollo in galantina)
2 - "Voi che fate per l'ultimo dell'anno?"
1 - I Babbi Natale appesi in giro per la città. Dove lavoravo prima, a ***, il Comune aveva comprato circa cento Babbi Natale da appendere in giro per il centro cittadino. Dopo essere rimasti appesi tre settimane, questi mostri erano completamente coperti di sporco, qualcuno decapitato o mancante di arti, altri semplicemente storpi. Quindi l'anno successivo non erano stati appesi di nuovo, ma messi in un magazzino che si trovava al piano sotto al mio ufficio, in un grande mucchio lungo la parete. Entrare in quell'antro era come entrare in un oscuro recesso della malattia mentale, con una montagna di Babbi Natale sporchi, monchi e decapitati che aspettavano al varco il malaugurato viandante. Roba da blocco della crescita, insomma.
Poi, alla primavera seguente arrivarono i netturbini del Comune a caricarli su un camion della Nettezza Urbana, mentre i bambini del vicino asilo guardavano l'operazione sostenendosi a vicenda.

Buone feste a tutti.

mercoledì, dicembre 27, 2006

Le Maison da Invidiare - Villa Palazzona

Oggi inizia la nuova rubrica del Blog Ottuso, ispirata ai servizi di moda e costume di Vanity Fair, People e Bellacasa. Visiteremo le dimore dei Vips per cercare di capire come e dove nasce il gusto per le cose belle e spocchiose.

Iniziamo da Villa Palazzona, una stupenda dimora ottocentesca costruita dai marchesi Tronco nel Sedere sulla riviera poleschina. Veniamo accolti dalla gentile marchesa Bettina Tronco nel Sedere, celebre in tutto il bel mondo italiano per aver starnutito in faccia ad Emanuele Filiberto di Savoia durante una cena di beneficienza dei cavalieri di Malta. La marchesa ci accoglie col suo fare squisito, starnutendo in segno di benvenuto e guidandoci subito nel salone delle feste, dove troneggia un gigantesco ritratto ad olio del capostipite della famiglia, il capitano di ventura Ugonotto de'Tronco, che acquisì titolo nobiliare e feudo impalmando la contessina Valeriana nel Sedere, dobildonna celebre in tutte le corti d'Europa per la sua leggendaria bravura nel rammendo e perchè era brutta come una capra.
Successivamente la marchesa Bettina ci guida verso la sala da pranzo, dove possiamo osservare un lampadario di cristallo Boderoni, tavolo in quercia e sedie Lapion, tende in cotone naturale Ciaffloss, bidet in porcellana Richard-Ginori, tappeto in capelli di bambini afgani Miloni. I quadri sono di Chepuloni&Bodetti.
La meravigliosa camera da letto della marchesa è in pieno stile impero, anche se non si capisce quale (austroungarico? francese? cinese? romano?). La botola sul pavimento, apribile con un telecomando apricancelli Faac, è sobria ed elegante. Il suo fine però, rimane misterioso anche alla marchesa che, a precisa domanda, risponde starnutendo.
Ma la stanza più sorprendente della magione è senza ombra di dubbio lo studio-biblioteca: settemila volumi ornano le pareti, collocati in perfetto ordine su scansie in rovere con rilievi in oro decorato a sbalzo. Un tappeto persiano del XII secolo copre il meraviglioso pavimento in parquet di betulla siberiana, e tre poltrone Sabenov occupano lo spazio lasciato libero da una massiccia scrivania in sughero realizzata a mano da uno scultore che di solito usa il marmo, ma che per la marchesa (e solo per lei) è disposto a lavorare altri materiali. "L'arredamento è un'arte" ci dice Bettina Tronco nel Sedere "Per voi barboni vanno bene le cose realizzate in serie, ma per chi, come me, ha davvero gusto, le cose devono essere massimamente originali ed uniche. Io vado da anziani maestri artigiani dei paesini pedemontani a farmi realizzare a mano oggetti dal gusto squisito. Voi invece è meglio che andate da Aiazzone" e ci saluta con un simpatico starnuto.

venerdì, dicembre 22, 2006

Qultura Alta

Cari amici, bentornati dal legittimo curatore della rubrica culturale del Blog Ottuso, il sempre vostro Luke Perry. La volta scorsa mi sono assentato perchè Jason Priestley mi aveva chiuso a chiave nel camerino, ma oggi sono qui, e vi parlerò di musica!
Sin dagli albori dell'industria discografica mi sono adoperato per rendere fruibile alle classi meno abbienti anche la musica cosiddetta elitaria, ricevendo per questo, tra le altre cose, un premio Nobel per la pace nel 1984. Ma basta parlare di me, lasciamo parlare le note.
Ecco qua i dischi che mi sento di consigliarvi per passare un bel Natale:
- Coro dell'Armata Rossa, Passa un felice compleanno di Stalin nel gulag, compagno dissidente. In questo classico natalizio i bassi e i tenori dell'Armata Rossa intrattengono con un canto tradizionale russo, su musiche sbarazzine composte dal capo del KGB staliniano Beria.
- Condoleeza Rice, Beat me. Un sorprendente esordio per il segretario di Stato americano. Un intero disco rap, nella migliore tradizione nera americana, nel quale Condy declama un emendamento alla Costituzione americana volto a rendere legale l'uso dell'appuntalapis come arma di distruzione di massa. Gli strumentisti sono tutti soldati americani che suonano prigionieri afgani a Guantanamo.
- Alvaro Sassi, Vita da Imbianchino. Indimenticabile il brano Seconda mano di vernice gialla.
- Paola Barale, I Più Bei Brani di Musica Dodecafonica. Paola ci presenta le composizioni del grande maestro Schonberg suonate con la suoneria del suo cellulare Nokia.
- Archivio ERI-Rai, Raccolta suoni 1975-1976. Direttamente dagli archivi Rai, quarantacinque minuti di registrazione del fruscìo che si sente quando la televisione fa la neve, sai quando non si vede nulla?
- Gigio Topoloni, Tenerosi Abbracciosi a Tutti gli Amichetti. Come sarebbe il Natale senza le dolci melodie di Gigio Topoloni, l'eroe di tutti i bambini? Giova inoltre sapere che il ricavato delle vendite di questo CD sarà devoluto in beneficienza al carcere dove è rinchiuso per omicidio e spaccio di droga l'autore delle canzoni.
- Death Killer Pain Machine, I hate Santa Claus and I want to Kill him. Un disco in stile rockabilly per la più curiosa delle boy band, composta solo da bambini di otto anni.
- Bruno Vespa, Il Nuovo Disco di Bruno Vespa. Bruno non ci lascia mai soli: ecco la registrazione di una giornata tipo del grande giornalista, comprese telefonate di licenziamento a colf e scherzi telefonici a Enrico Mentana.
- Francesco de Gregori, Nuovo Disco Fatto per pagarmi le Rate della Macchina, con Dentro delle Canzoni Scritte in Dieci Minuti Mentre Facevo la Fila alla Posta per Pagare l'ICI. Imperdibile.
- Tiziano Ferro, Y=mX+K. Tiziano fa finalmente chiarezza: non sa suonare, e mentre canta dice parole a caso.
- Max Pezzali, Congiuntivo Ti Odiessi. Il mese scorso, settanta copie di questo CD sono state distrutte in Piazza della Signoria a Firenze da un rullo compressore dell'Accademia della Crusca, tanto per dire la carica sovversiva.

Mi raccomando gente, ascoltate sempre buona musica, e soprattutto, Perry Christmas a tutti!!!

giovedì, dicembre 21, 2006

Educare le Masse Incolte (voi)


Adam Holtzman (c) Absence #15

mercoledì, dicembre 20, 2006

Cose che non c'entrano niente - quarta volta

Ahw, in quest'ufficio si muore di noia. Speriamo passi qualche Testimone di Geova, così faccio due chiacchiere.

- l'animale più raro del mondo è un mustelide australiano, il Certex Sospectus. Ne rimane infatti vivo un solo esemplare, avvistato per l'ultima volta nel 1993 a Sidney, mentre acquistava un tv color Telefunken spacciandosi per un immigrato norvegese. Si sospetta che attualmente gestisca una lavanderia a gettoni nel quartiere cinese di Brisbane.
- per giocare a Sudoku non è necessario essere idioti, però aiuta.
- durante la lunga marcia, quarantatrè giovani, in omaggio al presidente Mao, disegnarono un grande murales che ritraeva l'odiato nemico Chiang Kai-Shek mentre si scaccolava.
- ogni anno il Comune di Pontremoli assegna il prestigioso premio letterario Bancarella (tra i vincitori storici si citano Ernest Hemingway, Boris Pasternak e Vittorio Sgarbi) (dimenticavo: anche Brunone Vespa), il cui premio è una bancarella.
- contrariamente a quanto comunemente si crede, la maggior parte delle violette non intende conquistare il mondo e distruggere la razza umana.
- ad un fastoso ricevimento, il celebre statista Winston Churcill venne avvicinato da una nobildonna ingioiellata che gli chiese cosa aveva intenzione di fare, in quanto primo ministro del Regno Unito, per combattere la piaga della delinquenza giovanile. Per tutta risposta lui le tirò una testata sul naso e le rubò tutti i brillanti, bigiotteria compresa.
- il grattacielo più alto del mondo è il Gispy Tower, a Dinodel, Malaysia. E' talmente tanto alto che supera i confini dell'universo e, per un curioso effetto spazio-dimensionale, chi raggiunge l'ultimo piano pensa di essere Tiberio Timperi.
- una società americana ha realizzato un nuovo rivoluzionario modello di telefono cellulare: se ci si trova in una zona senza campo, si attiva un processore in grado di simulare una conversazione. Così se la vostra macchina si dovesse guastare in aperta campagna o in mezzo alle montagne, potete chiamare un carro attrezzi, senza sapere che il burbero ma simpatico meccanico che vi ha risposto e che vi ha detto che sarebbe arrivato in cinque minuti in realtà era solo il vostro telefono che vi prendeva per il culo.

martedì, dicembre 19, 2006

Naturalmente, un manoscritto.

Quando avevo diciotto anni, o forse diciannove, mi innamorai di una ragazza. Allora succedeva di continuo, ma siccome ero fragile e inconsistente, ancora non esistevo, non le dissi mai niente, mi limitavo a parlarle di me e mi sparavo le pose. Credo lo avesse capito, anzi ne sono certo, ma questo non mi aiutava, aspettavo non so più che cosa mi dovesse segnalare il momento giusto, ma alla fine credo che fosse solo la paura del rifiuto. Ero come un omino fatto di fil di ferro, bastava spingermi e mi piegavo ora in una direzione ora in un'altra.
Anche i miei amici erano come me, sottili come acciughe, lunghe linee disegnate sul muro. Non parlavamo, stavamo insieme per proteggerci, ed eravamo lo specchio l'uno degli altri, e per questo ci odiavamo e non potevamo fare a meno di stare uniti. Bevevamo birra, tanta birra, ci scaldavamo a spintoni e ascoltavamo canzoni che dicevano I don't know why I feel so scared. Adesso, in un modo o in un altro, portiamo ancora i segni di quella timidezza, ci ha segnati, siamo più consistenti e probabilmente più felici, adesso esistiamo, ma siamo segnati come da delle cicatrici sottili e quasi invisibili. Non si scappa.
Allora ancora non esistevo, mi preparavo ad esistere.
I don't know why I was feeling so scared.

lunedì, dicembre 18, 2006

Pimpatela di Brutto, Raga.

Mi rendo conto di quanto la televisione possa essere un argomento frusto, e sicuramente Karl Popper e Daveblog hanno condotto analisi più approfondite delle mie, ma non posso resistere, devo a tutti i costi parlare di Pimp My Wheels.

Forse non tutti sanno cos'è: si tratta dell'imitazione made in Tamarro della trasmissione americana forse più tamarra, condotta dal gruppo italiano più tamarro, i Gemelli Diversi. Per saperne di più (ma non ne vedo la necessità) clicca qui.
Ora, io sarò particolarmente poco scaltro (d'altra parte questo è il Blog Ottuso), ma non riesco a capire perchè uno che ha una Vespa, o un Ciao, o un qualsiasi scooter vecchio e malridotto debba rivolgersi ai Gemelli Diversi per farselo sistemare. Io, quando il motorino mi si grippava, o me lo sistemavo da solo oppure andavo dal meccanico a farmelo aggiustare. Ed era un meccanico vero, con le mani suzze di olio di motore, non un ultratrentenne in canottiera Dolce e Gabbana e con le catene d'oro al collo. Signore, aiutami.
Che poi m'immagino la situazione:
Tizio Qualcuni: Buongiorno, vorrei mi riguardasse un po' il Califfone, non tiene bene il minimo e secondo me c'è da cambiare il filtro del carburatore.
STRANO del GD: Sbisio, ma il tuo biruote c'ha una sacca di età addosso.
Tizio Qualcuni: Come scusi?
THG dei GD: Smunda, c'hai ragione bro'. Questo ciclo è davvero in merda.
Tizio Qualcuni: ...no, dicevo, il filtro del carb...
THEMA dei GD: E' davvero trooppo catafalcato. Il calarco del veicolo deve essere giustato nell'immediatezza del momento.
GRIDO dei GD: Ce l'ho pensato anch'io che era davvero il momento di destinarlo ad una nuova vita, attraverso il lavoro di mani esperte, di mani consapevoli, il lavoro del meccanico, tutto il mondo aspetta il momento, l'uscita del pezzo, il nuovo biruote, il carrozzamento, yea.
Tizio Qualcuni: No, io bisogno solo che mi controlliate il...
(i Gemelli Diversi cominciano a cantare "Mary")

Stacco - due giorni dopo.

Tizio Qualcuni: Buongiorno, son venuto a riprendere il motorino. Mi avete cambiato il filtro del carburatore?
STRANO dei GD: No, però, sfinzio, t'abbiam pimpato la Vespa di brutto.
THG dei GD: Hai detto che ti piacevano i nostri ellepì e allora ti ce l'abbiamo incollati sopra, bella su.
THEMA dei GD: E al posto del faro, che fa un po' bronx (noi conosciamo una stracifra di rapper americani) c'abbiamo messo un lampeggiatore della polizia cattato da un'auto di pattuglia degli sbirri, sbalò.
GRIDO dei GD: E siccome che secondo noi sei recchione, ma non c'abbiamo niente contro i recchioni, l'abbiamo scofanata tutta color rosa, che così becchi un pulo di recchioni. Dai raga, cantiamo.
(cantano di nuovo "Mary")

E' un bel mondo.

venerdì, dicembre 15, 2006

Inodore di Santità

Le chiese riformate, generalmente, non prevedono l'istituzione della beatificazione, e quindi non ci sono santi tra i luterani, i calvinisti, gli avventisti (però potrei sbagliarmi, perchè sto inventando). Ed è un peccato, perchè sicuramente sarebbe da annoverare tra i santi il reverendo Avallon T. Lovistock. Costui è il fondatore della Chiesa del Diciassettesimo Giorno del Quarto Mese del Primo Anno del Terzo Millenno, detta anche Chiesa del 17 Aprile 2001, giorno della sua fondazione. Il reverendo Lovistock era uomo di saldi principi e ferrea volontà, come testimoniano tutti e undici i fedeli della Chiesa del 17/04/01, e sicuramente era un unto dal Signore, come testimoniano i suoi asciugamani pregni di olio d'oliva e alcune mirabili parabole ispirate a fatti veri accaduti durante la sua predicazione su questa terra.
Ad esempio, narrano le sacre scritture della Chiesa del 17/04/01 (devotamente trascritte su trecentottanta salviette da suora Maria Addolorata, metà delle quali però sono però andate perdute durante una cena parrocchiale) che un giorno il reverendo Lovistock riuscì ad impedire il suicidio di un uomo che voleva lanciarsi da un palazzo semplicemente accompagnandolo all'ascensore. Altri narrano (ma su questo le fonti sono discordanti) che il reverendo era sempre in grado di indovinare la fila più rapida alla cassa del supermercato, così come il suo semplice tocco fosse in grado di guarire dalla scabbia (ma forse era forfora). In una celebre adunanza di fedeli stupì tutti trasformando acqua il vino, ma poi non aveva abbastanza soldi per pagare il conto della cena, e la carta Visa gli era stata ritirata.
Ma probabilmente il suo miracolo più celebre è quello che lo vide protagonista in una missione in Zambia. In quel tempo doveva trasportare dei medicinali ad un lontano villaggio, ma a metà strada il camioncino su cui viaggiava si bloccò. Solo, in mezzo alla savana, decise comunque di continuare il viaggio a piedi, trasportando con sprezzo del pericolo quelle importanti medicine. Tuttavia il destino era in agguato sotto forma di leone, che, adocchiata quella che sembrava essere una facile preda, cominciò ad avvicinarglisi. Il reverendo capì subito la gravità della situazione, e si mise a correre alla disperata ricerca di una qualche salvezza. Fu un attimo: subito il leone si lanciò al suo inseguimento. Il reverendo vide davanti a sè un enorme baobab: se l'avesse raggiunto e fosse riuscito ad arrampicarvisi sopra forse si sarebbe potuto salvare, ma a pochi metri dalla salvezza inciampò in una radice e rovinò a terra. Il leone si avvicinava a grandi balzi, famelico. Il reverendo Lovinstock non aveva nessuna speranza, e cominciò a pregare così: "Signore, ti supplico, infondi un po' di carità cristiana in questa belva". Improvvisamente, come se avesse udito una voce, il leone si fermò, a pochi passi da lui, lo fissò a lungo negli occhi, quasi pensieroso, poi, incredibile a dirsi, si inginocchiò, chinò il capo, giunse le zampe anteriori e disse: "Signore, ti ringrazio per questo pasto che mi hai offerto..."

mercoledì, dicembre 13, 2006

Babele Mattutina

Incredibile, un nuovo post di mattina!!! Ma che volete, mi è venuta un'idea divertente e volevo realizzarla prima che mi colasse fuori dalla testa tipo gas di scarico. Tempo fa avevo letto un'articolo di Umberto-erto-erto (è l'Eco) sulla difficoltà di tradurre da una lingua all'altra senza perdere il senso del testo originale, come in quella scena di Lost in Traslation in cui un regista giapponese parla (in giapponese) al celebre attore americano per diversi minuti, indicando questo e quello, mimando gesti con le mani, poi arriva la traduttrice e traduce "deve alzare la mano destra quando dice la battuta" o qualcosa di similmente breve e sintetico. Sulla scorta di una conversazione avuta con Elle, durante la quale io dicevo "se vuoi tradurre usa il traduttore automatico" e lei mi rispondeva "i traduttori automatici non possono sostituire gli esseri umani, e poi non funzionano affatto", convinzione fermissima che sottolineava colpendomi in testa con un dizionario Zanichelli. Dato che sono ancora convinto della bontà degli strumenti cibernetici, vado adesso a dimostrare con il semprevalido aiuto di BabelFish la capacità traslativa delle macchine.

Adesso prendo un brano di un testo italiano, lo traduco in inglese, poi in spagnolo, poi in francese e poi di nuovo in italiano.

"Nel mezzo del cammino della nostra vita, mi ritrovai in una selva oscura"

"In means of the way of our life, I found again in one dark forest"

"En los medios de la manera de nuestra vida, encontré otra vez en un bosque oscuro"

"Dans les moyens de la manière de notre vie, j'ai trouvé une autre fois dans une forêt foncée"

"Nei mezzi del modo della nostra vita, ho trovato un'altra volta in una foresta scura"

Che non è poi brutto brutto. Adesso italiano-francese-tedesco-inglese-italiano.

"Per una stradicciola tornava bel bello dalla solita passeggiata verso casa sulla sera del 7 novembre dell’anno 1628, Don Abbondio, curato del paese"

"Pour une stradicciola il tournait beau beau de l'habituelle promenade vers casa sur le soir du 7 novembre de l'an 1628, Don Abbondio, soigné du pays"

"Für ein stradicciola drehte er schönes Schönes des üblichen Spaziergangs gegen einordnete auf dem Abend vom 7. November des Jahres 1628, Abbondio-Spende, gepflegte des Landes"

"For stradicciola it turned beautiful beautiful of the usual walk approximately arranged on the evening from 7 November of the yearly 1628, Abbondio donation, maintained of the country"

"Per lo stradicciola ha girato bello bello del usuale cammina approssimativamente organizzato sulla sera dal 7 novembre del 1628 annuale, donazione di Abbondio, effettuata del paese"

Eeh, insomma, diciamo che il senso cambia. Chissà cosa succede ai Bravi.

"Questo cellulare spacca una cifra, l'ho pagato duecento sacchi ma ci ho preso."

"This cellular one cracks a figure, has paid it two hundred bags but I have taken to us."

"Éste celular agrieta una figura, le ha pagado doscientos bolsos pero he llevado nosotros."

"This one cellular one cracks a figure, has paid two hundred purses to him but I have taken we."

"Questo un cellulare spezza una figura, ha pagato duecento borse lui ma li ho preso."

Che è più o meno come parlo io quando ho fame.

martedì, dicembre 12, 2006

Ma che bella infanzia

Ah, che bei ricordi, un'infanzia felice, mamma che stira lenzuola e camicie, io che faccio i compiti, l'odore dell'appretto con il manico, la televisione accesa che manda in onda i programmi del tardo pomeriggio...Bim Bum Bam e Lupin sono già finiti, è l'ora di Wilma De Angelis e le sue ricette (per favore, visitate il suo sito. Lo so, fa male, ma voglio essere sicuro di non essere l'unico ad averlo visto. Per favore).
Bene, ora che siamo da queste parti è bene fare un po' di chiarezza: ma c'è davvero qualcuno convinto d'aver passato un'infanzia bellissima? C'è davvero qualcuno convinto che il mondo di allora (qualunque allora) fosse meglio di quello di adesso? Basterebbero crimini contro l'umanità come Toto Cotugno a catalogare il recente passato come luogo del dolore, gli anni '80 come un campo di concentramento del buon gusto. E chi invece ha realmente nostalgia del peggior decennio di sempre, ecco, vada qui, e per favore vi si perda.
Come sono imbarazzanti le cose che abbiamo amato, quando non le amiamo più...da bambino andavo al mare a Castiglioncello, ci sono tornato un mese fa per la prima volta da quasi vent'anni, e adesso è un posto di mare come tanti altri, Viareggio, Ostia, Riccione.
Che delusione.
Ma no, aspetta, sale un ricordo dal fondo di quei pomeriggi, quelle lunghe serate d'inverno che faceva buio alle 16.30, ed ero troppo piccolo per uscire se non sulla Renault 5 della mamma (o aveva ancora la 126?) per andare in piscina, o dal dentista, o in cartoleria a comprare gli F4. Un ricordo lontano, come il sussidiario, le penne Replay, la Girella, l'ovino Kinder, le sciarpe annodate al collo, Topolino il giovedi (era il giovedi?) nella cassetta della posta e il Giornalino la domenica mattina in chiesa...qualcosa di così lontano, una musica come quella dell'Almanacco del Giorno Dopo della Rai, l'odore dei brigidini alla fiera di settembre, il rumore dei fuochi d'artificio la notte.
Faraway, so close.

lunedì, dicembre 11, 2006

Guardami Bene Borghese Bellino

Attenzione popolo: viene decretato lo stato di emergenza democratica. A quanto risulta da fonti vicine al nostro illuminato Leader (HK), il Blog Ottuso sta registrando un preoccupante calo di consensi. E' opinione del nostro illuminato Condottiero (HK) che tale flessione sia da imputare all'operato oscuro di criminali controrivoluzionari, contrari alla felice politica del nostro illuminato Maestro (HK) e decisi a contrastare il realizzarsi nella luminosa utopia promessa dal nostro illuminato Padre (HK). E' stato deciso quindi, in conformità con i dettati rivoluzionari recentemente aggiornati dal nostro illuminato Fratello (HK), che da oggi in poi il Blog Ottuso di chiamerà Polonio Sesso Viagra Grande Fratello Vanzina Calendario Sexy. Infatti il nostro illuminato Sovrano (HK)ritiene di poter in questo modo incentivare le visite. Ah, amato e illuminato Autista di Tutti Noi (HK), dove ci porterai con le tue geniali trovate? Inoltre il nostro illuminato Padrone (HK) suggerisce anche di inserire Polonio Sesso Viagra Grande Fratello Vanzina Calendario Sexy tra i vostri siti web preferiti, e di tornare a lavorare per raggiungere al più presto la luminosa utopia che il nostro illuminato Coso (HK) ci ha promesso, razza di vagabondi che andate a cercare le parole sconcie su Gugol invece di lavorare, brutti maniaci e consumatori di banda larga.
Per concludere, ricordo a tutti le parole del nostro illuminato Dittatore (HK): scusa, lo mangi quello?
PS: Polonio Sesso Viagra Grande Fratello Vanzina Calendario Sexy

giovedì, dicembre 07, 2006

Mannaggia

Non è facile avere sempre qualcosa da dire, o meglio, non è facile riuscire a contenersi in un solo argomento. Mi rendo conto di non sapere dove sto portando questo mio, a volte è un diario di navigazione a vista, a volte una raccolta delle migliori battute, a volte un memorandum di epoche migliori...sembra che abbia vita sua, ma si limita a seguire la logica disconnessa dei pensieri, non pensiamo in maniera monotona e monomaniacale, i pensieri si susseguono e inseguono, però su questo mio posso farlo solo entro ben precisi parametri, creando delle categorie, rubriche, oggi si parla di. E invece ogni giorno ne avrei cose da dire. Confermo, la difficoltà non è nel trovare qualcosa di nuovo da dire ogni giorno: la difficoltà è ordinarlo secondo schemi logici e decodificare il pensiero in una forma scritta che possa alimentare il mio autocompiacimento (ma anche no).
Personalmente (questo è un avverbio di una certa autorità, come mi disse qualcuno) mi sembra di tener fede al primo post, quando dissi che scrivevo 1) perchè mi annoiavo 2) per fare esercizio. Faccio esercizio.
Ecco.
Ora basta seghe e precipitiamoci cadendo sull'attualità. A quanto sembra il calvo plutocrate, durante la sua quinquennale dittatura (no, non sono d'accordo con chi dice che dovrebbe vergognarsi chi lo ha votato. Secondo me invece dovrebbe vergognarsi chi lo ha ri-votato. Non è il bere che fa male), sembra, dicevo, che abbia avviato una commissione parlamentare d'inchiesta sui rapporti tra il KGB (servizio segreto militare di potenza estera nemica), il PCI e gli ambienti del terrorismo eversivo negli anni '50, '60 e '70. A capo di questa commissione ci mette un noto giornalista (Guzzanti), famoso per avere la barba rossa riccia e tre figli attori comunisti.
Ora salta fuori che questa commissione non ha mai fatto quello per cui era stata creata (e fin qui vabbè), ma in realtà è servita per pagare un grassone sparapalle che doveva inventare un DOSSIER SEGRETO PER SCREDITARE ROMANO PRODI. L'ho scritto grosso, così lo si nota bene.
E' in atto un'offensiva autoritaria così grande che non se ne vedono i contorni, Publitalia ormai ha preso il potere ovunque, e dove non è lei sono le cooperative, e quando una cosa diventa tanto grande da non riuscire a definirla, finisce che la scambi per il paesaggio, per la normalità.
A me l'Italia non è mai piaciuta, ma non ho la forza per lasciarla. E' un paese così immerso nella mota (nel resto d'Italia si dice fango, ma mota rende di più, e poi devo pure educare gli incolti e farli uscire dall'ignoranza) che l'acqua pulita fa schifo a tutti, e dobbiamo limitarci a dire poteva andare peggio, scegliamo il male minore, ci vuole pazienza. Ma stiamo scherzando? Ci stiamo abituando ai ricatti, l'abuso di potere, l'appropriazione indebita, la malavita è orgogliosamente al comando, non si nasconde nemmeno più questo clima da intimidazione. C'è stato un periodo in cui ci credevo alla politica come strumento attraverso il quale migliorare il mondo, adesso sono diventato qualunquista, mi offende vedere D'Alema e Mastella che valutano le proprie mosse in funzione di una strategia politica di crescita del consenso. La mia stessa città è sfregiata dall'occupazione del potere da parte di quella sinistra che tutto dovrebbe fare ma non tradirmi, non deludermi quando mi penso che l'obiettivo di un buon politico sia dare il suo contributo alla collettività, e non approfittare della buona occasione. Andreotti (credo), durante Tangentopoli disse: "volevamo difendere le pecore dal lupo, e abbiamo finito per tosarle". Adesso tutti gridando al lupo, e io sto qui, al freddo, senza lana.

lunedì, dicembre 04, 2006

...

Scusate tutti ma oggi non ho proprio voglia di scrivere. Il Blog Ottuso chiude per qualche giorno. Ciao.
F.

venerdì, dicembre 01, 2006

Qultura alta

Ciao a tutti, come forse avete capito, oggi non sarà Luke Perry a presentare la rubrica culturale del Blog Ottuso. Infatti Luke non poteva venire perchè ieri ha fatto a botte e oggi si sente un po' affaticato, così ha chiesto a me di sostituirlo. Mi chiamo Jason Priestley, e forse vi ricorderete di me per aver interpretato nel telefilm Beverly Hills 90210 il ruolo di Brandon Walsh , il bravo ragazzo che arriva dalla provincia nella ricca, corrotta e opulenta città di Los Angeles. Bene già che siamo qui ne approfitto per sgombrare il campo da un dubbio: non sono gay. Lo so, lo sembro (sarà il ciuffo alla George Michael) ma non lo sono. Come Renato Zero, insomma.
Comunque, sono qui oggi per parlarvi dei film in programmazione a Natale, o, come li chiamo io...
i film in programmazione a Natale!!

Baciami Piccino, di Omino Piccino, con Omino Piccino e Valeria Golino. Un impiegato dell'UPS alto 37 cm deve riuscire a conquistare la sua donna del cuore, e allo stesso tempo convincere il suo burbero direttore che può consegnare da solo il nuovo pianoforte al maestro Pavarotti. Ci riuscirà, ma finirà divorato dall'ingordo tenore.

Quarantenne Borghese, di Gabriele Muccino, con Fabrizio Bentivoglio e Valeria Bruni Tedeschi. Massimo è un quarantenne borghese con molti dubbi, sposato ad una quarantenne borghese con molti dubbi, con due figli quarantenni borghesi con molti dubbi, e fa un lavoro quarantenne borghese con molti dubbi. Parla con i suoi amici quarantenni borghesi con molti dubbi. La svolta quando capisce che indossa scarpe di due misure più piccole.

Weapon of mass destruction, di J. Johnson, con Tom Cruise. Il celebre divo interpreta un presidente degli stati uniti che, inizialmente freddo e distaccato e lontano dagli affetti familiari, dopo una lunga riflessione e dopo aver incontrato un barbone che gli svela il senso della vita, decide di cambiare vita e di dedicare tutto il resto della sua vita ad attaccare paesi del terzo mondo per dimostrare affetto ai figli.

Vacanze de Natale cor culo alla finestra di Carlo Vanzina, con Christian de Sica. L'appuntamento natalizio per famiglie si rinnova con questo delicato racconto di un uomo che tradisce la propria ricca moglie con una bella ma povera indossatrice, poi con un'altra ricca donna, poi con la figlia di questa, poi con la sorella di quella, poi con una passante, poi con una Lambretta. Infine si ritrova solo, in una camera d'albergo, a riflettere su quanto ingiusta sia la vita.

Film Americano con della Roba che Casca di Regista Qualsiasi, con Attori Qualsiasi. In un'epoca in cui gli effetti speciali la fanno da padrone e le sceneggiature spesso non sono altro che dei pretesti per far vedere esplosioni e sparatorie, questo film non si tira indietro e racconta un nulla, ma con un casino di scoppi, effetti speciali e roba fatta al computer. Prossimamente il seguito: Film Americano con della Roba che Casca e Astronavi Aliene.

Film Emmerdant, di Louis Bobuloenne, con Jacques Populon e Marie Lararienne. La storia di Lui e Lei, che in una Città Sconosciuta (sempre tutto maiuscolo) si incontrano e poi si lasciano e poi si incontrano e poi si lasciano e poi si incontrano e poi si lasciano e poi si incontrano e poi si lasciano e poi si incontrano e poi arriva un autoarticolato che trasporta sei tonnellate di traversine e vi lascio immaginare cosa va a succedere.

La Perete Bianca che mi fissa, di Kim-Woo-Ze-Hai-Ko-Des-Qui e Astros Karagunotis. I due maestri dell'incomunicabilità hanno realizzato insieme un film di sette ore durante il quale non succede niente, ma con tanto significato.

Il nuovo film di Bruno Vespa, di Bruno Vespa, con Bruno Vespa, Pierfrancesco Casini, Anna Falchi, Platinette e la Franzoni. Il celebre giornalista, non contento di perseguitarci in televisione e in libreria, adesso ci aspetta anche al cinema. Ci si aspetta di trovarlo, prossimamente, anche al citofono di casa.

Ciao a tutti e, mi raccomando, volate al cinema!

Jason.