Riceviamo e pubblichiamo un documento clamoroso, che già sta suscitando colossali ooohh di sorpresa in tutto il mondo:
Quando ero giovane, avevo grandi sogni.
Mi immaginavo, su un palco, illuminato dai riflettori e circondato dalle moltitudini, a gridare e a urlare furioso, riff di chittare, graffianti, furenti. La batteria che esplode in un ritmo furioso, il basso che guida e segue ad un tempo, il pubblico, ah il pubblico, in delirio, che canta quello che io canto. Quello che io ho scritto.
Poi, morire giovane, bello e maledetto all'apice della carriera, o forse scomparire nei mari del sud, diventare la coscienza di una generazione, e le fanciulle che piangono, sulla mia tomba vuota.
Ma il mondo, si sa, mi ha chiesto altro, e ho posato la chitarra.
Sono diventato quello che mi veniva chiesto di essere. Non più il poeta della musica, sono diventato un bravo studente, un brillante laureato, poi un professore, un ricercatore, una mente, si dice, luminosa, e la guida, noiosa e pedante forse, ma orgogliosa, per milioni di persone.
Poi, un giorno, la caduta, tremenda, rovinosa, proprio come quella di un rocker. E, da un giorno all'altro sono diventato un pensionato.
Forse.
O forse, questo è solo quello che VOI credete. Perché è solo quello che avete sempre visto. Era quello che la luce del giorno vi diceva, vi rivelava di me. Ma la notte, ah, allora cambiavo, e invece di dormire, vivevo quella vita che avevo sempre voluto vivere.
Concerti, rabbia, dissoluzione, tutto questo mi si disvelava dinanzi, e potevo essere, di nuovo, il vero spirito del rock'n'roll. Ora, che tutto è finito, che il mondo è stato cambiato, è tempo che il giorno ceda il passo alla notte, e che, in questa notte, la verità sia compresa. Io sono un rocker. Lo sono sempre stato, e sempre lo sarò.
Romano Prodi
Questo documento clamoroso, rilasciato in nottata, dà una sconvolgente rivelazione: da anni il presidente Prodi conduce una doppia vita: statista morigerato e noioso di giorno, rocker gaudente e dissoluto di notte. La mente che per decenni ha infiammato la scena politica italiana, è la stessa che, allo stesso tempo, ha incendiato i palchi della scena rock mondiale, sotto il nome di DRUPI.
Al celebre emiliano bastava togliersi gli occhiali da doroteo, indossare una fluente parrucca nera, effettuare un piccolo metanagramma sul proprio cognome ed eccolo pronto per il ROCK!
Cosa succederà adesso? Quali saranno le reazioni del mondo politico e musicale a questa drammatica rivelazione? Voci di palazzo riferiscono di un Berlusconi che, all'apprendere la notizia, si sia lasciato sfuggire, a mezza bocca, di essere Vasco, o Elvis Presley, o i Beatles, a scelta.
Nell'immagine, le prove dell'agghiacciante verità.