lunedì, aprile 30, 2012

Top dog

E niente, che giovedì si vota per il sindaco ma ancora non ho scelto il mio candidato.
Eh?
Che dite?
Ma come non si vota?
Ma sì!
Si vota per il sindaco e il consiglio comunale.
Come?
Repubblica non dice niente?
Ma che ne sanno quelli, che non son boni neanche un articolo come si deve sul complotto demo-pluto-giudaico delle scie chimiche.
Giovedì si vota, fidatevi.
Ma come dove?
Ma a LONDRA!

Esatto, in quanto cittadino ue questi ingenuotti mi riconoscono diritto di voto alle elezioni amministrative, ahah. Funziona così: la residenza la prendi dicendo - via internet - al tuo Borough che intendi pagare la Council tax, che sarebbe un po' la tassa con la quale paghi la nettezza urbana, la manutenzione stradale, i lampioni, e tutti gli uffici decentrati del governo cittadino. E siccome paghi, per gli inglesi sei residente.
Ci arriva quindi a casa la comunicazione del come, quando e dove si vota (ancora non capisco questa cosa del votare di giovedì, ma transeunt) e un giornaletto informativo con la lista dei candidati e i loro pianerottoli piattaforme politiche. A questo punto sorge l'annosa questio: chi votare?
SIOBHAN BENITA: candidata indipendente, tutti sono d'accordo nel fatto che non si sa come si pronunci il suo nome. Sciobàn? Sioben? Sbenen? Asfraz? Una faccia di un'antipatia rara, ti fa capire come mai le donne in perenne sindrome premestruale non dovrebbero entrare in politica.
CARLOS CORTIGLIA: candidato del British national Party, Cortiglia è un uruguagio di origini italiane che si batte per la purezza del sangue inglese. Somiglia molto al principe Carlo (principalmente per gli orecchi a "sportelli aperti della 500"). Nel suo programma, accanto a "prima i lavoratori inglesi" e "prima i senzatetto inglesi" e "prima gli stupratori inglesi" c'è anche "metropolitana gratis nel weekend", tanto lo sa che non può vincere (quindi buttiamola in caciara).
BORIS JOHNSON: l'attuale sindaco conservatore della città. Se uno dovesse votare il più simpatico, vincerebbe di sicuro, avendo dalla sua una faccia da Benny Hill che levati. Ha speso gli ultimi mesi andando in giro a dire "avete visto che bravo sindaco che sono?" ignorando bellamente il fatto che, ciccio, questa città non si governa da sola, torna in ufficio ogni tanto. Il suo programma si riassume nella promessa di continuare a fare tutto come ha fatto finora, che potrebbe essere anche una minaccia.
JENNY JONES: avete notato che degli uomini in politica in genere si giudicano le idee, mentre delle donne per primo si valuita l'aspetto? Ecco, la Jones è brutta come un cavallo caduto sui denti. Il partito verde la candida per far vedere che loro delle donne non curano l'aspetto, ma l'intelligenza. Sfortunatamente è anche stupida come il summenzionato cavallo caduto sui denti. Almeno a giudicare dal programma. E dalla foto.
KEN LIVINGSTONE: candidato ETERNO dei laburisti, dopo essere stato sindaco per millemila anni ci prova di nuovo - quattro anni fa era stato preso a calci nei denti da Boris, ma non gli era bastata. Il suo programma si riassume nella promessa di abbassare le tariffe dei mezzi pubblici del 7%, e poi non fare altro per i prossimi quattro anni. E comunque Boris è uno stronzo.
BRIAN PADDOCK: liberal democratico, ex capo della polizia, vuole pugno di ferro contro i rioters della scorsa estate e contro i criminali comuni. Chi viaggia in autobus senza biglietto, in galera. Chi sputa in terra,  in galera. Chi bestemmia, nerbate e galera. Chi scoreggia in ascensore, gogna e galera. Chi evade le tasse, multe. In pratica Milone. Valeva la pena trasferirsi a Londra.
LAWRENCE WEBB: un fascista.

Alla fine mi troverò costretto a turarmi il naso e votare Ken Livingston, che è un po' come votare il PD - che, hai voglia Helena Bonham Carter a dire che i conservatori inglesi sono in realtà i Democrats americani (e i laburisti, quindi, il Partito Comunista Cubano), io non ce la posso fare a votare conservatore, per quanto Boris faccia le facce buffe.

Poi vi faccio sapere.

venerdì, aprile 27, 2012

Piccola guida ragionata di Londra ad uso dei turisti inconsapevoli - Vestizione

Scusate il ritardo dall'ultima comunicazione, ma mi era saltata la connessione internet della Virgin per due settimane, i tecnici non sapevano come districarsi, alla fine è dovuto intervenire in persona Sir Richard Branson portato a brigino da Usain Bolt per dirimere il problema. problema che risultava essere un tecnico della British Telecom che aveva staccato il nostro cavo dalla centralina telefonica di quartiere. Cose che succedono (anche in UK).
Ma come state?! Amici! Che bello sentirvi! Vi sono mancato?
...
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(frinire di grilli)
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Ok, riconosco che questo blog non è più la fabbrica di vino e risate che era un tempo, che probabilmente c'è più vita su Google+ che qui (non esageriamo), sulla luna che qui, ma eccomi di ritorno, insieme a Richard Branson e un poco esausto Usain Bolt, per deliziarvi con altre perle del nostro viaggio verso la vostra meritata vacanza londinese.
Nei commenti al post precedente Peephee (ciao Amico!) mi chiedeva, giustamente, come fare con la valuta, se cambiarla in Italia o in Albione. E questo mi ha fatto pensare che, ohibò, nel post precedente vi avevo fatto atterrare a Stansted e poi raggiungere Londra, ma non vi avevo affatto preparato all'arrivo!
Quindi, piccolo passo indietro.
1 - LA VALUTA.
Come certamente saprete (se non lo sapete sapevatelo) il Regno Unito è parte della UE ma è fuori dall'area Euro, e ha mantenuto come valuta nazionale la lira sterlina, o Pound Sterling. Hanno fatto male? Hanno fatto bene? Su questo ognuno ha le sue idee - personalmente non credo che il male dell'economia italiana sia l'Euro, ma una debolezza strutturale che forse la moneta unica (sulla quale il governo non può intervenire con misure dirette) ha contribuito ad evidenziare. Ma transeunt. Fatto sta che gli inglesi hanno il Pound, e se lo tengono stretto. Il Pound si divide in cento Pence (al singolare Penny) dal 1971: prima si divideva in 20 scellini e ogni scellino a sua volta in 12 pence. Come questa gente sia riuscita a sconfiggere Napoleone e Hitler, per me resta un mistero.
Ma dicevamo, come e dove cambiare la valuta? Per esperienza personale la cosa migliore da fare è arrivare qui con i soldi già cambiati: è probabile che la vostra banca riesca a farvi un tasso di cambio migliore di quanto potete trovare qui. Raccomandazione utile ma forse non necessaria: ricordatevi che solo le filiali più grandi tengono della valuta in cassaforte: se andate dalla vostra filiale a Poggiobello di Sotto, abitanti 32, è improbabile che abbiano 500 sterline pronta cassa per voi. Telefonate, fatevi dare il tasso di cambio e prenotatele. Potete anche cambiare contanti a banche diverse dalla vostra (io lo faccio), se hanno un tasso migliore.
Un'altra soluzione è quella di procurarsi una carta ricaricabile tipo quelle Postepay, di un circuito accettato all'estero (Maestro, Visa Debit) e farci caricare sopra i soldi cambiati in sterline - io non l'ho mai fatto, ma so che è possibile, e magari vi fa sentire un poco più sicuri.
E se invece decidete di venire co' glieuri? In tal caso, gentili lettori, quello che consiglio di fare è NON CAMBIARLI MAI AI CAMBIAVALUTE SULLA STRADA. I tassi sembrano buonissimi, ma poi applicano commissioni da ladrocinio. Il posto migliore è un Post Office (sono chiusi il fine settimana): tasso di cambio onesto ma niente commissioni.
Se infine decidete di usare il vostro bancomat (qui si chiamano Debit Card, e lo sportello bancomat è il POS o Cash Point), fate attenzione a dove prelevate: se si tratta di un POS di una banca o di una grande catena (Tesco, Sainsbury's, Asda) è ok, altrimenti è probabile che vi applichino commissioni di prelievo aggiuntive. Comunque non c'è da preoccuparsi, ci sono banche ovunque.
Infine, se avete la carta e siete a secco di contanti, c'è un'ulteriore opportunità: si chiama cash-back, e vi permette di prelevare mentre fate la spesa. La cassiera vi scala i contanti dalla carta e ve li consegna a mano - non so però quanto sia conveniente farlo con un bancomat estero, le commissioni potrebbero gravare un po' troppo.
2 - IL CLIMA
S', tutto bello, grazie, ma come mi vesto? A Londra non fa mai veramente caldo (nel 2011 abbiamo avuto in tutto cinque giorni nei quali ho sofferto davvero il caldo). In genere a partire da Aprile fino a Settembre inoltrato Londra è piacevole e si sta bene all'aperto. Ovviamente ci sta sempre che nel vostro fine settimana possiate beccare un sabato schifosissimo, con pioggia ininterrotta e vento che spacca gli ombrelli. La cosa migliore è consultare, prima di partire, il sito delle previsioni della BBC, che di solito ci azzecca (ma solo sul breve periodo). Il tempo a Londra è molto variabile in questi giorni, esco col cappotto, la sciarpa, il cappello  l'ombrello e poi ho caldo, almeno fino al momento in cui si mette a piovere per due ore ininterrottamente. Non portatevi l'ombrello, a volte fanno storie a bordo dell'aereo, tanto da Primark ne potete comprare uno ENORME per due sterline (due Euro e quaranta).
3 - IL VOLTAGGIO
Una cosa doveva fare l'Unione Europea, e non c'è riuscita in sessantanni: unificare le prese elettriche. Il rasoio, il phon, l'Epilady funzionano anche qui, potete portarli, che il voltaggio è lo stesso, ma - ovviamente - la presa a muro è diversa e curiosamente strana. Ad ogni modo qualunque negozio di bengalese vi vende un adattatore UE-UK a pochi Pound, e probabilmente il vostro albergo ve ne può prestare uno. La presa elettrica del bagno è diversa, e va bene solo per i rasoi (ma stranamente è perfetta per le spine italiana), e se il vostro phon non funziona, provate a premere qul piccolo interruttore accanto alla presa. Funziona adesso?
4 - DOCUMENTI, PREGO
I funzionari doganali inglesi sono attentissimi. Il Regno Unito è fuori dall'area Schengen, quindi per entrare dovete mostrare i documenti anche se siete cittadini comunitari. Il passaporto va bene, la carta d'identità (anche elettronica) va bene, la patente no e nemmeno la tessera del Club delle Giovani Marmotte. Se poi all'aeroporto vedete una fila molto lunga al controllo passaporti e una più corta dove ci sono dei tornelli come allo stadio, non andateci ameno che non abbiate con voi il nuovo passaporto digitale: rischiate di perdete solo un sacco di tempo. Infine:ricordatevi le restrizioni su liquidi e gel per il bagaglio a mano in aereo: questi hanno subito attentati terribili ciqnue anni fa, non vanno per il sottile sulle norme antiterrorismo, per quanto idiota ci possa sembrare l'aver paura del mio dentifricio. E no, non potete portare la Nutella a bordo.