martedì, aprile 20, 2010

L'anno della cometa

Potrei parlare del risultato elettorale straordinariamente favorevole a tutti.
Potrei parlare del dibattito interno al partito di maggioranza sul se e come avere un dibattito interno, o del dibattito interno al centro sinistra sul se avere una schiena dotata di spina dorsale possa servire ad affrontare le piccole difficoltà di tutti i giorni.
Potrei parlare del fatto che la Fiorentina insiste nel giocare le partite in undici, quando è evidente a tutti che quest'anno, per portare a casa tre punti da almeno una partita si debba PER FORZA giocare minimo in diciotto.
Potrei parlare del fatto che, niente da fare, io l'aglio non lo digerisco, non c'è nulla da fare, però mi piace, mica posso semplicemente rinunciarvi, continuo a mangiarlo e poi a rimangiarlo per i tre giorni successivi, l'unica soluzione è mangiare aglio ad ogni pasto, o esplodo o il mio stomaco si abitua.
Potrei parlare di.
E invece no.
Parlerò di fisica sub-atomica, insieme al celebre ricercatore del CERN, il professor Alfred Sofficiotty. Buonasera professore.
Buonasera heike.
Heike si dice maiuscolo.
Mi scuso. Buonasera HEIKE.
No, non tutto maiuscolo, solo l'iniziale.
Mi scusi.
Mi scusi...?
Mi scusi Heike.
Bene. Professor Sofficiotty, lei da anni lavora presso il CERN di Ginevra, il più grande laboratorio al mondo per la ricerca sulla fisica delle particelle, qualunque cosa significhi. Molti lettori ricorderanno che presso il CERN è collocato il Large Hadron Collider, o LHC, cioé l'accelleratore di particelle più grande e potente mai creato, che è capace di accellerare le particelle sub-atomiche, pensate, ad una velocità pari al 99,99999% della velocità della luce, e poi farle schiantare tra di loro. Chissà che risate che vi fate quando si schiantano, eh professore?
Eh, fanno dei botti.
Esatto. Ora, come forse alcuni ricorderanno, proprio il LHC è stato al centro di un dibattito con vasta eco un paio di anni fa, quando alcuni catastrofisti dicevano che l'accensione del LHC avrebbe potuto portare alla creazione di un buco nero e quindi alla fine del mondo. E' esatto professore?
Si, nel settembre 2008, prima dell'inaugurazione del LHC, ci furono molte polemiche sulla possibilità che l'accelleratore potesse, come lei giustamente ha detto, creare un buco nero che inghiottisse la terra.
E poi cos'è successo?
Abbiamo avviato il LHC, non è stato creato nessun buco nero e la terra non è stata distrutta.
E questo come lo spiega?
Probabilmente abbiamo fatto qualche errore di calcolo.
Professore, dopo un anno e mezzo di lavoro, che notizie avete da darci? Sarà possibile creare un buco nero che inghiotta finalmente la terra e ponga fine alle nostre miserevoli esistenze?
Per adesso purtroppo no. Stiamo continuando a lavorare e speriamo di farcela in futuro, anche se non siamo in grado di fare previsioni per quanto riguarda le tempistiche. Però abbiamo inventato un mastice capace di saldare definitivamente lo sfintere che Calderoli ha al posto della bocca.
Lo vedi allora che la scienza ogni tanto serve?

3 commenti:

Brunat ha detto...

Post immenso heike....

Daniel ha detto...

Forse il professor Alfred Sofficiotty non parlerà perfettamente l'itagliano, ma mi trovo d'accordo con lui. :)

Artemisia ha detto...

Proverò a proporre questo impiego ai miei colleghi ricercatori... non sia mai...

(Pss: "acceleratore" con una "l", mamma mia che maestrina antipatichina!)