sabato, ottobre 24, 2015

Fammi sentire che ci sei grida forte AIUTO

Per aiutare il mio gentile pubblico ad entrare meglio addentro all'oscuro mondo de Le Potenze, ho pensato di mettere qui una anteprima del libro, poi però ci ho riflettuto e, dopo attenta considerazione, ho pensato che il mio editore non avrebbe apprezzato e si sarebbe trovato nella spiacevole situazione di dovermi far sbranare dai suoi molossi, e io non voglio metterlo in questa situazione, poverino.
Ho deciso quindi di ripiegare su un raccontino breve che introduce una coppia di personaggi centrali de Le Potenze, due svitati che amo molto, raccontino che non sarà incluso nel libro. Spero che apprezziate lo sforzo.

Due settimane dopo l'incendio Full non aveva ancora ricominciato a fumare. Ne andava piuttosto orgoglioso, di questa sua inaspettata capacità di resistere alla tentazione. A chi, tra i compagni che bazzicavano la stazione e piazza Dante, gli chiedeva come ci riusciva, rispondeva gonfiando il petto e passandosi la grossa mano dalle nocche tatuate sulla testa: "non è difficile, è questione di forza bruta di volontà. Se c'hai la forza bruta di volontà come c'ho io, tutto e possibile. Pure smettere di fumare."
"Ma hai smesso anche di farti?"
"No, quello non mi va. Magari dopo, ora no. Comunque posso, c'ho la forza bruta di volontà."
Quando poi gli chiedevano dell'incendio però poi glissava, e non si capiva come potesse essere così timido qualcuno con una tal evidente forza bruta di volontà.
Quello che non raccontava divenne presto materia di leggenda.Se l'incendio del capanno dove dormiva era, banalmente, partito da una sigaretta accesa che gli era caduta dalla bocca sul sacco a pelo quando si era addormentato (incendo che l'aveva TERRORIZZATO fin nel midollo), nel passaparola si trasformò in un armageddon di fuoco che coinvolgeva un deposito di carta da macero, una falegnameria ed un distributore di benzina, un inferno, un muro di fiamme dal quale Full emergeva miracolosamente illeso, reggendo tra le braccia una ragazza bionda, un neonato, un cane, una anziana disabile o un sacco pieno di cocaina purissima.

Spezia, da parte sua, mostrava un rinnovato interesse per questo Full al centro dell'attenzione. Spezia, occorre dirlo, era sempre stata una donna insicura, sensibile alla fascinazione degli uomini vincenti, affermati. Guardava Full e non vedeva più un tossico di sessanta chili, ma un maschio alfa, capace di condurla in cima alla scalata sociale. Se continua così, pensava Spezia, Full diventa uno importante, assessore, sindaco, presidente della Caritas, padrone del canile comunale.
Ma fu una sera di Maggio che, dopo essere entrata da Mediaworld per comprare (rubare) un asciugacapelli ed essersi fermata in estasi davanti ad un maxischermo ultrapiatto (attentamente sorvegliata dallo store manager e da tre commessi diciannovenni), che Spezia ebbe un'illuminazione: guardava la replica della semifinale di X-Factor che vedeva a uscire vincitore un rapper che le ricordava tantissimo suo cugino Vincenzo, e capì che la via d'uscita dalla vita sui marciapiedi delle stazioni non passa attraverso i colpi di culo, come aveva sempre creduto, ma attraverso il talento e la fiducia in sé stessi, e decise, seduta stante, che Full sarebbe diventato un rapper di successo e lei la sua compagna/agente/manager/corista/guida nella vita.

Full non capiva bene cosa stesse succedendo, ma Spezia che gli metteva la mano sulla coscia era una novità assoluta che gli faceva avvampare le tempie. Allora fece come gli diceva lei, si sedette ad un tavolino del Bar Coppini con in mano un blocco di appunti e una biro e provò a scrivere una canzone rap.
Non gli venne in mente niente.
Di che devo parlare, le chiese lui.
Che ne so, rispose lei, scrivi.
Ma di che.
Della vita da sfigato che fai, avrebbe voluto rispondergli lei, ma invece gli disse di parlare di quello di cui parlano le canzoni.
E io non lo so di che parlano le canzoni, fece lui.
E allora parla della vita da sfigato che fai, gli rispose lei una buona volta.
Lui ci pensò su un momento e si mise a scrivere di quanto è importante avere una forza bruta di volontà che ti aiuti a smettere di fumare.

mercoledì, ottobre 07, 2015

FAQ - Le Potenze

Okay, adesso che abbiamo spolverato un poco e tolto le ragnatele... scusate un attimo, torno subito.
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Eccomi, scusate, avevo dimenticato di pulire il gabinetto del blog. Allora, dicevo, adesso che abbiamo dato una pulitina generale a questo blog figliol dell'abbandono, facciamo un poco il punto della situazione: ho scritto un romanzo, si intitola Le Potenze ed uscirà tra poche settimane. Sto facendo un po' di spam discreto su Facebook, Twitter e quelle robe lì, ma alla fine casa mia è pur sempre il Blog Ottuso, mi sento in colpa se non scrivo anche qui. Invito comunque chiunque se la senta a mettere un bel LIKE sulla pagina Facebbok de Le Potenze, dove potrete con agilità scoprire anche la mia identità non segreta (è quel nome scritto grosso accanto al titolo).
Forse avrete delle domande, ma io ci ho già belle che pronte le risposte.


Il Blog Ottuso presenta
LE MIGLIORI FAQ DELL'EDITORIA ITALIANA - PARTE UNO
Una guida non ufficiosa a Le Potenze

Q - Che cos'è Le Potenze?
A - E' un bel romanzo, una roba che fa piacere leggere, cibo per la mente, goduria e risarella.

Q - Che tipo di romanzo?
A - Di ridere. Ma non solo: c'è anche avventura, coraggio, paura, grandeur, spionaggio, amore, diverse spiegazioni ai grandi misteri della vita che fino ad ora non sapevate nemmeno che erano misteri.

Q - Quando esce?
A - Dipende dall'ufficio bozze. Nel senso: siamo in dirittura d'arrivo, ma in questa fase tutto è legato all'editore. Diciamo comunque entro Ottobre 2015 (spero).

Q - Dove lo si compra?
A - Vexata quaestio: essendo un esordiente, non pubblico con Mondazzoli, ma con un piccolo editore molto coraggioso. Essere piccoli ha anche i suoi svantaggi, soprattutto in termini di distribuzione. Ad ogni modo lo si potrà trovare sul sito della casa editrice, su IBS, ordinandolo nelle vostre librerie indipendenti di fiducia e soprattutto durante le presentazioni che farò.

Q - Dove le farai, queste presentazioni?
A - Principalmente tra Pistoia, Prato e Firenze, ma se mi trovate un posto carino anche dalle vostre parti.

Q - Esiste anche in ebook?
A - No, perché l'ebook ha senso solo se sei un grosso editore e il mio editore ecc ecc.

Q - Come si fa a scrivere un romanzo?
A - Venite alle mie presentazioni e ve lo spiego. Vi faccio anche la dedica.