E insomma.
Giorni fa salgo sull'autobus, e nella varia umanità che lo popola si fanno largo queste vecchie in odore di formalina, e già capisco che butta male quando vanno dall'autista e gli intimano di andar piano che loro c'hanno la glicemia alta.
Poi si siedono vicino a me e cominciano a elencarsi a vicenda le tare genetiche che affliggono tutte le razze ed etnie umane rappresentate sul bus e diverse dalla loro - la cretacica: i negri puzzano, i cinesi puzzano e son maleducati, gli zingani puzzano e rubano i bambini, gli albanesi puzzano e son cattivi, i giovani puzzano, son maleducati, non hanno il senso del decoro, sempre con que' telefonini e i brillantini, a mi' tempi unn'usava, a casa e zitte, sai, ma senti che puzzo c'è su quest'autobus, che sudicioni, ma un si lavano?
Il tutto mentre una chiazza di urina si allargava misteriosamente sotto il loro sedile.
E dopo questo inizio fulminante, ecco l'argomento del post di oggi: a generalizzare, si sa, non si fa bene, a generalizzare si sbaglia sempre.
Il mondo è un po' troppo difficile, non lo dico io, lo dice il mondo stesso, se fosse facile capire come vanno le cose non ci sarebbe tutto questo casino in giro, ci sarebbe un manuale tipo "Come fare tutto" che te lo regala lo Stato alla nascita e bòn.
E invece no, il mondo è complicatino.
E allora per sopravvire si tende alla semplificazione, per facilitarci la comprensione e per illuderci che viviamo in un mondo più semplice di quello in cui viviamo. E' più facile ignorare la complessità e concentrarsi su tre-quattro piccoli indizi che indicano il colpevole, come in un romanzo giallo, o come a Cluedo.
L'assassino è Hitler, in Europa, con la Wehrmacht.
...
E la stampa, ah, loro sì che la sanno lunga su come si semplifica un casino, bellezza, che, tipo, uno ammazza un'altro, i carabinieri vanno a casa sua e ci trovano un fumetto di Dylan Dog e i giornali su a dire che i fumetti di Dylan Dog fanno ammazzare la gente, che con quelli scritti da Chiaverotti potrebbe anche starci, ma non è questo il discorso.
- Accidenti, su questo giornale parlano dei satanisti e dicono che ascoltano le canzoni di Marilyn Manson ed Eminem. Ecco, io ascolto le canzoni di Marilyn Manson ed Eminem, ma non sono certo un satanista!
- Ed io allora? Amo il cinema splatter e una certa letteratura che potrebbe essere qualificata come gotica o dark, ma non per questo sono un satanista, come invece questo articolo parrebbe suggerire!
- Certo! Pensate che io, secondo un servizio del tg, dovrei essere un satanista perchè penso che Antonio di Pietro sia un bell'uomo. E' uno scandalo!
- Assolutamente. Certo, a me piace partecipare a sabba e messe nere vestito da negromante, evocare i demoni e sgozzare capretti e galli neri nella notte di Valpurga, ma da qui a pensare che io sia un satanista, ce ne vuole!
Concludendo.
Boccino era un tizio che vivena (o vive ancora, non so) a Città Cupa, parecchio grasso e parecchio nullafacente.
Una mattina nella sua inerzia trovòssi davanti ad un asilo, e fermòssi a guardare i bambini che al suono della campanella se ne uscivano vocianti.
Una suora, vedendolo fermo all'angolo della strada anche dopo che l'ultimo bambino se n'era andato, gli si avvicinò e chiese:
- Scusi signore, che sta aspettando un bambino?
- No sorella, son grasso di mio.