venerdì, ottobre 19, 2007

Certo, certo.

Anch’io una volta sono sceso agli inferi. Allora lavoravo per Foracchio s.a.r.l., una piccola azienda che produceva putrelle industriali difettose. Era un tardo pomeriggio d’aprile, e il mio capo era sceso giù un attimo alle malebolge, nell’ottavo cerchio, a trovare un suo vecchio socio morto due settimane prima, per sapere dove aveva nascosto la contabilità in nero, e poi mentre era lì aveva incontrato il Vanussi Mario, che era stato tanto bravo in vita ma poi era morto d’infarto mentre votava D’Alema e non aveva fatto in tempo a andare a confessarsi.
E allora il capo e il Vanussi Mario si erano messi a chiacchierare ricordando quando andavano al mare da bimbetti a Marina di Bibbona e erano ganzi e c’avevano le squinzie, e quando è tornato su non trovava più gli F24 dell’Iva. Allora mi chiama e mi fa senti, io c’ho una riunione tra mezz’ora a Sollicciano con l’amministratore delegato di Ciccipucci srl, hai presente, quello condannato per bancarotta fraudolenta e strage, fai una cosa, scendi giù all’ottavo cerchio e riprendi gli F24, che mi sembra di averli appoggiati su una roccia di granito rosso, guarda un po’ se li ritrovi, e poi dopo lasciali in banca, per favore, che oggi è il 16, e già che ci sei magari fai un salto alla posta a spedire le raccomandate all’assessorato, che ho chiesto se ci danno un finanziamento per la realizzazione di una villetta abusiva all’Argentario, hai presente il promontorio in pieno parco marino? Ecco, lì.
Io gli faccio ok, ci vado domattina, che adesso è tardi.
E lui no, non hai capito, oggi è il 16, bisogna pagare, sennò ci fanno la multa.
E io no, non hai capito te, sono le setteemmezzo e io dovevo andare a casa alle sei ma son rimasto per rimettere a posto il casino che qualcuno (tu) ha combinato.
E lui dai, vai adesso che domani poi vai via prima.
E io gli dico ma che (cazzo) dici, sono le setteemmezzo, quale banca è aperta a quest’ora, vorrei sapere.
E lui ma non ti preoccupare, ho chiamato il direttore e mi ha garantito che se glieli porti entro le setteemmezzo lui fa finta di averli registrati oggi e il pagamento lo fa domattina.
Si, dico io, ma come faccio a portarglieli alle setteemezzo se devo anche scendere giù alle malebolge e poi andare in banca e sono adesso di già le setteetrentacinque.
Son le setteetrentaciqnue perché hai perso tempo a lamentarti che era tardi, se andavi subito quando te l’avevo detto adesso non eri in ritardo, mi fa.
Si, ma se te non lasciavi gli F24 giù adesso non era troppo tardi, e se li portavi quando la ragioniera te li aveva dati non c’erano problemi.
Vai alle malebolge o ti licenzio.
E fu così che scesi agli inferi a prendere gli F24. Ma poi il direttore della banca era digià andato a casa, e la finanza ci fece la multa.
Due palle.

4 commenti:

madmac ha detto...

guarda, non me ne parlare.
io adesso mi sono trasferito in Purgatorio... non si sta da dio, ma comunque, così così.
di salute sto benino, discretamente diciamo.
e i prezzi sono nella media.

Artemisia ha detto...

Bella gente frequentavi!
Spero che l'uso dei congiuntivi non sia tuo ma del tuo capo...

Grazyana ha detto...

Io l'inferno lo sto conoscendo in questi gg a lavoro....e del purgatorio non si vede l'ombra!!!!

Anonimo ha detto...

Dai però...non è giusto che scrivi così poco...almeno potevo avere qualche dettaglio su cose tipo la stiratura delle camicie,il tizio che ama le tue magliette,la cottura sbagliata del riso...insomma se siete vivi!Così cade troppa nebbia.....