mercoledì, maggio 28, 2008

Effetto Casimiro

Buonasera a tutti e benvenuti alla prima puntata di "Diventa cuoco anche tu, idiota". Oggi impareremo come preparare alcune semplici ricette che ci permetteranno di fare un gran bel figurone di fronte ai nostri invitati, purchè siano privi del senso del gusto.
Allora amici, per cominciare ecco il menù di quello che andremo a realizzare oggi:

- carpaccio di pesce spada fresco guarnito con prezzemolo e chiodi
- tagliatelle di pasta all'uovo all'etrusca, con bassorilievi originali trafugati a Volterra
- piccione arrosto ripieno con sorpresa (non chiedere)
- soufflè di verdura scelta tra quella trovata nel cassonetto davanti alla Coop al curry e cumino
- granito candito

Ma, prima di iniziare, diamo una rinfrescatina all'etichetta, che siamo tutti galantuomini e signori di mondo, e leggiamo cosa ci insegna il Galateo di monsignor Della Casa a proposito delle buone maniere da usare a tavola:
E' buona norma che il padrone di casa faccia sentire l'invitato soddisfatto e ben accolto al proprio desco. Di converso, lo stesso invitato ha da comportarsi in maniera tale da non suscitare riprovazione o disaffezione o quanto altro risulti non consono all'ambiente. Riteniamo quindi opportuno dilungarci sugli atteggiamenti sconvenienti che NON devono essere compiuti:
- sbadigliare ogni volta che qualcuno vi parla;
- voltarsi dalla parte opposta quando qualcuno vi parla;
- ascoltare le suonerie del Nokia quando qualcuno vi parla, o fotografarvi da soli in pose buffe;
- raccontare il finale delle barzellette. E io ti spalmo sul panino;
- ascoltare con grande interesse quello che vi viene detto, annuire, ridere al momento giusto, e al contempo scaccolarsi;
- chiedere alla padrona di casa da quanti anni si mette la stessa parrucca;
- pretendere la testa del cuoco come risarcimento per la pessima cena;
- salutare tutti dicendo "magari la prossima volta facciamo da me, che qui fa schifo";
- scoreggiare rumorosamente e poi dire "scusate l'odore, ma entrando devo aver pestato una merda";
- metter su un disco di Biagio Antonacci;
- parlare tutta la sera di Biagio Antonacci;
- convivere con Biagio Antonacci;
- essere Biagio Antonacci.

7 commenti:

Weltall ha detto...

Oltrettutto "essere Biagio Antonacci" (che già di per se è una sfiga colossale) fa passare l'appetito a tutti quanti ^__*

Anonimo ha detto...

Hai dimenticato di non grattarsi il pisello mentre qualcuno ti parla.....lo feci una volta io e.......si misero tutti a ridere!!!!!

Anonimo ha detto...

Preparerai delle dispense settimanali vero ?.
Mi prenoto.

Heike ha detto...

Amici, grazie, ma non perdere l'occasione di acquistare questi magnifici coltelli! I Miracol Bleid!

gb ha detto...

ma il piccione deve avere qualche infezione trasmissibile all'uomo?
ma si dice "trasmissibile"?

ps: io una volta l'ho addirittura usato un miracol bleid
pps: ho controllato, "trasmissibile" si dice

The Comedian ha detto...

Divertente 'sto blog!

Aggiungerei anche:
- Non usare il cucchiaino del dolce come catapulta lancia-purè.
- Non fare piedino alla stangona seduta di fianco per poi scoprire che è da mezz'ora che stai massaggiando il nerboruto tizio di fronte a te.
- Non esclamare ad ogni portata "Ehi, sembra commestibile!"
- Non tentare più di mangiare l'oliva con forchetta e coltello, se è la terza volta che va a finire nell'occhio del disgraziato a tre tavolate di distanza.

Annachiara ha detto...

Iersera c'era proprio biagio antonacci alla tele che correva come un forsennato sul palco del suo concerto al quale tuttavia presenziavano migliaia di persone (?).
Ecco, il mio commento è stato: ce ne vuole di fiato per assomigliare a Mike Jagger. E anche un che di trasgressivo farebbe l'affare.