giovedì, maggio 22, 2008

Sierra madre

Con grande sprezzo del pericolo, incurante delle avvisaglie, sordo al buon senso e ai buoni consigli, lo scorso fine settimana mi sono lanciato nel profondo nord, terra di salumi affumicati, pioggia e altoatesini.
Questa è la storia di quel viaggio.
Sigla!
Dal Teatro della Mente Straordinariamente Disadorna di Heike, va ora in onda... SIDTIROULERISCH IN COMPAGNIA, reportage da un viaggio in Trentino Alto Adige.
Regia di Gino Landi.
(parte uno swing suonato da un orchestra di ottanta elementi - tutti xilofonisti - mentre un corpo di ballo di trenta sgallettate trenta inciampa e rovina di sotto da una rampa di scale che neanche Wanda Osiris.
Si chiude il sipario in fretta e furia.
Arriva un'ambulanza.
Arrivano due ambulanze.
Arriva un tir adattato ad ambulanza.
Arriva un carro funebre.
Si riapre il sipario e, in uno scrosciare di applausi, entra in scena sorridente Heike. Indossa un elegantissimo frac nero, e ai piedi ha i sandalini in gomma da mare, quelli per camminare sugli scogli, hai presente?
)
Buonasera e benvenuti a tutti, anche a quello che mi ha fregato le scarpe in camerino.
Stasera sono qui per raccontarvi la mia straordinaria avventura dello scorso fine settimana, quando sono partito per un lungo viaggio di un tre ore al massimo per raggiungere Termin an der Weinstrasse, che non vi dico la fatica anche solo per pronunciarla (c'ho messo due minuti per scriverla su questo post). In onore di questi luoghi meravigliosi, vi narrerò delle cose ch'i v'ho scòrte, o, per meglio dirla:
QUELLO CHE HO IMPARATO IN ALTO ADIGE.
1 - Non importa che giorno sia. Non importa in quale periodo dell'anno. Non importa sapere quello che dicono le statistiche. Il giorno in cui i tuoi amici si sposano, quel giorno, stai sicuro, pioverà.
Porta altri ombrelli.
2 - Agli altoatesini ci piace cantare. Che all'inizio è bello, porca miseria, tutta quest'atmosfera magica, da rifugio delle fate, la nebbia sui monti, le candele, la chitarra, quelle voci celestiali, i canti in tedesco.
Dopo due ore vorresti avere un lettore mp3 e la registrazione di una sega a nastro che taglia l'acciaio.
3 - la pianura padana due palle.
4 - io parlo solo italiano. Capisco i dialetti del sud, che quando ero bambino in classe mia si parlava o siciliano o calabrese, ma, insomma, parlo solo italiano. Elle invece parla tre/quattro lingue, col tedesco ci va giù di brutto, quando si va per il mondo io mi gratto la pancia e fa tutto lei, contratta e domanda agli indigeni.
Questo vale per gran parte dell'Europa e del mondo.
In Alto Adige no, che parlano una lingua incomprensibile che metà basta, parli in italiano e ti guardano come un povero zotico, parli in tedesco e (pare) ti correggono la pronuncia. Oppure ti guardano, parlano tra di loro in quella strana lingua, ti guardano ancora, si riparlano in quella strana lingua e ridono. Io stavo sempre a guardare se per caso avevo la serratura lampo aperta, che non capivo perchè ridevano.
No, scherzo, bella gente, meravigliosa e accogliente, sempre che muoristupidenterronenitalianen sia davvero quel bel saluto che dicono loro.
5 - Questi posti son davvero troppo puliti. Sarò provinciale, ma io se non vedo mozziconi di sigarette e fazzoletti sporchi e sacchetti della munnezza per strada, poi la notte non dormo.
6 - A proposito del dormire: il lenzuolo che sta sopra il materasso è pelosino, e si dorme direttamente sotto la coperta, senza quell'altro lenzuolo che ti sta sopra. Gente, che mondo strano.
7 - Le biciclette appoggiate al muro, senza catenaccio e senza lucchetto in ghisa o acciaio inox.
Biciclette nuove.
Fanzulo.
8 - La sposa era bellissima. Lo sposo simpatico abbestia. Gli invitati divertenti. Il mangiare ottimo. Ma quattordici ore di matrimonio, porca miseria, neanche a Benevento.
9 - In giacca e cravatta sono un figo della miseria.
10 - Nel B&B dove abbiamo dormito c'erano appesi al muro circa venti teschi di (cerbiatto? capra di montagna? muflone? ostrica?). Al piano di sopra, davanti alle camere, c'era un appendiabiti fatto con le zampe di un qualche mammifero, girate all'insù.
11 - La cultura musicale altoatesina è terribile. Il DJ che movimentava la serata alternava: liscio, canzoni popolari in dialetto tedesco, liscio, rock americano anni cinquanta, liscio, misteriose canzoni italiane mai sentite nominare, liscio, liscio, canzoni popolari in dialetto tedesco, liscio.
12
- Quei posti sono stupendi. L'aria era limpida, ossigenata, pulita. Alberi ovunque. Quando son tornato a casa mi facevano male i polmoni, non sono più abituato alla mancanza di PM10.
13 - Le Alpi son casa mia.

3 commenti:

Daniel ha detto...

Io sono a Bolzano da 8 mesi ma mai che mi abbiano invitato a un matrimonio tirolese o che mi abbiano fatto dormire con le coperte pelose senza il lenzuolo che sta in mezzo.
In cambio, giusto per smentire il tuo punto 7, la bici me l'hanno fregata. Però è Bolzano, belli! La city! ('na noia mortale).
Comprendo la tua posizione sulle canzoni tirolesi. Non ho seghe a nastro che tagliano acciaio, ma magari posso passarti cocci di ceramica strisciati contro vetro.
Fammi sapere.
In ogni caso con Emule dovresti trovare qualcosa. Sono tanti quelli che non apprezzano la musica locale che neanche t'immagini.

Anonimo ha detto...

Che poi (disse Watkin come continuando dal commento precedente) mi dispiace che questo post sia stato poco commentato, a me ha fatto ridere... E siccome i patti erano che quando avrei riso senza saper però cosa aggiungere avrei potuto dire semplicemente "ahahaha", lo dico:
AHAHAHAHAH!!! :D

Artemisia ha detto...

5 - saro' cittadina ma io l'ordine e la pulizia per le strade invece le apprezzo

9 - questa e' l'informazione piu' importante in effetti ;-)

12 - questo e' il motivo per cui appena posso scappo dalla citta'!