Le ragioni di una sconfitta
Con la consueta umiltà e chiarezza, Bertinotti ci spiega perchè è andata così com'è andata. In corsivo, il risultato ottenuto passando le considerazioni del grande statista nel traduttore automatico.
La destra ha vinto perchè:
- La Nuova destra cambia il registro della politica e la destra smette di essere minoritaria, ruolo a cui l'aveva consegnata la rottura operata dalla Resistenza e il lungo dopoguerra italiano.
Trad: perchè siete tutti fascisti e volete il Suv.
- Quanto siano state negative per la sinistra le condizioni ambientali è evidente ad ognuno ed è persino troppo facile indicare il peso distruttivo operato dal voto utile e l'effetto destrutturante della politica del PD sulla sinistra sia nel senso di cancellare, con la sua collocazione programmatica e con il suo profilo politico, ogni spazio di confronto a sinistra (inducendo lì un senso di solitudine e di inefficacia) che di pretendere di attrarre su di sè, col collante pigliatutto di essere l'unica possibilità di vincere su Berlusconi, ogni avversione al centro-destra.
Trad: è colpa di Veltroni. Tutta. E per sempre.
- L'esperienza della partecipazione al governo Prodi è venuta così ad essere costretta tra (...) la condanna ad una sostanziale ininfluenza sulle grandi scelte della politica interna del governo o la rottura con esso e la fine della legislatura, prima che fosse possibile verificare fino in fondo la possibilità estrema di uscire dalla politica dei due tempi che Prodi e i suoi avevano adottato.
Trad: dimenticavo: la colpa è anche di Prodi.
La Sinistra ha perso perchè:
- Abbiamo provato a vedere le cause recenti (i nostri errori) e, anche, gli spiazzamenti da noi subiti nel grande cambiamento regressivo. Non credo basti. C'è, penso, qualcosa che va oltre. Il cannocchiale deve allora allungare il nostro sguardo.
Trad: ho guardato bene. Non è colpa mia. Più probabilmente è colpa di Veltroni.
- Se non si vuole fare riferimento, ma sarebbe bene farlo, alla nozione benjaminiana di rammemorazione, basti, per il rapporto cruciale tra presente e passato, un passo famoso del comitato clandestino rivoluzionario indigeno dell'EZLN (...): "nelle parole dei più anziani tra noi si trova anche la speranza per la nostra storia. E nelle loro parole appare l'immagine di un uomo come noi: Emiliano Zapata. E abbiamo visto il luogo dove dovevano dirigersi i nostri passi per divenire veri e la nostra storia fatta di lotte ha ripreso a scorrere nelle nostre vene, e le nostre mani si sono riempite delle grida dei nostri, e la dignità è ritornata nelle nostre bocche e abbiamo visto un mondo nuovo".
Trad: Sapete che sono stato nel Chiapas e ho conosciuto il sub-comandante Marcos? Ci sono anche le foto che lo testimoniano, e anche lui, come me, fuma la pipa. Abbiamo riso un sacco.
- E' mancata la sperimentazione del passaggio da una struttura verticale, piramidale, ad una struttura orizzontale
- Nel rapporto tra le politiche delle forze di sinistra e, da un lato, il suo insediamento sociale e, dall'altro, le molteplici soggettività critiche che ad esse guardavano si è aperto uno iato.
- (...) la ricollocazione cercata nell'attraversamento critico delle funzioni dell'intellettuale, cioè delle nuove condizioni di lavoro culturale e nella critica del lavoro intellettuale all'interno del ciclo allargato della produzione.
Qui Babel Fish è esploso e non sono più stato in grado di tradurre.
- Ed eravamo al tempo del capitalismo della produzione di massa per il consumo di massa e poi nel ciclo politico-sociale dell'ascesa dell'operaio comune di serie e dello studente di massa. Figuriamoci oggi.
Trad: Antani.
Conclusione.
Come diceva Gramsci, c'è bisogno di tutta la vostra intelligenza.
Trad: ah ah ciao sfigati.
L'articolo originale del subcomandante Faustissimo è leggibile qui.
11 commenti:
"Come diceva Gramsci, c'è bisogno di tutta la vostra intelligenza."
io lo interpreterei più come "Cazzi vostri"
Ahaha, Bertynotty si dimostra il solito patetico coglione! E proprio per questo ha preso: e' un coglione, e Darwin non ha pazienza con detta specie.
Fantastico, Heike. Hai fatto bene a mettere il link all'articolo originario perche' altrimenti avrei pensato ad una delle tue solite esagerazioni goliardiche. Con quella del comitato clandestino rivoluzionario ha superato se stesso.
Non ci posso credere!
Heike, ci rimane da scrivere solamente "Communist Zombies".... solo i film di serie Z5....
Punto primo:Ragionano credendo di essere davanti a gente capace di capire....( con questo non voglio sottovalutare l'intelligenza dei veri cittadini italiani ma al contrario il sistema di comunicare dei politici che sa soltanto di ( mettiti li e fai un bel discorso)).
Punto secondo:Heike avrai sempre la mia carezza ...vorrei che il mio nipotino ti assomigliasse....
Tzi...around secondo me non e' solo "mettiti li' e fai un bel discorso" ma c'e' il compiacimento dell'arte oratoria. Confesso che quando non capisco perche' mi mancano informazioni mi sento ignorante, ma quando non capisco perche' si usa un linguaggio volutamente incomprensibile (idem per certi libri, film, ecc.) mi irrito perche' mi sento presa per i fondelli.
Figuriamoci se lo fa uno che in teoria dovrebbe difendere i ceti piu' deboli!
Compagne, compagni.
Nell'ottica di un contributo concreto che, nella misura in cui, stante la ineffabile congiuntura di stasi, la quale si presenta entro le mura amiche di un confermarsi, senza dubbio, lacunoso, mi appresto ad evidenziare che, in virtù delle predette vane istanze, eque ma disillusorie, comprensive di mutevoli cosi, lì, come si chiamano, quelli col beccuccio, dai, che ci fai il the, porco cacchio, via, i cosi, quelli che li metti sul gas, le TEIERE! ecco.
Concludo con le immortali parole di Mario Rossi: "quando sul declivio le istanze non si riposano senza costrutto, è l'ora per il popolo di presentarsi per l'appuntamento con" eccetera eccetera.
Sempre vostro.
Heike: sei troppo forte!
Compagno Fausto: PRRRRRR!!!!!!
La sinistra italiana,ha avuto sempre una verve intellettuale: basta leggere qualche giornale dell'area (ad esempio, "Lotta comunista", ma anche "Liberazione" o "Il manifesto").
Questo di per sè non è un problema, anzi. Il casino avviene quando la crisi di identità porta a dimenticare il proprio elettorato di riferimento e diventare, allora sì, un partito di "intellettuali".
Aighe, aighe
illuminante, come sempre!
ti stimo nonostante
le continue buche..
rischi di ripetere l'anno aighe!
che ci sarà di ridere... bho? teniamoci gasparri e bossi... e un paio di toppe al culo che diventiamo bestie da soma!
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