mercoledì, dicembre 03, 2008

Ma insomma basta.

Ogni tanto lavoro.
Poi faccio pausa.
Mentre mi bevo un caffè, guardo la prima pagina di Repubblica.it.
La faccia di Calderoli rende tutto più sopportabile: la noia, il maltempo, il sapore del caffè della macchinetta.
Penso: se anche lui può diventare ministro....
Poi su Fiorentina.it. Commenti e pagelle dell'ultima giornata. Conferenza stampa di Gilardino, poi le ultime dichiarazioni in un italiano stentato di Corvino, con i giornalisti che scrivono quel che credono di capire. Chissà se funziona allo stesso modo anche con Calderoli (non riesco a togliermelo dalla testa).
Un giro su Google Reader, per vedere le ultime novità.
Bla bla bla.
Il mondo dei blog a volte è di una noia disarmante.
Tipo:
Quelli che "Ehi, amici, ho provato il nuovo modello di Nokia GHturbo3000 con tecnologia Naso, che ti fa telefonare, inviare SMS, MMS, e-mail, fax, insulti e maledizioni anche quando non vuoi! E' una figata!!!!"
Quelli che le immagini dei gattini che fanno cose buffissime.
Quelli che usano Twitter, e parlano di sè in terza persona, e ci scrivono cose tipo "sta guardando un film" "fa una pausa per andare in bagno" "gioca col gattino" "sta scrivendo su twitter che sta scrivendo su twitter".
Quelli che scusate se non posto più niente, ma adesso sono troppo preso da Facebook, è la frontiera del futuro, altro che blog.
Quelli che Berlusconi aiuto aiuto emergenza democratica Berlusconi Berlusconi.
Che poi, scusate se interrompo questo bellissimo e sentitissimo post in maniera 'si abrupta, ma, aproposito di politica miserevole, perché il PD mi si deve immalinconire sempre in battaglie senza senso alcuno? Prima quella cosa della presidenza di qualcosa di qualcosaltro della Rai, e su questo non cederemo di un passo, sino alla imbarazzante conclusione. Poi l'interminabile discussione su "a' dotto', dove lo metto 'sto piddì, nel partito socialista europeo, o da 'nadra parte?". Ora, la lotta proletaria per l'IVA scontata alla televisione satellitare. Perché tutta questa disutilità?
Io sono un poco affranto, lo devo dire, e mi sento circondato da un un vocìo interminabile, chiacchiere senza fine, eterne, estenuanti, e non parlo solo della politica, alla fine ci si abitua alla mediocrità, no no, parlo di un'atmosfera generica, una noia della vita che sembra ricoprire tutto, un mondo grande come un cortile pieno di animali (da cortile, chiaro), che starnazzano, pigolano, strillano, uggiolano e fanno insomma tutti quei rumori lì.
Ci vorrebbe una lingua nuova, un esperanto dell'esperienza, una lingua che non serve a dire le cose, ma a farle.
Ci vorrebbe - e si sente, che ci vorrebbe - un coraggio diverso, per imparare a capire che le cose non sono le cose, ma sono parole, e le parole alla fine sono limiti, le chiacchiere son fonte di confusione, di attriti, ci vorrebbe una macchina - e le lingue sono macchine - che ti trasmette i significati, e basta.
Ci vorrebbe una scienza nuova, penso.
Ma magari è solo questo tempaccio che mi dà noia.

5 commenti:

Weltall ha detto...

E' il tempaccio, amico. Fidati!
Rende tutto decisamente insopportabile ^___*

Anonimo ha detto...

Sarà anche il tempo caro Heike, mai la penso esattamente come te, bisognerebbe un enorme impastatrice rimescolasse il tutto è scartasse le cose che non sono compatibili (calderoli ,berlusconi, gli mms, ect, ect)esiste?

gb ha detto...

"le cose non sono le cose, ma sono parole, e le parole alla fine sono limiti"

tu per me sei dio

Artemisia ha detto...

E i veleni tra i candidati alle primarie per il sindaco dove li metti caro HK? Non sei il solo ad essere affranto.

Verrocchio ha detto...

C'è tanta nebbia, in questi giorni.