Un giustificato motivo per (parte ventiduesima)
- Mi scusi, capotreno, è codesto il convoglio Mestre-Oristano?
- Si signore, intende salire a bordo?
- Questo dipende se su di esso si trova già Giangi, il narratore dell'interminabile viaggio.
- Ritengo che sia così.
- Allora lascia stare vai, piglio il prossimo.
La magia del silenzio scandita dalle note di Leonard Cohen vengono ben presto interrotte dai borbottii rauchi dei viaggiatori.
Cosa avranno da lamentarsi! alla fine se avessero vissuto le stesse peripezie che ho affrontato in queste ultime cinque ore, credo avrebbero comiciato a manifestare segni certi di squilibrio e delirio. La fortuna è quindi di non assistere a scene patetiche da viaggi della speranza con bimbi in preda ad isterie devastanti, madri alla ricerca del pannolino salva gonna e padri furiosi spazientiti che cominciano a fumare una sigaretta dietro l'altra guardandoti in cagnesco cercando il tuo sguardo per avere il pretesto di accusarti di non farti abbastanza i cazzi tuoi.
Così fingo indifferenza e stupore e continuo ad ascoltare musica tra una partita a solitario e una free cell sul pc, schivando sguardi e confidando di sfuggire a quella domanda esistenziale che come temuto quella signora sulla quarantina con gli occhiali e con la bambina frignante avvinghiata al suo collo mi pone attendendosi una spiegazione scientificamente ineccepibile.
Scusi, ma che succede? Perchè siamo fermi?
Beh signora, il problema è che siamo ormai fermi da decenni e lei non se ne è ancora accorta. Non vorrei scoraggiarla ma drovremmo essere forse noi a cominciare a muoverci, a far sentire al mondo che esistiamo e non per mangiare cagare e andare a dormire. Si affacci, le sembra che siamo fermi? a me sembra che il mondo respiri ancora, si tocchi il polso e cominci a contare il tempo che sta perdendo in questo momento ponendomi questa domanda idiota!
Questo è quello che le avrei voluto rispondere.
Ovviamente è più opportuno tentare di rassicurare le sue speranze offrendole una finta parola amica e di conforto giusto per non averla tra i piedi per più di dieci secondi, liquidare la pratica con un "è tutto sotto controllo, mi è capitato proprio ieri la stessa cosa e nel men che non si dica siamo ripartiti più veloci di prima". Ah che bello! La fai contenta, la bimba smette tempestare l'aria con le sue urla indemoniate, gli uomini spengono le sigarette e siamo tutti più contenti di vivere in un mondo prendendoci per il culo dalla mattina alla sera, raccontandoci che va tutto bene che tutto si risolve da solo perchè questa è la legge del mercato, dell'economia, è la teoria della mano invisibile, talmente invisibile che riesci a sentirla solo quando un bel giorno senti pruderti il sedere.
Neanche questa è una risposta che riesco a dare. Se da una parte non sono un movimentatore di masse popolari capace di far affiorare una coscienza sociale e politica, dall'altra far finta di nulla mi rattrista, vedere pian piano il cittadino rincoglionirsi dietro una comunicazione contaminata e indirizzata verso l'atrofismo intellettuale e mortificante.
AL momento l'unica cosa che posso fare e rivolgere verso me stesso tutta l'attezione possibile cercando di condividere con mi sta accanto l'esigenza di crearsi una dimensione parallela, fatta di persone, di idee, di confronti, di vita.
SIgnora, onestamente, sono dalle undici in viaggio, posso solo dirle che stiamo viaggiando al contrario!
5 commenti:
1) Che pile usi?
2) Che computer hai?
3) Ma il lettore musicale non si era rotto la scorsa puntata?
1) pile gnorital
2) vaio
3) si ma la musica è anche sul pc...:-)
che layout figo
[è così che dicono i giovani? figo? layout?]
Da dove si ordina la roba? Non riesco a ordinare la roba, come faccio? Ho cliccato tutto ma non funziona. In quanto tempo la spedite la roba di Natale che io voglio? Grazie
Faccio completamente mio il penultimo paragrafo ("Al momento..."), anche perché già dètti, ci credètti, poi finì. Un altro passaggio interessante del tuo post: "cominci a contare il tempo che sta perdendo...".
Grazie, ciao
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