Lineare
Ieri sera sono andato a vedere Persepolis, visione indimenticabile, la prossima settimana ne parlo, e affronterò anche il dramma della morte e putrefazione del cinema italiano, e volevo anche far sapere che sono stato a Genova e che se lo sapevo prima magari avvertivo pure i locali, tipo Hardla, ma ormai è tardi sarà per la prossima.
Giangi oggi si opera al ginocchio esploso, quindi sospende la sua rubrica aperiodica per deliziarci con la descrizione delle avventure burocratiche necessarie per ottenere un documento che gli permettesse di farsi aprire la zampa.
Ad ogni modo, pare che sia più terrorizzato dall'epidurale che dall'operazione; io, che sono buono, pubblico il suo delirio quasi integrale (nel senso che, secondo me, manca un pezzo, ma vabbè).
Ho un sacco di cose da dire, tre-quattro post in lavorazione nella mia testa, e allora cosa potevo fare, se non cedere il passo ad un povero malato?
Saluti.
quello che la mia vita non è mai stata!! ah!, come avrei voluto essere "normale", ma più passa il tempo e più assumo forme iperboliche, attorcigliate, come se in me ci fosse un'innata esigenza di uscire dagli schemi, di rifiutare qualsiasi risposta razionale. Ultimamente mi sto interrogando sull'esistenza di un eventuale complice cui debba essre in parte attribuita la colpa o il merito di tale ingarbuglio, ma ancora non riesco a darmene una risposta soddisfacente.
Poi ad un certo punto decido di volerci capire qualcosa, mi alzo, lasco la madre un pò perplessa al suo posto e mi dirigo verso il corpo burocratico di una clinica ospedaliera pratese, voglio fare il punto. Non che ambisca a trovare in colei che avanza con un paio di occhiali, una fototessera ed un accento toscano ben riconoscibile, una soluzione al mio smarrimento, ma pretendo almeno un cenno di comprensione, una parola di conforto che aiuti a guidare la mia mente irrazionale ad una coscienza e conoscenza più illuminata.
Continuo a chiedermi dove sono, e la risposta è Prato, allora perchè devo fare il certificato a Milano, e la risposta è che il mio medico è a Milano, mi chiedo allora perchè il Medico di Milano non mi ha fatto il certificato, e la risposta è perchè mi opero a Prato, mi chiedo allora perchè la tessera sanitaria che ho non permette di risolvere pacificamente quella che sta diventando una partita a scacchi tra due dementi, e la risposta è perchè la tessera sanitaria garantisce le prestazioni e l'assistenza nei Paesi dell'UE. Mi viene a questo punto da lasciar passare un breve suggerimento: l'Italia anche se ancora per poco, fa parte dell'UE quindi per la proprietà transitiva posso regolarizzare la mia posizione, aimè la risposta purtroppo non sta nella domanda in quanto la tessera che si fa in Italia vale per le Prestazioni all'estero; e per quelle in Italia? Ci vuole il libretto Sanitario, quindi io richiedo una tessera sanitaria che vale per l'estero con la convinzione di operarmi in italia.Mi devo quindi operare all'estero? dove hai la residenza? a Milano, e il certificato di ricovero chi te lo ha fatto? un medico di Prato, E il medico di Milano? Si rifiuta perchè l'operazione deve essere svolta a Prato. Non può rifiutarsi deve emettere lui il certificato, quindi devo operarmi a prato e il giorno dopo andare a Milano per farmi fare il certificato medico. Beh a questo punto credo sia più comodo operarsi in svizzera, dovrei riuscire a tornare in tempo dal mio medico per vomtare sulla sua scrivania, nel frattempo le volevo chiedere dove posso trovare un bagno, sento qualcosa di enorme dentro di me che sta per uscire.
5 commenti:
potevi farci una puntata di Report!
comunque è tutta colpa della solita e ben nota rivalità tra Prato e Milano
Sembra un soggetto di Kafka... Lo stampo e lo porto con me nella cabina elettorale.
Attendiamo ansiosi i post in lavorazione.
Un giorno poi mi spiegherai chi è questo Giangi che io mica l'ho capito.
Come Allevi inascoltabile!!
Mica si può essere tutti rockettari come te?!
a 'sto punto io mi opererei da sola sul tavolo di cucina
marina
Grazie grazie a tutti, anche da parte di Giangi che, giuro, esiste veramente e non è il parto della mia mente (malata).
Quanto al caro amico Smartphone, lascio che sia Dante Chianti a rispondere a nome mio (aprop, a presto il suo ritorno!):
Hallo, mr Smart Phone. My name is Dante Chianti, I live in Italy and, dislike most of my...eh...compatriots I don't use so much the mobile phone because non mi garba tanto. I think your blog is very beautiful, but, how I can explain, too small. You have done just a post, and this post is in portoguese, and this is a problem for most italian people - but not for me, because I speak a lot of language, compres portoguese. But, as I told before, I don't like mobile phone so much, so, goodbye.
Mr. Dante Chianti, esquire.
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