Stavo scrivendo un post sul laboratorio che sto seguendo insieme ad Ale, come dicevo, che fa il paio con quello della settimana scorsa sull'IDIOTA, solo con meno demenza senile e più fibre.
Solo che non mi faceva tanto ridere (lo scopo di codesto blog è quello, farmi ridere), quindi ho pensato che ci dovevo lavorare ancora, e nel frattempo dare sfogo alla mia insostenibile vanità pubblicando un nuovo post, sul giochino del momento.
FACEBOOK!
No.
Non farò come
gb, quella faccia di palta (amico!), che prima ne parla male e dopo ci si iscrive e ne prova grande giuoia.
No no.
E non farò nemmeno come
Alessio, che in effetti non ne parla (a voi, a me si), ma guarda caso da quando ci gioca non considera più il blog, e pubblica un post ogni tre-quattro
anni settimane.
No no no no.
Io farò in modo diverso.
PRIMA mi ci ho iscritto e mi ci ho giocato.
POI (ora) ne parlo male (ma continuo a giocarci).
Allora, Facebook (per gli amici FB) si rivela in effetti estremamente utile per ritrovare quelle persone che non vedevi e non sentivi da anni, compagni di classe delle elementari, la ragazzina che abitava accanto a casa tua e cha ha traslocato a Detroit nell'86, il tizio che al liceo ti faceva un sacco di atti di bullismo, i tuoi compagni del servizio militare, la tipa che in facoltà, dai, avete capito, ecc ecc.
In definitiva, lo scopo è quello di trovare tutta questa gente e far sapere loro che sei vivo e che hai conseguito traguardi importanti nella tua vita, e che quando ti chiamavano sfigato di merda, beh, insomma, si sbagliavano.
- Ciao Ausvaldo! che bello rivederti!
- Ciao.
- Dimmi, che fai adesso nella vita?
- Ho un'occupazione stabile in ambito produttivo.
- Meraviglioso. In che modo?
- Aero il letame di maiali con questo forcone per ricavarne concime.
- Congratulazioni.
Ma non è tutto qui. Facebook (per gli amici FB) ti permette anche di contattare sconosciuti con il tuo stesso cognome, solo per il gusto di importunarli.
- Ciao!
- Ciao.
- Abbiamo lo stesso cognome. Anch'io mi chiamo Sfintere.
- Non vedo il motivo di continuare oltre questa conversazione.
L'opportunità più bella è però data, a mio giudizio, dalla possibilità di condividere con altri (milioni di persone) i più inconfessabili segreti. Dire tutto, si, tutto, su quello che realmente pensi, desideri o, ancora peggio, ami.
- Ho fondato il fan club di "Quelli che avevano i capelli alla tedesca negli anni '90". Ne vuoi far parte?
- Volentieri. A te va di entrare nel mio "Materazzi e Cannavaro hanno nomi troppo lunghi per entrare nelle maglie della nazionale italiana campione del mondo popopopoooo".
- Figo! Ieri mi sono iscritto a "Vogliamo il Risiko come disciplina olimpica" e "Boicottiamo il centro commerciale Pannocchia di Valsugana Valdarno".
- Io invece partecipo a: "Carlo Conti devi morire!" "Fan dei primi dischi di Anonimo Veneziano" "Ho comprato mezza casa all'IKEA" e "Quelli che amano i piedi di Paola Barale e il suo cane".
- Invece tra i prodotti di mitologia quotidiana che trovo interessante elencare come imprescindibili per la vita di un essere umano ho inserito: la funzione T9 del cellulare, la Moleskine tascabile, la pubblicità dello Sfornatutto DeLonghi, le fotografie di Oliviero Toscani, il salvatelecomando Meliconi, gli Exogini, l'alabarda spaziale, i barattolini Sammontana e il Furby.
- E le sorpresine del Mulino Bianco?
- Grande Giove, come ho potuto dimenticarle?
Certo, rintracciare i vecchi cari amici di un tempo...magari però se non ci parliamo da dieci anni, e se in questo non breve periodo di tempo non ho fatto alcuno sforzo per rintracciarli benchè vivessimo a quattro isolati di distanza e io avessi il loro numero di casa, ecco, forse...no?
18.52 - Che bello Ausvaldo, risentirsi dopo tutti questi anni.
18.52 - Davvero Mariotto, che meraviglia.
18.52 - Stai bene?
18.52 - Si. Tu?
18.53 - Anche io.
18.55 - Sei sposato adesso?
18.57 - Si. Tu?
19.01 - Anche io.
19.10 - Ci sei ancora?
19.12 - Si.
19.44 Ausvaldo is offline.
23.35 Mariotto is offline.
C'è una tipa, che conoscevo quando eravamo bambini, e che abita non lontano da casa mia. Quando ci incontriamo per strada - io non so perché, giuro - evita il mio sguardo, preferisce passare per pazza e fissare il muro, piuttosto di, semplicemente, salutarmi.
Quando mi sono iscritto a Facebook (per gli amici FB), è stata la terza persona a chiedere di diventare mia amica.
Su Facebook (per gli amici FB), l'ho capito, il concetto di amicizia vive svuotato: travalica il senso letterale e si tramuta in qualcosa che io, sinceramente, non so cosa sia.
Qui, oggi, amico è chi ti risponde sì alla domanda "vuoi diventare mio amico?"
Proprio come quando andavamo all'asilo, solo che allora avevamo quattro anni.