martedì, gennaio 29, 2008

L'angolo dell'umorismo dell'onorevole Borghezio Mario, avv.

Buongiorno, sono l'onorevole Mario Borghezio. Molti di voi si ricorderanno di me per episodi riprovevoli (come quando ho picchiato un bambino di colore o quando ho sterilizzato le poltrone di un treno sulle quali erano seduti degli stranieri) o per dichiarazioni quantomeno inaccettabili, violente e xenofobe. Ma che ci volete fare, son fatto così, mi piace bubare.
In realtà io sono un simpatico gigione, affettuoso e divertente, e vorrei tanto modificare l'immagine che il pubblico ha di me a causa delle bugie e delle esagerazioni della stampa, immagine che mi svilisce e mi mortifica non poco. Ho quindi deciso di fare il press-agent di me stesso e andare un poco in giro per mostrare il vero volto del mio carattere. E da dove cominciare, se non su internet? Quindi, dopo aver fatto requisire dalla polizia postale le password per accedere al blog di questo simpatico giovane, Heike (che nome è questo? Mica mi sarai un negro, eh?), ho deciso di affacciarmi ad internet. E cosa c'è di meglio di qualche barzelletta per farsi conoscere e creare allegria?
La barzelletta dell'orologio.
Ci sono un italiano, un francese, un tedesco e un rumeno che fanno una scommessa: salgono in cima ad un palazzo e ognuno di loro getterà il proprio orologio dalla finestra, e il vincitore sarà colui che riuscirà a riprenderlo al volo prima che tocchi terra.
Comincia il francese: getta l'orologio e scappa via, ma non fa in tempo a scendere di un piano che l'orologio si è già sfracellato. "Merde" esclama, contrariato.
Tocca al tedesco: anche lui getta l'orologio e scappa via, ma non fa in tempo a scendere di due piani che l'orologio si è già sfracellato. "Scheisse" esclama, pure lui contrariato.
Poi è il turno dell'italiano, e lui che fa? Porta l'orologio un'ora indietro, lo lancia e scende le scale con tutta calma. Arriva al piano terra in largo anticipo e raccoglie al volo l'orologio. Poi va dagli altri tre e dice: "guardate, ce l'ho fatta". E il rumeno: "aspetta, fà un po' vedere" prende l'orologio dell'italiano e scappa.
La barzelletta dell'aereo.
Un olandese, un danese un italiano, un tedesco e un rumeno stanno viaggiando in ereo. Al ritorno aprono il portellone e l'olandese dice: "Per l'Olanda!" e si butta. Il danese lo imita e dice: "Per la Danimarca!" e pure lui si butta. E l'italiano: "Per l'Italia!" e butta il tedesco. Intanto il rumeno apre le valigie degli altri e ruba tutto.
La barzelletta del fantasma formaggino.
Un inglese, un francese, un italiano e un rumeno si sfidano a resistere una notte in un castello infestato da un fantasma. Il primo giorno si reca nel castello l'inglese. A mezzanotte appare il fantasma Formaggino urlando "Uuh.. sono il fantasma Formaggino!", e l'inglese scappa terrorizzato. Il secondo giorno si reca nel castello il francese, ma anche lui fugge terrorizzato quando il fantasma entra nella sua stanza urlando "Uuh.. sono il fantasma Formaggino!" Al turno dell'italiano, quando il fantasma urla "Uuh.. sono il fantasma Formaggino!", l'italiano risponde "E io ti spalmo su un panino!". Ma aveva già mangiato tutto il rumeno.

Tanti cordiali saluti da Mario "simpa" Borghezio.
Nell'immagine: son proprio un timidone.

9 commenti:

Ed ha detto...

XD muoio.

Fa bene leggerti dopo una giornata di lavoro sai? Sei riuscito a rubarmi un sorriso.
Sarai mica rumeno?


con quel nome...

Unknown ha detto...

a me è entrato nella testa delle intenzioni un peruviano.....

Artemisia ha detto...

Ridi, ridi... tanto ce toccano questi, sai!

Verrocchio ha detto...

Ehi, Mario, ma lo sai che sei proprio un simpaticone!

Ma, nella foto, cos'è quella macchia che tieni a lato del nodo della cravatta?

Heike ha detto...

Ragazzi, vi ringrazio tutti, in effetti si tratta di un post al quale...cosa? chi è lei? Borghezio? Ma...ma...AIUTO! AAAAHHH!!

Anonimo ha detto...

Ecco, ho mandato via il terùn e adesso si ragiona.

@ ed: che fai, ci provi? ma come ti permetti? Io son di razza padana, a me me piacciono le donne, mica i culattùn.

@ massimo: ma che dis? nun te capisco. Ah, ma io 'sta gente...

@ artemisia: signora, io a lei non ci volevo dire niente, ma non si vergogna di frequentare questa gente, 'sti drogati comunisti?

@ verrocchio: te mi stai simpatico che sei del nord e hai capito il mio fine umorismo. La macchia è sangue di negro. Lo uso come deodorante.

Vagabondi tutti siete, andate a lavorare, barboni!

Cordialmente, vostro Mario Borghezio.

Anonimo ha detto...

cielo che vergogna;questo qua lo ritroveremo spesso in azione nei prossimi anni
ciao da veronica e il resto del trio
Lorenzo e Anne

Anonimo ha detto...

sabato 17 gennaio 2009
italia e immigrazione: facili profezie

Nessun cambiamento.
Anche nel nuovo anno si discute di migrazione; di sbarchi clandestini, di tassa sul permesso di soggiorno, di moschee e “diritti” ma avviene che il numero di stranieri sempre incrementa senza sosta alcuna.
Si discute di “reato di clandestinità” ma che senso ha in uno stato dalle prigioni strapiene per cui ogni anno necessita un nuovo indulto/amnistia/depenalizzazione?
La prossima operazione di sfoltimento dei penitenziari si chiamerà certamente “condono” dopo l’”indulto” di Prodi e la “depenalizzazione” di Berlusconi!
Eppoi ormai la stragrande maggioranza degli stranieri entra LEGALMENTE nei tre principi modi: NASCITE IN LOCO, RICONGIUNGIMENTI FAMIGLIARI e INGRESSI LIBERI dai paesi neocomunitari esteuropei. Ai quali modi va aggiunta una certa quantità di ingressi regolari con lo status di profugo/rifugiato a altro.
Che vi sia una sostanziale IMPUNITA’ ASSOLUTA degli stranieri per quasi tutti i reati sono sempre più spesso le stesse associazioni di immigrati a segnalarlo, non senza un certo stupore di chi non ha capito ancora cosa è in vero lo stato italico.

Perché il progetto di ingresso indiscriminato di stranieri è ben preciso: creare il popolo italiano meticcio, un “crogiuolo” di spiantati accumunati da un vago senso di appartenenza incentrato sul calcio e su un consumismo da “hard discount”, “portatori sani” di una farsesca italianità da telenovela.
Dico portatori “sani” perché come tutti i “popoli multirazziali” (un ossimoro, una contraddizione in termini, un popolo per definizione NON può essere “multirazziale”!) il sentimento nazionale è fasullo. In USA e Brasile, tipici esempi di stati multietnici, non esiste praticamente la “donazione” di sangue e organi, il tasso di criminalità è elevatissimo. In America ci sono, in proporzione, SEBBENE viga la pena di morte, 100 volte gli omicidi del Molise o Trentino. Nel paese di Kaka-Battisti vengono ammazzatti ogni anno CENTINAIA di poliziotti-vigilantes dai criminali carioca, questo vi da l’idea di che genere di “popolo” sia quello americano e brasiliano! Sicché queste infrastrutture sociali sono propriamente “multi razziste”, ancora più che multirazziali, il che lascia aperta la strada alle evidentissime laceranti disparità sociali che hanno come conseguenza che in quei paesi la vita umana vale meno di un soldo bucato.
La grande bugia del marxismo terminale: farci credere che le classi sociali siano eredità del “capitalismo”, in verità dovute molto alla SEGREGAZIONE RAZZIALE/ETNICA, assai più naturale della stratificazione economica.

Questo è solamente un lato “sociologico”, ma della crisi dilagante bisogna fare i conti economici.
La CGIA di Mestre ci fa sapere che ben il 50% del lavoratori del settore privato non è coperto da ammortizzatori sociali. Questa percentuale di sfortunati è destinata a crescere esponenzialmente per il costante incremento del precariato. State bene a guardare che la cosiddetta “Social Card” finirà per divenire la “cassa integrazione” degli immigrati i quali in maggioranza non lavorando, legalmente almeno, non possono accedere agli ammortizzatori sociali dei lavoratori autentici. Pagata dai risparmiatori italiani depredati nei conti “dormienti” di persone decedute o emigrate in terre lontane che non avevano sentito il bisogno di rivelare ai parenti di avere un conto corrente.

I giornali italioti hanno enfatizzato la cifra di 37mila persone, nuovo record di sbarchi nel Meridione, col preciso intento “psicologico” di indurre a credere che in fondo sono entrate solo poche decine di migliaia di persone. In realtà nel 2008 sommando le modadiltà d’ingresso sopra citate, circa un MILIONE di stranieri sono giunti sul suolo italico. E il 2009 promette di essere un altro ano record.
Il reddito medio degli stranieri si aggira attorno ai 10mila euro annuali, UN TERZO di quello dichiarato in Padania. Dato che risiedendo la maggior parte di essi in queste regioni è col reddito medio del Settentrione con cui bisogna fare il confronto. Da aggiungere la marea di stranieri poveri, disoccupati, sbandati e vagabondi che campano di assistenzialismo ed espedienti, se non di criminalità vera e propria. I quali una dichiarazione dei redditi neanche la fanno e sono sostanzialmente a totale carico del contribuente italiano.

Perché il punto è proprio questo.
Uno stato che ha sempre meno soldi per l’assistenza alle fasce deboli, che sta per esperimentare una disoccupazione di massa da periodo postbellico, continua a deliberatamente importare stranieri in fattispecie africani e indiani, i meno integrabili. Per la qual cosa tenderanno a rimanere ai margini della società, quindi risucchiati in una spirale assistenzialista senza fine.

Non si tratta di “demonizzare“ l’immigrazione in se ma semplicemente di guardare in faccia alla realtà!
Già all’inizio del 2008 nella penisola vi erano oltre 64 milioni di persone.
59 milioni e mezzo di “italiani” (fonte Istat, 1), 3,8-4 milioni d’immigrati regolari (secondo la Caritas, 2), per il numero di clandestini/irregolari la stima è ferma da anni a 6-700mila. Probabile il numero nel frattempo sia cresciuto fino al milione.
Ora, molte fonti danno il PIL italiano del 2009 in calo del 2%.
Dato che, tra ricongiungimenti e ingressi dall’Est soprattutto, un altro milione di persone siederà al tavolo tricolore reclamando il loro “pezzo di torta”, il reddito prodotto dovrà essere suddiviso in fette sempre più sottili. Se fate il rapporto per una popolazione di 65 milioni, alla fine del 2009, col PIL in arretramento del 2%, scoprirete che tra dodici mesi la ricchezza media dei cittadini sarà scesa di ben il 4% (3).

Ma non è tutto.
L’abolizione dell’ ICI sull’ abitazione “principale” è stata ampiamente compensata a livello locale dall’incremento dell’IRPEF. Sono aumentati assicurazioni, canone Rai e Telecom, biglietti ferroviari, tasse universitarie senza alcun miglioramento del servizio.
La diminuzione del prezzo dei carburanti e di alcune tariffe di “utilities” collegate al fluttuare del petrolio sono in realtà aggiustamenti dopo il vigoroso rafforzamento col petrolio a 140 dollari il barile.
Quindi, tenuto conto che la pressione fiscale, non solo non diminuirà come promesso dai politici, ma incrementerà più dei salari, da un lato per sostenere gli immensi sprechi e regalie riservati ai “grand commis” della Casta, e dall’altro per finanziare il “welfare” ai MILIONI di disoccupati in arrivo, significa, se rifacciamo i calcoli, che la ricchezza media procapite nel 2009 potrebbe scendere del 5-6% almeno, un ritmo da vera DEPRESSIONE! Come conseguenza della crisi una decrescita economica che porterà a una diminuzione degli introiti fiscali e all’acuirsi del disavanzo pubblico.
E poi ci sono gli ”effetti collaterali” di questa situazione, pensate solo al settore della Sanità.
In dieci anni di tagli, i posti letto negli ospedali pubblici sono rimasti sostanzialmente invariati. Solo che dieci anni fa gli “italiani” erano poco più di 57 milioni e gli stranieri regolari 1,3 milioni più 500mila clandestini.
Oggi gli abitanti complessivi della penisola sono almeno 5 MILIONI in più a dovere condividere le medesime strutture sanitarie. Ecco basicamente spiegato il perché delle sempre maggiori attese per sottoporsi agli interventi chirurgici e ricoveri non urgenti.
E se uno riesce infine ad operarsi viene dimesso, per fare posto, quasi ancora sotto l’effetto dell’anestesia!

Il tutto ha luogo da quando i “parametri di Maastricht” impediscono all’italietta marocchina di emettere BOT e CCT “ad libitum”. Il “patto di stabilità” è un cappio al collo inamovibile.
Esattamente il motivo per cui vi sentire sempre più poveri perché IN EFFETTI siete davvero più poveri a dispetto delle sempre più buffe campagne della stampa “autorevole” a convincervi che si tratta di “percezione”.
Cambia solo la “prospettiva“ della “percezione” nella finta contrapposizione destra-sinistra: per il centrosinistra la percezione “sbagliata” riguarda le problematiche legate all’immigrata, per il centrodestra governativo, la “percezione” erronea concerne l’impoverimento e l’aumento della pressione fiscale.
Si farà un'altra riforma delle pensioni ma, scommettete pure una cena con gli amici, discuti e ridiscuti, a essere penalizzata e innalzata l’età pensionabile sarà la previdenza dei LAVORATORI E OPERAI DEL SETTORE PRIVATO. Cioè di coloro che i contributi li avevano EFFETTIVAMENTE VERSATI!

Lo stato italiano sarà gonfiato d’immigrati e di debito pubblico come un palloncino fino a farlo fragorosamente scoppiare, ironicamente ottenendo il risultato inverso da quello sperato. Anziché “unire il paese” il risultato sarà una feroce disintegrazione sociale in una miriade di comunità autonome, sorvegliatissime enclave per ricchi scemi, quartieri-ghetto su base etno/religiosa. Con una criminalità selvaggiamente alimentata dalla disperazione di coloro che senza una casa, un lavoro, avendo perso i pochi risparmi accantonati, saranno disposti a tutto pur di allentare i morsi della fame.
E sappiate, non occorre possedere il dono del vaticinio, basta un briciolo di cervello per comprendere che queste sono veramente facili profezie.

F. Maurizio Blondet

1 ) http://italiarossa.splinder.com/post/17690257
2 ) http://blog.panorama.it/italia/2008/10/19/sante-badanti-limmigrazione-che-piace-a-tutti-dalle-famiglie-alla-politica/
3 ) Difatti, se fate 100:64 viene 1,562, se fate 98:65 viene 1,507 ossia il 4% circa in meno.
1 commenti

da
http://falsoblondet.blogspot.com/

Heike ha detto...

Non so se è più idiota il falso Bidet oppure tu, anonimo qualunquista che non sai far altro che scrivere opinioni di altri in luoghi ove codeste opinioni sono un po' (enormemente) fuori luogo.
E FIRMATI ALMENO!