mercoledì, settembre 10, 2008

Gli stranieri non capiscono - II (reloaded) 2/3

Come promesso ieri, continua la disamina delle virtù (poche) e dei vizi (tanti) dei giapponesi fatta da un italiano che vive in Jap. Ecco quindi la seconda parte, quella piccante. Infatti il buon Urakidany oggi ci parla delle cosacce. Heike

Parte due di tre: il sesso...
Un’altra ragione della censura secondo me sta nel fatto che la mafia locale, la “yakuza” ha interesse nel conservare questo divieto visto che nei loro locali si possono vedere film non censurati ed hanno il monopolio anche di tutto l’ambiente della prostituzione. Praticamente, dopo essersi fatti degli occhi a palla davanti al mosaico si vanno a sfogare con qualcosa che dal vivo non si presenti squadrettata. Per legge la prostituzione è vietata, ma in realtà ogni città ha la sua area, a volte vastissima come la zona di Kabukicho a Shinjuku. E’ come se da noi le prostitute non fossero in strada ma nei bordelli come un tempo, con al tempo stesso un divieto a norma di legge che vieta loro ogni attività. Se noi ci lamentiamo della nostra polizia che non riesce a far sgomberare le prostitute dalla strade, figuratevi quanto sono in gamba i loro agenti che non si accorgono neanche delle insegne al neon che invitano gli avventori a vari servizietti che spesso molte minorenni fanno. E poi si raccontano le barzellette sui carabinieri!
I giapponesi hanno una vera passione per le ragazzine, soprattutto per le scolarette, e parlando di altre contraddizioni, l’esposizione dei genitali sarà pure vietata ma le minorenni sono assolutamente legali anzi, ricercatissime, tanto che le autorità ancora non hanno risposto alle richieste delle Nazioni Unite che invitavano il Giappone all’introduzione di pene severe riguardo i crimini di pedofilia e il divieto dell’apparizione di minorenni nei video per adulti.
Inoltre non dimentichiamo che i genitali sono vietati nella pornografia, ma (come segnalavo nel P.S. dello scorso post) poi si festeggia il pene e la vagina al tempio…. è o non è il paese del contrario? Se andate in una libreria internazionale vedrete che le parti intime dei protagonisti delle riviste pornografiche sono grattate via. Arrivano addirittura a rovinare del materiale nuovo e poi venduto caro perché d’importazione. Ve lo immaginate uno che di lavoro gratta gli oggetti della vergogna dalle riviste? Poveri ragazzini giapponesi, neanche vedendo un film per adulti possono avere un minimo di soddisfazione dalla vita, ovvio che poi crescono disturbati.

Minasan kiwutsukete
Urakidany

Ok, lo ammetto, questo post è un po' breve, ma prometto che compenseremo con quello di domani, bello lungo e bello bello. Per l'intanto, potete consolarvi con le stupende immagini che Urakidany ci manda dal paese del Sol Levante, cominciando dalla mia preferita, che ho messo a commento del post: il segnale di divieto di accesso alle donne e ai bambini in un quartiere erotico. Son troppo avanti 'sti tizi.
Altre immagini, qui (quelle sul quartiere a luci rosse - invero piuttosto caste) e qui (quelle sul mangiare male - per niente caste, argh)

5 commenti:

gb ha detto...

cioè, la pedofilia in giappone è praticamente legale?

urakidany ha detto...

La pedofilia è vietata ma non severamente. Quasi tutti i giapponesi sono attratti dalle ragazzine e farebbero una strage se dovessero punire tutti. Diciamo che è un vizio perdonato. Per i film invece sembra non ci sia nessun divieto. Dico sembra perchè alla fine scopro che i divieti ci sono ma in pratica è una presa in giro perchè tutto funziona come se non ci fosse niente. Contraddizioni e incoerenze, queste sì che ci sono.

Anonimo ha detto...

Le 2 gallerie fotografiche sono fantastiche ma i commenti lo sono ancora di più!
:-D

Artemisia ha detto...

Orrore!

Luca da Osaka (ora in Tokyo) ha detto...

Guarda sul mio blog il post sulle leggi se vuoi.
ciao