martedì, febbraio 12, 2008

Samizdat, dal fronte

Non so se hai presente quella sensazione, quella luminosa sensazione di benessere che si prova pensando a un sabato mattina di primavera, quelle giornate piene di promesse, un sabato mattina, oh si, un sabato mattina di aprile, con le nuvole bianche, cumulonembi lontani e soffici come panna montata, la brezza leggera e il sole che ti riscalda il viso, bianco di tanto inverno.
Quella sensazione di libertà conquistata, i piedi leggeri che accennano qualche passo di danza, la gioia di arrotolare le maniche della camicia, e la camicia, si, la camicia può tenerla fuori dai pantaloni senza temere quell'alito di gelo che ghiacciava la schiena. C'è profumo di polline, erba tagliata di fresco, le ragazze che portano a spasso il cane in short e maglietta (loro, non il cane), le bici nel parco, il rumore leggero del vento tra le prime foglie.
O d'estate, una birra ghiacciata la sera, seduti a un tavolo all'aperto del pub di sempre, con due, tre amici a ridere, a raccontare di quei pomeriggi afosi quando amavi stare sotto l'ombra dei tigli ad ascoltare il frinire delle cicale, loro sì, che non si stancano mai di cantare, altro che storie.
O anche la gioia della prima neve, camminare dopo la neve ed affondare le scarpe, il naso che ti si ghiaccia, non puoi fare a meno di sorridere, anche gli altri pazzi, i pochi che incontri, ti sorridono, complici di un segreto che nessuno conosce, camminare nella neve prima che si sciolga.
Le giornate di gioia luminosa, la felicità ritrovata, la pace, la pace.

8 commenti:

Artemisia ha detto...

Ottima atmosfera! La foto è un tantino opprimente però, no?

Anonimo ha detto...

"amavi stare sotto l'ombra dei tigli ad ascoltare il frinire delle cicale"..."anche gli altri pazzi, i pochi che incontri, ti sorridono, complici di un segreto che nessuno conosce, camminare nella neve prima che si sciolga."
ERA IRONICO ed imitavi il blog poeta? o eri rimasto sotto un tir prima di scrivere il post? ti prego dimmi che lo era, o che ci eri rimasto.
grazie
un'ammiratrice perplessa

Heike ha detto...

@ artemisia: grazie, la foto è opprimente perchè ritrae Citta Cupa. E' tutto così 'sto posto.

@ anonima (ah ah): so chi sei, e so dove abiti. Stasera a letto senza cena.
PS: sob, questo post è imbarazzante...

Verrocchio ha detto...

No, perchè! E' bello, 'sto post.
Proprio bello. Io ti capisco (che non è nulla, però è qualcosa).

Anonimo ha detto...

ma chi è che ti chiede quando trovi il tempo per scrivere?
secondo me ti sei scordato già il nome.
...minchia come sono malefico...
g

N ha detto...

dillo a chi ha l'allergia che il polline profuma...

Heike ha detto...

@ verrocchio: perchè tu stai male quanto me ;-)

@ anonimo: ma ti decidi a firmarti?!

@ nipote: io ho il raffreddore. Può bastare?

N ha detto...

@ HK: N.B.(!!!) l'anonimo nn è la stessa persona (credo)...
Nel 1°: "un'ammiraTRICE[...]" Nel 2°: "maleficO"
...oppure non sa neanche lui/lei da che parte sta e avresti ragione te...