Ieri sera, come se niente fosse, siamo andati a cena fuori, e la frittura di pesce era tanto unta che oggi ho sudato direttamente olio di semi. Però il posto era carino e la compagnia degli amici piacevole.
Anzi, dirò di più: è stata proprio una bella serata, una di quelle che rasentano la perfezione.
Birra fredda, pesce fritto, una piacevole brezza estiva, mangiare all'aperto, niente zanzare, amici, chiacchere, la felicità inattesa della bel
Che è?
Ma..
Che è 'sta roba?
Chi...chi sono QUELLI?
Mentre ero impegnato nella spolpatura accurata del filetto di un non ben identificato animale marino, salivano sul palco del bar, non abbastanza defilato ahimè, i Santiago, la cover band dei Litbiba.
La
cover band
dei
Litfiba.
Le cover band sono il peggio del peggio della peggiore musica.
Solo una cosa è peggio di una cover band: una cover band dei Litfiba.
Comunque, se devo essere sincero, non erano nemmeno malaccio, e poi poteva andarmi peggio: potevano esserci i Litfiba.
...
Però una cosa me l'hanno fatta pensare, mentre suonavano, poarèti, nell'indifferenza generale, su un palco montato di traverso accanto ai bagni chimici della Sebach*, e questa cosa che pensavo era ma come se li scelgono i gruppi o comunque gli eventi, quelli che gestiscono i locali? O meglio, come fai a inventarti un modo per essere originale e attirare pubblico, e com'è che ti viene in mente di chiamare la cover band dei Litfiba? Voglio dire, che malattia degenerativa hai?
Voglio dire, ad aprire un locale siam bòni tutti, ma a trasformarlo in un posto trendy, fygo, groovy, spazials, che ti ci vengono i calciatori e le veline e Jerry Calà, insomma, son cose che richiedono un certo impegno, posti tipo il Briallonaire, o il Twiga**, posti che in confronto al Forte dei Marmi ci va la signora che pulisce i bagni dell'autogrill (con tutto il rispetto alla signora) (e all'autogrill).
Mi son risposto che ci vuole uno sbraco di soldida investire in public relations e marchette genio.
...
Mi ricordo che in Irlanda c'era un posto, ci saremo andati tre volte in due giorni, che si chiamava Couch Potato, e te entravi e potevi ordinare tutto quello che volevi, purchè fossero patate.
Arrosto, e con vari e gustosi condimenti, ma patate.
Gente, era fighissimo, e sempre pieno (non è vero, lo dico per spararmi le pose), e le patate era buone.
Ecco, io se mai dovessi aprire un giorno un posto dove si mangia, farei una cosa del genere (e mai inviterei a suonare la cover band dei Litfiba). Si, farei un posto dove si mangia una cosa sola, tipo la Casa della Frittata.
- Buonasera signori, mi chiamo heike e sarò il vostro cameriere per questa sera. Avete già deciso cosa prendete?
- Ma...veramente no. Non abbiamo neanche il menù.
- Pardon messiè, errore mio, Ecco qua. (porge un post-it con scritto MENU': frittata) Cosa prendete?
- Ma...io...prendo una frittata.
- Ottima scelta signore. E per lei madàm?
- Un frittata.
- Benissimo. Arrivano subito
Sarebbe il mio sogno.
* Io ci son rimasto malissimo, quando ho scoperto che Sebach (che pronunciavo Zebah) non è un'azienda tedesca multinazionale con il monopolio mondiale dei bagni chimici. Son di Certaldo, quelli della Sebach, e Sebach vuol dire SErvizio BAgni CHimici. I miei sogni muoiono uno alla volta, ogni giorno, tutti i giorni.
** Il Twiga. Mio babbo c'ha il cappellino del Twiga, quello con la giraffina, e vai te a sapere come c'è finito a casa mia. Lui se se lo mette in testa quando piove, e con quello va a dar da mangiare ai conigli. Che secondo me vuole trasmettere un messaggio ai conigli, con il cappellino, e il messaggio è conigli non affannatevi troppo, ogni gabbia può diventare una festa, ma anche il contrario.