vuvvuvvu
Oggi sono stanco, giornata di fiacca.
Siccome non ho ben focalizzato l'argomento del blog di oggi, che mi frulla in testa ma non si condensa in alcuna forma distinguibile, riprendo una rubrica che avevo messo da parte e parlo, di nuovo della mia Educazione Sentimentale.
Nel novembre del 2004 trovai lavoro a ***, a volte ne ho parlato, in una società che si occupava di finanziamenti UE. Le prime settimane passarono nel limbo, il direttore mi aveva messo davanti a un pc dicendomi "studiati un po' il nostro sito" e un pacco di fogli dicendo "studiati un po' il nostro PAL (Piano di Azione Locale)".
Da quel momento in poi, per circa sei mesi, il mio lavoro consistette nello spulciare Il Sole 24 Ore e i siti finanziari per cercare opportunità per la società.
Dopo due ore non ne potevo già più.
Solo tre cose mi salvarono dalla noia più totale:
1 - il fatto che piano piano riuscii ad integrarmi nell'organigramma aziendale e ottenere anche delle mansioni più piacevoli (pulire la stia dei maiali);
2 - i miei colleghi;
3 - la scoperta degli e-comics.
Ebbene si, lo ammetto, invece di lavorare mi leggevo fumetti su internet, cosa scomodissima e invero lesiva per le retine ma sicuramente più pratica di un giornaletto, se volete far credere al capo di stare facendo delle importanti ricerhe (una volta non fui abbastanza rapido a chiudere il browser).
Non so come nè perchè, ma il primo che trovai è sicuramente il migliore di sempre, una scoperta epifanica: Eriadan. Uno che sa usare (e davvero bene) il mezzo, magari non sempre con risultati narrativi all'altezza delle sue ambizioni, ma con un'ironia e una leggerezza che gli si perdona tutto. Davvero, come usa lui le metafore non lo fa nessuno, e ha parecchio da insegnare anche a venerati maestri, per quanto riguarda la capacità astrattiva (qualunque cosa io voglia dire).
Una cosa sola: lo so che lo si dice sempre (ah, com'erano belli i primi trenta numeri di Dylan Dog!), ma davvero mi sembra che ultimamente abbia perso un po' di mordente. Troppi impegni?
Ah, e poi c'era anche un'altra che mi faceva (e mi fa) impazzire, che mi ricordo tornai a casa e telefonai subito ad Elle per dirle che avevo letto un fumetto esilarante ah ah, aspetta, com'è che si chiama la tipa che lo disegna? Deco, ecco, si, la zitella d'inchiostro (Mak, stai notando che sto citando solo gente che hai vilipeso/denigrato/ingiuriato/villaneggiato sul tuo blog? A proposito, lo sapete che Canemucca non è un web-comic, ma tanti, tanti tanti web-comics? E pure anche Fly?). Mi fa spezzare, mi fa.
E l'Orso Ciccione allora? E Bonny-Ed? e Lo Spazzolino? E Spyro?
...io, ogni volta che sento parlare di crisi del fumetto, faccio un risolino, ma piccolo, sotto i baffi, zitto e via.
La crisi non c'è.
Ci sarebbe se ci fosse drammatica crisi di idee e di talento, ma non c'è.
Quella proprio no.
Basta andare un po'in giro per fiere, tipo Lucca Comics, e vedi quest'entusiasmo volenteroso che non si fa mai corrodere del tutto dal vortice dell'editoria; stai un po' on-line, leggi le strip (già, voglio dire, sembravano dover morire, e invece le strip sono rinate, anzi, non sono mai state così bene) e leggi i commenti, è come un mare agitato, che si muove in continuo, non bastano le etichette a descriverlo, siamo nel XXI secolo, bellezza, con la carta ci puliamo il culo - farlo con le pagine elettroniche è un problema, a meno di avere un monitor che non riesco ad immaginare (e neppure voglio).
Il fumetto non muore, lo dice anche Naoki Urasawa, ci sarà sempre qualcuno disposto a leggere un fumetto interessante, la cosa importante è che siano interessanti, poi dove e come li facciamo non importa, il contenuto non cambia mai, si adatta al contenitore, fa come l'acqua.
I fumetti sono come acqua, e ti dissetano, quando hai sete.
Ma non ditelo a nessuno.
In alto: il fu Piagatto in una posa glamour. Come gli si confaceva.
7 commenti:
vero vero, eriadan non ha più la stessa verva da quando si è sposato!
ops.
I fumetti sono come l'acqua.
Che bella metafora!
Si si, proprio bella.
Bravo!
Ho conosciuto gli e-comics grazie al tuo blog e ora leggo regolarmente le strisce di Eriadan e il blog di Spyro.
Sembra un commento un po' inutile (anzi probabilmente lo è) ma ci tenevo a metterti di fronte alle tue responsabilità ^___*
Ciao ^__^
Hai detto cose che condivido, sui fumetti in generale e sulle varie forme che possono prendere.
Poi ognuno ha la sua lista di preferenze, ovvio.
Ah.. fai finta di niente, ma temo che madmac pensi che tu sia affetto da lassismo, da quando ti sei sposato..
;-)
mi accorgo solo ora di aver scritto "verva"! ovviamente intendevo "verga"... NO NO, "VERVE", VERVEEEE!!!
Verve?
Allora ritiro l'osservazione.
Avevo pensato all'altra alternativa...
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