giovedì, luglio 24, 2008

Deuce

Ora, siccome sono un pacifista (anche se non sembra, e anche se ogni anno devolgo il cinque per mille alla Federazione Italiana Cecchini e Assassini - che ci volete fare, mi piace il loro viso sbarazzino), ecco, dicevo, siccome sono un pacifista lascio stare Giangi e Artemisia che si bulleggiano alle mie spalle nei commenti al post precedente, 'sti simpaticoni (che tanto prima o poi vi trovo tutt'eddue...), lascio stare e parlo d'altro, che se ne sentiva il bisogno, scrivo praticamente con la stessa frequenza del...del...niente, non mi viene la battuta.
Scrivo poco, comunque.
Con poca frequenza.
Senza grande assiduità.
Sarà il caldo.
O forse lavoro troppo.
Magari non c'ho più nulla da dire.
Bòn, va bene lo stesso.
A proposito (non c'entra nulla, in realtà, ma ho sempre sognato di utilizzare "a proposito" a sproposito): se c'è una cosa che odio più di tutte è quando stai per mangiare una pescanoce, la tagli e paf!, si apre in due metà perfette e il nocciolo è esattamente diviso tra le due metà, con il seme (la mandorla, si dovrebbe dire) esposto in bella vista, piccolo, triste, moscio e squallido (ed ecco che qualcuno fa la risatina e crede di aver colto una sottile allusione metaforica. No. Sei un pervertito. Vergognati. Ed anche tu. Chiunque voi siate).
Che poi a me la pescanoce piace bella dura, crocchiona, che la mastichi e fa scroc scroc sotto i denti, dolce ma un pochino asprina, all'apice della prematurazione, mica quando sono mollaccione e se la mordi cola tutto il sugo, io c'ho la barba, non vi potete immaginare che schifo, sugo di pesca sulla barba, i moscerini mi seguono per settimane.
E insomma, la pescanoce dura dura, la tagli, si spacca a metà e poi è un casino riuscire a togliere il nocciolo, se la pescanoce è dura è un lavoro di fino, ma deve rimanere tutto intere, porca miseria, se si apre è un dramma, puoi stare lì a fare forza con la punta del coltello, è una battaglia, magari ne stacchi un pezzo, ma invariabilmente la punta della lama ti si conficca nel pollice, allora cerchi di staccarla con le mani, la polpa soggiace alla forza bruta, si spreme, ti finisce uno schizzetto nell'occhio, non ci vedi più, brucia! brucia! corri a lavarti la faccia, torni e vedi che è caduto tutto in terra.
Meglio le albicocche.
Meglio.

PS: Domani inizia il mio tour promozionale in giro per l'Italia (eh?). Sarò a Palermo fino a lunedì, i fans che mi volessero salutare mi potranno riconoscere facilmente: sono quello con la nuvola di moscerini sulla barba.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Qual è l'acronimo della Federazione Italiana Cecchini e Assassini?
Vergognati! Sei un pervertito.
;-)

Anonimo ha detto...

a proposito, bel post, a proposito ;-)

ALE ha detto...

noi pescanociai con la barba..
e delle preccoche ne vogliamo parlare?
..torna presto haccakappa!

Verrocchio ha detto...

Anche la mia barba ha le stesse idiosincrasie per le pesche!

Buona Sicilia!

Bartolomeo Pestalozzi ha detto...

Passa al popone.

Ma davvero sarai a Palermo? Che invidia, è bellissima. Ah, guarda se mi trovi una-di-quelle-palle-che-sai-tu...

Grazie.

gb ha detto...

nonostante tutto, io continuo a preferire le pesche alle albicocche
eh, errare humanum e vabbe' continua tu

Anonimo ha detto...

Io ormai nella mia di barba credo di avere di tutto, comunque fammi sapere come aderire alla federazione italiana cecchini.
ti auguro una buona vacanza.
A presto

-harlock- ha detto...

Devolgo..?
Forse intendevi devolvo ma ti pareva pubblicità occulta?:)

Anonimo ha detto...

Scherzi? Io ogni volta mi devo arrovellare per aprire il nocciolo. Il seme nel seme della pescanoce è la meraviglia nascosta, togli la buccia marrone e mangi la mandorlina fresca, buonissima.

Artemisia ha detto...

Eh, bravo! Cosa promuovi?