Inodore di Santità
Le chiese riformate, generalmente, non prevedono l'istituzione della beatificazione, e quindi non ci sono santi tra i luterani, i calvinisti, gli avventisti (però potrei sbagliarmi, perchè sto inventando). Ed è un peccato, perchè sicuramente sarebbe da annoverare tra i santi il reverendo Avallon T. Lovistock. Costui è il fondatore della Chiesa del Diciassettesimo Giorno del Quarto Mese del Primo Anno del Terzo Millenno, detta anche Chiesa del 17 Aprile 2001, giorno della sua fondazione. Il reverendo Lovistock era uomo di saldi principi e ferrea volontà, come testimoniano tutti e undici i fedeli della Chiesa del 17/04/01, e sicuramente era un unto dal Signore, come testimoniano i suoi asciugamani pregni di olio d'oliva e alcune mirabili parabole ispirate a fatti veri accaduti durante la sua predicazione su questa terra.
Ad esempio, narrano le sacre scritture della Chiesa del 17/04/01 (devotamente trascritte su trecentottanta salviette da suora Maria Addolorata, metà delle quali però sono però andate perdute durante una cena parrocchiale) che un giorno il reverendo Lovistock riuscì ad impedire il suicidio di un uomo che voleva lanciarsi da un palazzo semplicemente accompagnandolo all'ascensore. Altri narrano (ma su questo le fonti sono discordanti) che il reverendo era sempre in grado di indovinare la fila più rapida alla cassa del supermercato, così come il suo semplice tocco fosse in grado di guarire dalla scabbia (ma forse era forfora). In una celebre adunanza di fedeli stupì tutti trasformando acqua il vino, ma poi non aveva abbastanza soldi per pagare il conto della cena, e la carta Visa gli era stata ritirata.
Ma probabilmente il suo miracolo più celebre è quello che lo vide protagonista in una missione in Zambia. In quel tempo doveva trasportare dei medicinali ad un lontano villaggio, ma a metà strada il camioncino su cui viaggiava si bloccò. Solo, in mezzo alla savana, decise comunque di continuare il viaggio a piedi, trasportando con sprezzo del pericolo quelle importanti medicine. Tuttavia il destino era in agguato sotto forma di leone, che, adocchiata quella che sembrava essere una facile preda, cominciò ad avvicinarglisi. Il reverendo capì subito la gravità della situazione, e si mise a correre alla disperata ricerca di una qualche salvezza. Fu un attimo: subito il leone si lanciò al suo inseguimento. Il reverendo vide davanti a sè un enorme baobab: se l'avesse raggiunto e fosse riuscito ad arrampicarvisi sopra forse si sarebbe potuto salvare, ma a pochi metri dalla salvezza inciampò in una radice e rovinò a terra. Il leone si avvicinava a grandi balzi, famelico. Il reverendo Lovinstock non aveva nessuna speranza, e cominciò a pregare così: "Signore, ti supplico, infondi un po' di carità cristiana in questa belva". Improvvisamente, come se avesse udito una voce, il leone si fermò, a pochi passi da lui, lo fissò a lungo negli occhi, quasi pensieroso, poi, incredibile a dirsi, si inginocchiò, chinò il capo, giunse le zampe anteriori e disse: "Signore, ti ringrazio per questo pasto che mi hai offerto..."
1 commento:
edificante....confermo appieno il mio verdetto...
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