Kvesta Svizera! - prima parte
Nonostante mi sia tornato il mal di denti da dente del giudizio che non vuole spuntare, cercherò di realizzare la titanica impresa di dare un'impressione generale su questa nazione a me così aliena.
Considerazioni random:
- in Svitz (parlo della Svitz tedesca) tutti si aspettano che nevichi da un momento all'altro. Nonostante questo e le costanti variabili altimetriche della nazione, gli svitz si spostano molto volentieri in bicicletta, a qualunque ora del giorno e con qualunque tempo, e soprattutto lasciano le bici incustodite senza lucchetto;
- c'è un grande rispetto per le bestie: ho visto attraversamenti equini (sono come quelli pedonali, ma per cavalli), scale a chiocciola per gatti (o per gnomi, non so), cuccie per cani con la copertina sopra per trattenere il calore contro i rigidi inverni;
- il gusto per le cose belle latita: nel paesino dove dormivamo era parcheggiata in bella vista sulla strada una Audi A3 nuova color Verde Primavera, e non era la cosa più imbarazzante che ho visto;
- in Svizzera non ci sono svizzeri: ogni volta che parlavamo con qualcuno saltava fuori che era italiano, o tedesco, o altro ancora, arrivato in Svizzera pochi anni fa, e non tornerebbe più a casa, anche se la Svitz è noiosa. Ma gli svizzeri, dove sono? Tutti dal Papa?
- i semafori (qui sono molto provinciale) mettono il giallo anche quando sta per arrivare il verde, immagino per suggerire agli automobilisti di ingranare la marcia in tempo e non perdere tempo;
- siccome non esistono i caselli autostradali, non ti accorgi di quando finisce l'autostrada e così ti ritrovi all'improvviso a passare da uno stradone a tre corsie a una strada che attraversa un borgo di montagna con le vecchine sull'uscio che guardano passare le macchine;
- la televisione svitz è noiosa come quella italiana, solo che loro film tipo Matrix Reloaded li mandano in onda nel tardo pomeriggio di sabato, e la domenica mattina c'è una cosa simile al Gioco delle Coppie (ma non c'è Predolin). Ma la ganzata è guardarsi I Griffin in tedesco, con Peter che parla come il cantante dei Rammstein con del cotone in bocca;
- non so com'è la cucina svizzera. La prima sera siamo andati ad una serata di gala (diciamo così) e il menù prevedeva pasta all'arrabbiata - so esotic. La seconda sera la padrona di casa ci offre un piatto tipico svitz, ma poi cambia idea e ci fa un tortino di spinaci. L'ultimo giorno ci fermiamo ad un autogrill e mi tocca mangiare tortellini al pomodoro. Che schifo;
- i franchi svizzeri sono dei lenzuoli enormi, coloratissimi e con sopra disegnati dei soggetti tipici, tipo facce di svitz famosi, banche, mucche e cioccolate celebri;
- da qualunque parte decidiate di prendere il tunnel del S.Gottardo (17 km) vi troverete davanti o un camion che porta sabbia, o un camion che porta roba putrefatta, o un camion che porta camion, o un'Ape. Nel tunnel è impossibile sorpassare;
- gli svitz sono molto gelosi della propria privacy. Infatti chiudono con un lucchetto i loro cassonetti dell'immondizia. Ciò è molto bello. Ma mi perplime;
- Al Fotomuseum Winterthur c'era un evento (che poi era il motivo per cui eravamo lì - non io, io ero lì per simpatia) che riguardava giovani fotografi di tutta Europa e anche di più. Tra questi c'era un gruppo di artisti concettuali-situazionisti-estemporanei-ubriachi che attaccava ovunque piccole foto di paesaggi. Gli svitz disapprovavano ma subivano in silenzio questo vandalismo;
- la Svizzera è un bel posto, se sei un sasso.
Ci sarà un seguito a questa mia disamina della Svitz? Non so, intanto diciamo che questa è la prima parte. Magari la seconda non c'è.