VolksWalter
Io una volta ho avuto un contatto ravvicinato con un importante esponente della classe politica (magari non tanto conosciuto però).
L'occasione era una di quelle belle marce per la pace/giustizia/equità sociale che si facevano quando c'era al governo Berlusconi, e sull'autobus per Roma io e Elle parliamo del governatore della Regione Toscana, bell'uomo, maturo ma giovanile, affidabile, ed ex-sindaco della Città Cupa. Il Claudio era stato uno dei principali promotori dell'European Social Forum (una volta racconto anche questa), sfidando l'opposizione di gran parte dei fiorentini, terrorizzati dai toni apocalittici della stampa ("a Firenze un nuovo G8!" "Arrivano i black blok!" poi c'erano i bambini in passeggino). E Elle mi fa "certo che tutte queste polemiche sono state ingiuste ed immeritate" "eh si" faccio io, e lei "troppa amarezza, credo che tutta questa vicenda lo abbia fatto un po' invecchiare" "eh già" rispondo io.
E ci rimugino...
Arrivati a Roma te lo vedo alla testa della delegazione regionale, presidente presidente, volevamo farle i complimenti per il Social Forum, di dove siete? della Città Cupa, mannaggia, pure qui vi trovo (sorride).
E riecco la vocina nella mia testa, il mio daimon personale: presto, digli qualcosa di simpatico, vedi com'è alla mano? fagli capire che lo stimi, digli che...
"Eh eh, è invecchiato, eh?"
NON QUELLO, IDIOTA!
E Claudio se ne va, sconsolato, alla testa del corteo, mentre i militanti gli dicono che non è poi così vecchio...
Flashback: 1996, aprile. L'Ulivo vince le elezioni, PDS primo partito, Prodi fa un governo snello e senza leader di partito, ma anche con dei tecnici non-politici molto competenti (Ciampi, Flick). L'alba sta sorgendo, sulla Nuova Sinistra, tutti ci riuniamo insieme e piantiamo un piccolo alberello di ulivo, con la speranza che cresca forte e faccia bene all'Italia.
Nella notte, D'Alema e Marini e Bertinotti vanno a fare la pipì sull'alberello.
Fast forward: 2007, giugno. Mentre il Prodi bis è un governo imbarazzante, abnorme, immobile, pieno di segretari di partito, col fiato corto e molto, ma molto somigliante a un governo del pentapartito, WV vuole diventare il nuovo leader della sinistra.
Ora, non entro nel merito del suo discorso, che ho apprezzato tantissimo e mi è piaciuto proprio per la sua chiarezza e pulizia; non parlo del fatto che la sua candidatura è venuta fuori perchè Fassino e D'Alema e Bersani vogliono bruciarlo con una rincorsa troppo lunga; non cito le rezioni scomposte della destra al coming-out di WV, frutto di un sano e incontrollato terrore (a Berlusconi piace Bertinotti, per dire).
Dirò invece che dopo quasi dieci anni sento cambiare l'aria, mentre ascoltavo il discorso mi sembrava che qualcuno avesse finalmente aperto le finestre, entra aria nuova, gli anni '90 non sono finiti, non sono diventati questa marcescente palude in cui ci troviamo. C'è bisogno di movimento, apriamo le porte, muoviamo la superficie dello stagno, areiamo il locale prima di soggirnarvi. Forse allora ci posso credere di nuovo, maledizione, a questa canzone popolare, ci si può alzare, andiamo alla festa dell'Unità, porca miseria, usciamo di casa, basta con Pippo Baudo, mi iscrivo al PD, datemi due adesivi del partito e li attacco in giro, sono euforico, non ci posso fare niente, adesso chiamo il Claudione e gli dico che non è invecchiato per niente, e che a me sembra un ragazzino.