A voi due, quando eravate bambini
Prima o poi dovrò farlo, il corso di primo livello per sommelier. Per l'intanto, mi limito a sbevazzare non noncuranza, attraverso le tre fasi della degustazione, analisi visiva, olfattiva, gusto-olfattiva...adesso per esempio sto facendo un circolo di studio sul vino, intervengono degli esperti dell'AIS, e ho scoperto cose che non sapevo, e sensazioni che non sapevo di sapere.
Il vino non è semplice succo d'uva, perchè nasce dall'uva e dal lavoro dell'uomo. Dopo la vendemmia le ciocche vengono lavorate, spremute, il mosto rovesciato in grandi contenitori e poi filtrato, addizionato di lieviti e messo anni a invecchiare, poi imbottigliato, affinato e venduto. Il vino è vivo, non è una semplice bevanda, nè un estratto. Basta un piccolo problema, un intoppo qualsiasi a rovinarlo, a trasformarlo in qualcosa di imbevibile. Dalla pianta al bicchiere, è un percorso simile a quello che fa un funambolo, basta un piccolo errore e cade, l'esecuzione è rovinata, il sapore distrutto.
E non sono solo errori umani, dipende anche dal tempo, dalle condizioni atmosferiche. Per esempio, molti disciplinari vietano categoricamente l'annaffiatura delle piante, che devono alimentarsi solo con acqua piovana. Non solo, ma annate di pioggia eccessiva rovinano il vino, la vite ha bisogno di poca, pochissima acqua, deve scavare la terra con le radici alla ricerca delle falde, più la pianta soffre (e la immagini la sofferenza, in quel fusto contorto e screpolato, sfibrato) e migliore è il vino. La vite soffre, non beve, cerca l'acqua che non ha, ma non rinuncia a produrre frutto, e il vino che nasce da questa fatica è eccezionale.
Che poi sembra quasi una metafora per chissà quale lezione di vita, tipo che la gioia arriva solo dopo il dolore, e la bellezza nasce nel pianto, o cose così, solo che è vero, il vino migliore nasce così.
Nel 1991 avevo quattordici anni. I miei amici, i miei vecchi amici, li ho conosciuti allora, quando eravamo leggeri e molto fragili, come piante sottili. Io non so se il tempo migliora le persone, boh, non so, so però che è molto sincero in questo, taglia via i rami infruttiferi, affinchè i tralci maggiori siano più forti e diano ciocche migliori. A volte piove e a volte no, quando piove molto puoi permetterti di rimanere in superficie, ma se piove poco (e prima o poi succede sempre) sei costretto a scegliere se far morire la pianta o spingere in profondità le radici, e far fatica.
Vanno curate le piante, i tralci devi legarli e le erbe infestanti le devi togliere, devi dare il rame, in inverno, e avere pazienza fino a primavera. Bisogna aver pazienza, e aver cura.
Domani due miei amici molto cari si sposano (l'uno con l'altra, of course) (si scrive così, of course?), e sono così tanto contento per loro che volevo scrivere un post celebrativo tutto pompato, ma mi è venuto fuori così, poco celebrativo ma piuttosto sincero, e se la Marta mi dice che non è vero che ci conosciamo da così tanto tempo lei ha torto, e io ho ragione.
Insomma, domani alzerò il bicchiere per voi, perchè è bello avere degli amici così, come il principe con la volpe, e tutto quello che saprò pensare, in quella confusione che mi germoglia in testa, è che di tutti questi anni, di tutti voi , amici miei, non mi rimane solo il colore del grano - o meglio, del vino.
5 commenti:
Ciao sono Fabio, presidente della Banca dei Favori. Scusa se prendo spazio nel tuo blog per una mia segnalazione, ma noi della Banca dei Favori abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, anzi sono i bambini di tutto il mondo ad avere bisogno di aiuto... Il 23 giugno sarà la giornata mondiale dell'orgoglio pedofilo...non ci sarebbe altro da aggiungere a questo orrore...firmiamo tutti l'appello per fermare questa oscenità e accendiamo una fiaccola per i piccolini a cui vengono distrutte le vite da parte dei nuovi orchi...ti ringrazio e mi scuso per l'intromissione. Saluti
Bé, che dire?
Auguri agli sposi e comlimenti a te per questo post, veramente bello (e lo dico sinceramente).
Ai tuoi amici non potrà che far piacere ^____^
Ciaoooo
La metafora usata da Gesù sulla vigna e il vignaiolo e così via allora è davvero profonda. Hai toccato più o meno tutti i concetti che già sapevo ma anche altri cui non avevo pensato come quello che rigurda le radici.
Compliments e auguri agli sposi!
(Ma loro non ce l'hanno un blog?)
Belle riflessioni, davvero.
Sarei curiosa di sentire anche quelle di oggi, con gli strascichi dei festeggiamenti ancora attivi... :-)
Bella la definizione dei quattordicenni "leggeri e molto fragili, come piante sottili"!
E poi il vino e' uno dei piaceri della vita...
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