venerdì, ottobre 27, 2006

1990-1996

Questa sera (per la precisione alle 20.45) mi incontrerò con altre quattordici persone, mie coetanee, di estrazione sociale, genere, colore della pelle e abitudini differenti, ma tutte caratterizzate dal fatto di aver passato cinque anni della propria vita insieme, nella stessa stanza. Dieci anni fa facevamo l'esame di maturità, stasera ci ritroviamo e andiamo a mangiarci una pizza insieme.
Molti mancano, qualcuno non può venire, qualcun'altro preferisce non partecipare, altri non sono riuscito nemmeno a ritrovarli.
L. non capisce perchè ho organizzato questa cosa, e se cerco di spiegarlo mi mancano le parole giuste. Per me è importante vedere cosa ero, e cosa sono diventato, e quegli anni così intensi (non riesco a trovare un'altra parola) che sono stati una tappa fondamentale della mia vita. Non che provi nostalgia (perchè dovrei? sto proprio bene ora), forse rimpianti, ma per altre cose di quei giorni. Quello che mi manca è...non lo so...a volte penso che mi piacerebbe rivivere la mia vita, ma non per cambiare niente, no, come spettatore, per chiarirmi dei dubbi che non si sono mai risolti, vedere se i miei ricordi sono corretti o se è vero, che il tempo migliora le cose.
Da lontano, i paesaggi sono tutti bellissimi.
E sono sicuro che il paesaggio rimarrà lontano, non mi avvicinerò per niente.
Stasera ci sarà sicuramente anche il nostro professore di letteratura, sono riuscito a convincerlo - non è stato difficile, è appena andato in pensione e mi ha detto che vuole vedere più gente possibile prima di morire (ah, humour nero). Sono contento che abbia accettato...
Ah, ecco, forse ho avuto un'idea. Forse questa cena servirà a farmi vedere meglio il ragazzetto magro nella foto, quello nella seconda fila a destra, con i calzini bianchi di spugna, i capelli mal lavati e la felpa gialla. Forse, non so, forse mi vedrà anche lui e gli potrò mandare un saluto. Ehi, sono io, mi vedi?
Non è nostalgia.
Chissà cos'è.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

BEH, VEDI CARDO,
...E Sì NON PIPPO, NON FILIPPO NO SCRITCH, IL RAGAZZO DELLA SECONDA FILA SI CHIAMA E SI CHIAMERà SEMPRPE CARDO, NON SO SE HAI AVUTO ANCHE TU LOE STESSE SENSAZIONI CHE HO AVUTO IO, MA...MI SONO SOFFERMATO SPESSO A GUARDARVI, A GUARDARMI...SEMBRAVA TUTTO COME UN TEMPO, GLI STESSI SGUARDI, GLI STESSI DISCORSI, GLI STESSI ODORI.
SI, OK LE DOMANDE DI RITO, CHE FAI, COME VA, PROGETTI,...MA ALLA FINE TUTTE QUESTE DOMANDE FACEVANO SOLO DA CORNICE IN UN QUADRO IN CUI TUTTO ERA GIà STATO RAFFIGURATO CON PENNELLATE AD OLIO MORBIDE, DOLCI, INGENUE.
NIENTE POTRà ESSERE AGGIUNTO A QUEI MOMENTI, NIENTE POTRà SCOLORIRE QUEI COLORI, E QUANDO TI STA PER SCENDERE UNA LACRIMA RICORDANDO COME ERAVAMO, BEH1 DIREI CHE è FANTASTICO.
MAIALA VELENA!

Heike ha detto...

Grazie, vecchio.