Bucolico workshop
Se c'è una cosa che mi piace è il bricolage. Sarà che mio babbo mi ha trasmesso la passione per costruire le cose con le mie proprie manine, fatto stà che io, ogni volta che entro in una mesticheria per comprare un chiodo esco dopo due ore con tre sacchetti di roba. Tanto per dirne una, io e L. stiamo facendo dei lavori pesanti di bricolage in una specie di garage, e abbiamo appena finito di ricostruire una finestra in legno. "Apperò" diranno i miei piccoli lettori "che bravi chessiete!". E no, piccoli lettori, abbiamo fatto davvero un bel lavoro, ma al costo di sei mesi di lavoro e dieci anni di vita (il mio fanciullo interiore è già nonno). L'impegno che ci aspetta adesso, sempre nella casetta nel bosco, è la costruzione di un'intelaiatura di legno per chiudere un buco quadrato in un muro (che dovrebbe essere una finestrella) con del plexigas (che gli altri si ostinano a chiamare plexiglass, chissà perchè). Ora, siccome sono un ganzo previdente, sono andato da Obi e mi sono comprato una scatola sagomata di plastica (ci volevo mettere un link, ma non riesco a capire come si chiami) che serve per tagliare il legno a 45° per fare gli angoli delle cornici. Che figata, eh?
Ma siccome sono un brodo, e non so fare le cose con precisione ma un po' così, simpaticamente a cazzo, alla fine ho produtto una specie di cornice che, unita insieme non formava (ovviamente) un rettangolo, quanto, piuttosto, una specie di...come un...tipo...
Non esiste un nome per quella figura geometrica.
Morale della storia: quando le cose non le sai, prima di farle, salle.
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