giovedì, novembre 30, 2006

Autoreferenzialità soggiacente

Cari amici amici e lontani (lo so, ho scritto due volte amici, ho sbagliato, e allora? che, voi non sbagliate mai?) volevo dire vicini e lontani, oggi il Blog Ottuso, per festeggiare i due mesi di vita parla del suo proprio ombelico, fulcro e motore del mondo.
L'ombelico è il punto in cui è arrivata per prima la vita sul nostro pianeta (ah che merafore ardite!) e dentro l'ombelico che c'è? Esatto, il batuffolo di lana o cotone o seta o acrilico, dipende da che maglietta della salute uno usa. E il batuffolo del Blog Ottuso si chiama (ci siamo) Google Analytics.
Questo potente strumento ci insegna due cose:
- dal 17 novembre, giorno dell'attivazione, il mio blog è stato visitato ben 95 volte (dai, quasi ci siamo!) metà delle quali, sospetto, da me;
- credete di essere invisibili su Internet, eh? e invece siete tutti spieti e controllati, cosa che vado a dimostrare nel post di oggi.
Praticamente G.A. mi dice che il 54,74% delle visite sono visite di ritorno, e pare che ben 7 (sette!) visitatori siano tornati fra le 9 e le 14 volte. Ma non c'avete niente da fare?
Novanta visite vengono dall'Italia, con 5 da Ruvo di Puglia (ciao Valeria!), una da Panzano (il macellaio del Tg5?), ben 35 da Roma (questa mi sfugge), 4 dall'hinterland milanese (o Gianlu o Mastrota), ecc ecc. Inoltre ce ne sono 1 dall'Austria, 1 dalla Thailandia (il fotografo gay di cui ho parlato a voce a qualcuno di voi), 1 dall'Argentina, 1 da Miami (ciao presidente!!) e 1 dal Giappone.
I miei ospiti restano poco e poi se ne vanno: ben 74 visite sono finite dopo neanche dieci secondi. E che cazzo, aspettate, sono un ragazzo simpatico...
Da quanto siete lì a leggere?
Sono passati dieci secondi? Ok, potete andare.
Riconosco il computer di Mkk, che è stato qui 11 volte (a meno che non sia l'unico a usare un Apple).
Ma la parte più bella sono le sorgenti, cioè il modo in cui i visitatori arrivano qui.
Ora, escludendo quei 52 arrivati sul Blog Ottuso solo scrivendo l'indirizzo (tutti amici miei), e quei 16 arrivati tramite link o attraverso Blospot, ce ne sono ben 26 che mi hanno trovato usando Google. Le parole chiave usate sono state (non ce la faccio a tenermelo per me):
- kasper hauser - 7 volte (cercavano il film)
- dylan mckay - 2 volte (grande, lo sapevo che funzionava)
- giorgio mastrota - 2 volte (due sole?)
- padre jorge radiodue - 1 volta (cosa?)
- ultimo libro di lino banfi - 1 volta (ecco qualcuno che dovrebbe farsi controllare. Tra l'altro costui era talmente preda del suo trip che è entrato nel blog, ha visto che non c'era Lino ed è uscito subito, immagino schiumante di rabbia)
- ricercati dall'fbi - 1 volta (che devo dire? grazie)
- (ecco la più bella) paola barale e il suo cane - 1 volta.
Amico, non so chi tu sia ma lasciatelo dire: sei un genio.

E poi, ecco in fondo che spunta una ricerca. Qualcuno, in Giappone, ha scritto urakidany su Google ed è finito qui. Vecchio, sei tu?
Aw, ecco come si buttano le giornate.

mercoledì, novembre 29, 2006

S.

Spero che Gipi non me ne voglia se ho copiato e incollato qui la copertina del suo ultimo lavoro, vuolando diversi articoli della legge che tutela il diritto d'autore. Guarda Gipi, se mi leggi (ah ah ma quando mai) mi scuso e a parziale risarcimento ci metto qui il link al tuo blog. Che a me piace pure il nome del tuo blog, Baci dalla Provincia...ma poi scusa, una cosa, lo so che anche tu sei un essere umano e alla fine, dopo ore e ore chino sul tavolo a fare disegnini per dei nerd sfigati e brufolosi (come me, che però sono un figo) alla fine ci si stanca e ogni tanto al bagno bisogna andarci, ma porca miseria, ci dovevi andare proprio quando sono arrivato al tuo tavolo a Lucca Comics? Che così non mi sono comprato il libro subito, ma solo dopo, a Prato, dal mio pusher, che me l'ha passato sottobanco dicendomi "attento è roba che scotta". Mannaggia se scotta.
Di solito i fumetti che compro me li leggo subito, a volte anche per strada uscendo dal negozio, finchè non ho letto tutto non trovo pace.
Questo invece no.
L'ho letto con calma, una settimana dopo l'acquisto, lo guardavo, lì accanto al letto, che mi intimoriva. Una storia di padri e figli, mannaggia, nientemeno. Troppo emotiva, temo, forse ridondante. Mi ricordo la prima volta che ho letto i fumetti di Gipi, a quel tempo leggevo il più bel giornale di satira mai scritto in Italia, Cuore, e non importa se metà delle cose non le capivo, erano stupende, tipo un titolone a tutta pagina BOSNIA DILANIATA: CON WOODY O CON MIA? e chi non la capisce o è troppo giovane o è troppo vecchio e affetto da demenza senile. Nelle pagine interne, strapiene di tutto, c'erano i disegnini di questo qui, questo Gipi, che sembrava disegnasse con uno spillo, le facce brutte e storte dei politici, ma no, più che altro della gente comune che conosceva lui, un mondo storto disegnato da qualcuno che ha lo sguardo storto...e poi lo ritrovo, anni dopo la chiusura della rivista, che vince premi su premi ad Angouleme (il festival del fumetto francese) e diventa famoso. Gipi l'ho visto qualche volta, è secco come uno secco, ha le orecchie a sventola ed è sempre nervoso, ma lo vedi che ne ha fatte. Ne ha fatte davvero, lo dice anche lui, non è stato sempre un disegnatore di fumetti.
E poi leggendo S. lo scopri com'è Gipi, come si vede, come si vede lui.
Mi accorgo che sono arrivato in fondo e non ho detto niente del romanzo. Che dire, se non che è bellissimo? Se non che mi ha commosso? Se non che è probabilmente il libro più bello che abbia letto in questo 2006? Che posso dire sul rapporto che c'è tra Gipi e S.?
Niente, ha già detto tutto lui. Grazie Gipi.
Se volete, lo presto volentieri, basta chiedere.

martedì, novembre 28, 2006

Cose che non c'entrano Niente - La Terza Serie

In esclusiva per voi la rubrica più amata del Blog Ottuso!

-l'animale più vecchio del mondo è una zanzara anofele, chiamata Ivana, che abita nella casa della famiglia Barzoni da più di trecento anni. Recentemente il sindaco del piccolo paesino della pianura padana in cui abita, Piodiloro, ha organizzato una grande festa per il suo compleanno. Alla domanda su quanti anni abbia veramente, Ivana ha risposto "non si chiede l'età a una signora" e ha subito punto lo sfacciato, che è morto di malaria poche ore dopo;
- nello stato americano dello Utah esiste una legge che vieta di portare in testa elmi da vichingo, pena una muta di dodici dollari. Da anni Olaf Stelmussohn conduce una crociata solitaria contro questa barbara e liberticida dispozione;
- la barzelletta più bella del mondo è conservata in una teca di cristallo all'interno della sala dei pittori fiamminghi nel British Museum di Londra;
- nel 1434 a Luton-on-Shire, Inghilterra, fu realizzato il primo lapis della storia. Al posto della grafite conteneva una bacchetta di cadonio, minerale ottimo per scrivere ma dall'odore nauseabondo, al punto che tredici scrivani della contea si suicidarono, stremati del fetore, prima che il consiglio cittadino decidesse di mettere al bando l'infausta invenzione;
- nel 1997 il derby di Ascot fu vinto dal celebre purosangue Nuvolone, che distanziò sul traguardo gli avversari di ben sei yarde. Purtroppo fu poi squalificato perchè il suo fantino, tale Ivan Posersky, era in realtà la regina Elisabetta;
- è impossibile ballare la macarena su una pista cosparsa di sale;
- la guerra dei tren'anni è durata in realtà sei mesi. Il resto del tempo è stato impiegato per disporre i carrarmatini e le bandierine sul tavolo del Risiko;
- da tremila litri di liquame industriale è possibile estrarre un solo bicchiere di acqua purissima, solo che poi nessuno vuole berla;
- non tutti sanno che Ringo Starr, il celebre batterista dei Beatles, una volta scioltosi il gruppo ebbe l'idea di formare una band con Bob Dylan, ma tutto andò a monte perchè non riusciva a trovare un gettone per telefonargli.

lunedì, novembre 27, 2006

La Persistenza nella Memoria

Ho aggiornato la colonna dei link, infilandoci anche il collegamento al blog di Waltall, un mio omologo sardo che fa recensioni molto accurate di film usciti e uscenti. Pertanto lo raccomando se non sapete decidervi o meno a noleggiare (o a scaricare illegalmente) il dvd di quel film sudcoreano del 2002 visto solo dal vostro vicino di casa sonnambulo.
E a proposito di cinema, mi viene un po' da pensare ad Amici Miei, ora che è morto anche il Perozzi (e temo che sia rimasto vivo, a questo punto, solo l'architetto Rambaldo Melandri), e ai film che ho visto da bambino, che spesso ne capivo solo la metà, ma poi me li guardavo avidamente, e come ero contento della possibilità di rivedere di nuovo Indiana Jones e il tempio maledetto, in quell'epoca in cui i videoregistratori ce li avevano solo pochi bambini fortunati, e noi lì curiosi, assetati di novità, ad aspettare la prima visione televisiva, e ci toccava per l'ennesima volta Chi trova un amico trova un tesoro, e mannaggia come eravamo contenti, e la mattina dopo, a scuola, era tutto un "l'hai visto ieri sera il film con baspensereterensil?".
Che poi quanto mi hanno segnato sul valore dell'amicizia Bud e Terence? Forse più di Lupin o Capitan Harlock, che il suo cuore bianco è. Bud con quelle mani che sembravano pale di mulini a vento, e Terence che si muoveva, no, volava più veloce del vento nei saloon, con addosso una canottiera bucata che per anni è stata parte del mio sogno: andare in giro senza meta, sdraito su un travois trascinato da un cavallo, con addosso una canottiera bucata. Terence, più veloce di Clint Eastwood.
E quando diventano fratelli, sancendo nel sangue (nella finzione però) un legame che era oramai saldo, indistruttibile, baddeterens, Trinità e Bambino, Slim e Todd, Bastiano e Antonio Coimbra de la Coronilla (y Azevedo).
E poi cresci, e ti accorgi che il fascino che emanavano con le loro avventure è qualcosa che viene da molto lontano, il ciccione e il magrolino sono un archetipo, e tutto discende da quei due in America, con la bombetta e l'accento assurdo, che viaggiano per strade polverose e sono sempre stati poveri in canna, sono dei poveri che fanno la parte dei poveri. Stan laurel era arrivato in America insieme a Chaplin, mentre Oliver Hardy era un grande ballerino, da giovane. E poi entrambi, quando sono diventati vecchi e il successo è lontano, sono di nuovo dei poveracci, niente più pubblico, niente, solo qualche proiezione in cinema di terza.
Io avevo un lenzuolo da bambino, la conservo ancora, con stampati sopra i fumetti del ciccione e del magrolino, Stanlio e Ollio, e non mi ricordo mai chi è Stanlio e chi Ollio, ma mi commuovono ancora, mi viene come un groppo in gola, tipo come con i pennarelli che non scrivono più, le sedie con le zampe rotte, i telefoni a gettoni, le foto dei nonni quando erano giovani...quel lenzuolo non l'ho mai buttato, e i film di Stanlio e Ollio li guardo ancora, e non so mai decidermi a separarmi da niente, per il potere che le cose hanno di commuovermi, a causa della loro caducità.

venerdì, novembre 24, 2006

Philippe Noiret 1930-2006



giovedì, novembre 23, 2006

Perchè Tutto Questo Dolore?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Gentile Hk,
pare che in questa nazione siano molti gli spiriti nobili che hanno deciso di fare qualcosa per gli altri, consapevoli di come il male vada combattuto con tutte le nostre forze. Persone che hanno deciso di dedicare la vita ad una buona causa, aiutare i più deboli, i bisognosi, coloro i quali soffrono sotto il giogo dell'oppressione, dell'ignoranza, della povertà o della solitudine. Insieme ad alcuni amici, abbiamo sentito di doverci unire a quegli eroi che hanno udito il suo richiamo, e abbiamo deciso di dare il nostro contributo al MoFeGiMa - Movimento per la felicità di Giorgio Mastrota (del quale ho avuto occasione di parlare precedentemente ndHK).

Quante lacrime ha versato Giorgio, e quante ancora dovrà versarne prima che la comunità internazionale si adoperi per porre fine al suo dolore? Povero, povero caro Giorgio, noi ti siamo vicini in questo momento, e per dimostrarlo abbiamo deciso di procedere immediatamente alla creazione della FoFoReSuSoGiMa (Fondazione Forza, Regaliamo Subito un Sorriso a Giorgio Mastrota), il cui incarico di presidente è stato accettato con gioia e subitaneo entusiasmo da Tenerorso, carismatico capo degli Orsetti del Cuore. Grazie, Tenerorso.
Notizie recenti parlano di un Giorgio senza più speranza, che vaga per i vicoli bui delle città recando seco un set di pentole in acciaio inox, una mountain bike con cambio Shimano a 18 velocità e un forno a microonde, il tutto in dodici comode rate. Ma la dignità di una persona, la sua anima, quella la si può comprare a rate?
No, non si può, e Giorgio, questo ce lo insegna tutti i giorni.
Un grande abbraccio.

Segretorso
Segretario del FoFoReSuGiMa

mercoledì, novembre 22, 2006

Paralipomeni in umido (finalmente un bel titolo)

Oggi mi occupo di attualità. Dalla prima pagina di Repubblica.it apprendo che in Thailandia sono stati liberati degli orangutang usati per incontri clandestini di boxe. Ora, a parte il fatto che sono animali straordinariamente miti e quindi il genio che ha inventato questo sport dovrebbe essere visitato da uno bravo, questa cosa mi riporta alla mente una storia di Topolino di tanti anni fa, con un canguro pugilatore che diventava campione di boxe e finiva per scontrarsi con un feroce gorilla addestrato (indovina un po') da Gambadilegno. Finiva che alla fine l'occhio nero ce l'aveva Paperino, se non ricordo male.
Intanto a Chicago è stata costruita una gigantesca palla di elastici che ha segnato un nuovo record, guadagnandosi il titolo di guinnness mondiale. La palla è stata costruita da Steve Milton che, per realizzarla, ha adoperato 175.000 elastici. Ora, sarà che io sono particolarmente ottuso, ma dopo che l'hai realizzata, che te ne fai? La metti in un cassetto? Voglio dire, ma questa gente non ha un lavoro?
E a proposito di lavoro, immagino che perderà il suo la guardia del corpo della figlia di Bush, che è stata borseggiata mentre il bodyguard si scaccolava. Un applauso al ladro, da oggi numero uno sulla lista dei maggiori ricercati dall'FBI.
Infine, pare che l'Osservatore Romano abbia accolto molto male la messa in onda, sulla Rai, di un film che parla di matrimoni omosessuali tra donne in Spagna. Leggo la notizia e penso: ammapeta, non credevo che la Rai fosse così avanti, aggiornata nelle tematiche sociale e pure progressista. Poi leggo che nel cast c'è Lino Banfi.
Ora, a me Lino Banfi fa ridere, mi sta simpatico. Mi piace quando si batte la mano sulla pelata e fa "maronnabenedetta!" o quando interpreta Oronzo Canà, o quel film in cui fa tredici al Totocalcio. Però, porca miseria, ma è possibile che sia Lino Banfi l'avanguardia della società italiana? Vent'anni fa era il prototipo dell'italiano brutto ed erotomane, celebre perchè in tutti i film appariva con i pantaloni calati e i boxer bene in vista, ed era pure fascista. Poi, tutto d'un tratto diventa il nonno ideale, e finisce che anche lui ci crede, si fa crescere i baffi come Stalin (o D'Alema) e fa campagne a favore dell'infanzia. OOOHH!! Ebbasta!! Che, ci dobbiamo far sorpassare a sinistra da Lino Banfi?
E a quando la rivalutazione di Massimo Ciavarro?

martedì, novembre 21, 2006

Qultura Alta

Ciao amici, mi chiamo Luke Perry e sono un attore. Forse vi ricorderete di me perchè interpretavo Dylan McKay nel telefilm Beverly Hills 90210, o per film quali ad esempio Vacanze di Natale '95, dove interpretavo l'attore che interpretava Dylan McKay di Beverly Hills 90210, o per il ruolo di Telespalla Luke Perry ne I Simpson.

Ma oggi non sono qui per parlarvi di me: infatti il mio buon amico HK mi ha chiesto di occuparmi della rubrica culturale di questo blog, che periodicamente si occuperà delle più importanti forme di espressione artistica. Oggi parleremo di libri, o meglio, di...
I libri che piacciono ma che nessuno compra.
Come avrete intuito, parleremo delle più importanti opere di letteratura del XX e XXI secolo, lavori passati inosservati o ai quali è stata dedicata meno attenzione di quanto avrebbero meritato.
Pino Pinusi, Tappi di damigiana del mondo, Ed.Ruperto. Pinusi ha impiegato dodici anni della sua vita per girare il mondo e scoprire i diversi modi di realizzare tappi in sughero per damigiane. Un compendio indispensabile.
Mario Lai, Avverbi di uso quotidiano, Larousse. Come usare gli avverbi? Quando è il caso di dire "rapidamente" e quando invece è meglio "celermente"? Una pubblicazione finanziata dal Ministero dell'Istruzione.
Jessica Supina, Sdraiata nuda sul letto ti aspetto e aspetto anche che mi fa avere un provino per il Grande Fratello, Mondadori. La nota cantant...no aspetta, la celebre attri...la famosa baller...soubret...presen...lei ci regala la sua indispensabile autobiografia, che, come si presume dal titolo, è dedicata a illustrare le difficoltà che una donna bella, intelligente ma del tutto incapace in qualsivoglia pratica artistica, incontra nel mondo dello spettacolo, e lascia intuire quale sia lo strumento efficace per ottenere i propri scopi.
Ivana Menfis, L'assassino è il maggiordomo, ed. Plattona. Un poliziesco che non vi lascerà dormire. Chi ha ucciso lord Blens? La cameriera, il cuoco o il maggiordomo? 300 pagine per arrivare alla soluzione che è scritta direttamente nel titolo.
prof. Alvaro Zanussi, Registro di classe, Curcio editore. Chi era assente il sette novembre? E che voto ha preso Panotti nell'interrogazione di storia? Ci sono state entrate alla seconda ora questa settimana? Il professor Zanussi ha annotato tutto sul registro, e ora lo pubblica. Bravo.
Lando Marini, Colle viniliche, ed. Puser. Non ve lo staccherete dalle mani.
Bruno Vespa, Il nuovo libro di Bruno Vespa, ed. Brunovespa. Bruno Vespa ci conduce a casa sua e ci obbliga a rimanere a cena, nonostante non si sia avvertito a casa e la mamma ha preparato il magro tonnato. Bruno ci fa sedere accanto a Fassino e a Platinette, e davanti abbiamo la Franzoni, e poi sta tutta la sera in piedi dietro di noi a controllare se mangiamo tutto, compreso il pollo lesso che ci fa schifo.
Dan Brown, La Sacra Bibbia, ed. Paoline. Dopo il Codice Da Vinci Brown, consapevole che qualunque cosa avrebbe scritto sarebbe stato un fallimento, decide di puntare alto e riscrivere tutta la Bibbia rivelando l'incredibile verità: in realtà il libro dei libri non è altro che un manuale di Dungeons&Dragons. In allegato un set di dadi per cominciare subito a giocare.
Giorgio Faletti, Io uccido remix, ed. Mondadori. La raccolta dei libri di Faletti, remixata da Albertino di Radio Deejay.
Paola Barale, La critica della ragion pura di Kant, ed. Trash. Paola ci spiega il capolavoro di Kant, ma saltando tutte quelle parti noiose sulla filosofia.
Ciao a tutti e, mi raccomando, leggete.
Luke.

lunedì, novembre 20, 2006

Fuori_Sito

Cospargendomi il capo di cenere per non aver postato qualsivogliachè venerdi scorso, indosso il cilicio e procedo a martirizzarmi con una buona dose di nerbate. Dopodichè, riacquistate padronanza e umiltà, procedo oltre e vado a illustrare le ultime novità.
Sabato scorso c'è stata l'inaugurazione della mostra fotografica alla quale mi pregio di partecipare, che abbiamo chiamato OUT_site nella speranza di fare un giochino di parole simpatico, un camouflage (come si scrive?) per mascherare la scarsa dimestichezza del mezzo di alcuni di noi (uno di noi) (io), in modo da far capire che in fondo siamo tutti un po' fuori luogo nel mondo dell'espressione artistica (mannaggia come scrivo bene). La mostra è andata bene e il Comune si è dimostrato ospite impeccabile, approntando a tempo di record (nel senso che ci ha messo un'esagerazione di tempo) una stanza sporca, male illuminata, ingombra di tubi, con le pareti luride e pure puzzolente. E' stato offerto anche un delizioso rinfresco comprendente tre ciotoline di noccioline, un cartone di succo d'arancia e mezza bottiglia di spumante già aperta e svaporata.
Alè, roviniamoci.
La mostra però mi piace, le nostre foto alla fine sono belle, e poco importa se la gente guarda le mie e dice "mah", a me piacciono, e come faccio a spiegare a parole qualcosa che è assolutamente preverbale e emotivo. Non so, provo a dire cosa significano quelle foto, ma finisce che mi scontro con scetticismo, e si vede che mentre spiego passo per un montato che pensa di cagare oro e invece è comunissima cacca. ma tantè, io la faccio così.
Qualche commento:
- Ma come sono malinconiche le tue foto...
- I colori però sono belli.
- Perchè hai fatto questa foto?
- Campo nomadi, cimitero, discarica...c'hai qualche problema, eh?
- Ma qui volevi mettere a fuoco la corteccia dell'albero?
- Ma qui hai messo il dito davanti all'obiettivo?
- Ma qui hai sbagliato?
Quelle di Elle invece sono davvero, ma davvero belle.
Nonostante la bassa risoluzione.
Altro spunto di riflessione: oggi alle 17,50 va in onda su RaiDue la prima puntata della serie animata di Ratman. Invito tutti alla visione, sperando che si tratti di qualcosa che somigli vagamente a quella meraviglia del fumetto (che tutti i sani di mente dovrebbero leggere).
Poi varrebbe la pena parlare del fatto che tutto ciò che è fumetto o animazione è per principio roba per bambini, e così finisce che i Simpson e i Griffin vanno in onda in fascia protetta, ad orari in cui vengono visti da un pubblico assolutamente impreparato, ma lasciamo stare, e guardiamo cosa succede (io più tardi, perchè a quell'ora lavoro, però me lo faccio registrare).
Argh, avrei da parlare anche delle visite che Il Blog Ottuso ha inaspettatamente ricevuto, ma lo faccio un'altra volta, che ora devo andare a incentivare il PIL.
Cordiali saluti.

giovedì, novembre 16, 2006

Ma dove andremo a finire?

Su Repubblica.it è stato pubblicato il sondaggio periodico sullo stato di gradimento del governo, che, a questo punto, comincia ad assumere contorni imbarazzanti. Per l'intanto, direi che sono rimasto inorridito dall'apprendere che tra i partiti con minor seguito in termini di apprezzamento risultano esserci Comunisti Italiani, Lega Nord, Radicali, Udeur e, ultimo, lo Sdi. Ma come? Veramente gli italiani sono così incoscienti? Come non possono apprezzare la verve sbarazzina di Boselli, Maroni, Capezzone, o il fascino succulento del guardasigilli Mastella?
Che poi, Mastella, parliamone.
Mastella, porca miseria, Mastella!
Uno che ha come motto "e a me niente?". Uno che quando gli chiedono un opinione si vede benissimo che pensa a quanto è morbido il suo culo e come bene si adatta alle poltrone. Uno che se gli chiedi l'ora poi la rivuole indietro. E uno così lo fai ministro della Giustizia? Sarebbe come mettere Calderoli ministro delle Riforme! No, aspetta...
Ma quello che veramente mi fa morire è Pecoraro Scanio. Ma io mi chiedo, ma è possibile avere un'opinione su TUTTO? Non so, sarò io che sono particolarmente ottuso, ma ci sono cose riguardo alle quali non so cosa dire, tipo: ti piacciono di più le formiche rosse o quelle nere? Mah, così su due piedi...ecco, Pecoraro Scanio lo sa. Lui preferisce quelle rosse (o quelle nere). Solo che non ti spiega il motivo, perchè non lo sa. E' fatto così, le opinioni gli vengono.
Un'altro e poi basta: Casini. Dio mio, sembra uno che non ci crede che la gente lo sta a sentire davvero. Secondo me nelle interviste ogni tanto si ferma e chiede se la telecamera è accesa.
Okay, ora basta davvero. Chiudo questo post dedicato all'attualità con una chicca: lo strumento che i redattori di Libero usano per comporre i loro articoli.
Tanta fortuna.

mercoledì, novembre 15, 2006

Io non ho paura

Quando eravamo ragazzini, io e i miei amici avevamo una passione veramente grande per il paranormale. Forse era l'idea di penetrare il mistero, o la possibilità di vivere avventure al di fuori dell'immaginazione, ma ci capitava spesso di pensare cosa avremmo fatto se ci fossimo trovati in una situazione tipo quelle di Ai Confini della Realtà. E non solo, bastava pochissimo per dare fuoco alle polveri e cominciare a immaginarsi misteri nascosti ovunque, che a noi X-Files e Martin Mystere ci facevano una pippa.
Cose che mi vengono in mente a caso:
- una sera che io, Nello e Gabo abbiamo visto una luce in cielo e abbiamo gridato "UFO UFO" (Gabo la mattina dopo telefonò al centro ufologico per la segnalazione);
- una notte, mentre dormivo (avrò avuto tredicianni) fui svegliato da un urlo, e rimasi paralizzato dal terrore, non riuscivo a capire se me l'ero sognato o no, e passai tutta la notte con gli occhi spalancati (e non me l'ero sognato, l'avevo sentito davvero);
- una volta che Urakidany trovò nel cassetto del suo comodino una busta con dentro delle biglie di vetro nero, e nessuno ce le aveva messe, e non ne ha mai saputo l'origine;
- una sera d'estate che guardavo la televisione, ero solo in casa, e sento un rumore alle mie spalle, c'è qualcuno dietro di me, un'altro rumore, mi volto e non c'è nessuno, ma sono sicuro, qualcuno prima c'era;
- quella volta che volevamo fare uno scherzo telefonico, ma sbagliammo numero, e dall'altra parte non ci fu niente, nessun "pronto", sono qualche secondo di silenzio e poi la voce di qualcuno che piangeva.
E poi le storie di Kasper Hauser, dei lupi mannari, le scomparse misteriose, l'autocombustione umana, i delitti senza colpevole, l'enigma della Mary Celeste, Atlantide, le fotografie dei fantasmi (ce n'era una che ha ancora il potere di inquietarmi, anche se so che è falsa, ma è tanto forte il potere di quegli anni, che ancora funziona. La foto è qui)
Cosa è cambiato da allora? Ai fantasmi non ci credo più, agli Ufo nemmeno, chissà, magari davvero crescendo si perde la capacità di farsi stupire dallo straordinario perchè inconsciamente lo rifuggiamo, e la magia, me ne sto convincendo, non ama farsi trovare da chi non la cerca.

martedì, novembre 14, 2006

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lunedì, novembre 13, 2006

Altre cose che non c'entrano niente

A grande richiesta (non è vero) ritorna la rubrica che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione!
- il più grande graffito murale del mondo è stato realizzato da padre Jorge Almundia nel 2002 sulla parete ovest del Monte de la Arana, in Messico. Ha una superficie di 1.326 mq e rappresenta una monumentale collisione tra comete sullo sfondo del cielo notturno. L'anziano sacerdote (che ha infatti 92 anni) ha dichiarato di averlo realizzato con un carboncino mentre aspettava l'arrivo della corriera.
- il serpente zebrato delle Antille ha la particolare caratteristica di mordere chiunque lo sfidi a una partita di scacchi.
- nel 1913 la General Motors lanciò un nuovo modello di automobile a due posti, la Nusbara, con una particolare caratteristica: invece del motore veniva venduta con una dotazione di sei schiavi di colore, già attaccati all'albero motore. Il progetto fu però un fallimento a causa degli alti costi di manutenzione degli schiavi e della mancanza della retromarcia.
- il calligrafo giapponese Ysoshi Nasawara è riuscito a scrivere l'intero primo canto della Divina Commedia di Dante Alighieri su un singolo chicco di riso di sette chili.
- l'uomo più sfortunato del mondo è Tomas Ruban di Palleloosa, Iowa.
- la principale industria della Danimarca è la produzione di tappi in legno per evidenziatori, realizzati a mano da esperti artigiani e venduti a carissimo prezzo.
- uno studio commissionato dall'Unione Europea e durato tredici anni, che ha visto coinvolte le principali università del continente e un vasto numero di ricercatori, nonchè i ministeri della sanità e le agenzie statistiche dei diversi paesi membri ha permesso di stabilire senza ombra di dubbio che il posto più pericoloso è il letto. Infatti vi muore la maggior parte della gente. Inoltre pare che Dio ci abbia creato con un mento solo perchè non poteva fare altrimenti.

venerdì, novembre 10, 2006

Le Torture degli Altri


Visto che oggi sembrava una bella giornata di sole ho preso il mio triste panino e mi sono andato a sedere su una panchina lungo il fiume, proprio di fronte alla pista ciclabile.
Uccellini che cantano, leggera brezza, sole sulla schiena...dal vicino asilo arrivano le voci dei bambini che giocano in cortile, il panino non è tutto sommato malvagio (me lo sono preparato da solo, come i veri uomini), ho una bottiglia d'acqua e un'ora di tempo per rilassarmi.
Poi però passa di fronte a me una signora di mezz'età con la tuta da ginnastica di polietilene, la fascia di spugna nei capelli e le scarpette bianche. Corre.
Mah, la inseguirà qualcuno.
Dall'altra parte arrivano due uomini in fuseaux (in fuseaux?!) che corrono, e mentre corrono parlano (o meglio, ci provano) di una riunione. Poi ecco che arrivano tre ragazze, una con le vene del collo gonfie che sembrano cavi d'ancoraggio, e la faccia rossa, e un signore con il cane che gli cammina accanto mentre lui è in evidente debito d'ossigeno. Poi cinque ragazzi con le magliette da corsa tutte uguali, altre due ragazze che corrono come l'orso Yogi, una coppia con lei ultra sportiva, in formissima e lui con la pancetta e la tutta dell'Adidas che cerca di farle capire che non è poi così fuori forma come sembra...
Io finisco il panino, butto le briciole in terra (per gli uccelli) e la carta nel cesto (sono attento). Poi mi alzo e vado a prendermi un caffè al bar. Peccato che non fumi, altrimenti mi accendevo pure la sigaretta.

giovedì, novembre 09, 2006

L'odio (nel senso che lo odio)

Ieri, mentre andavo a prendere Elle per poi andare a stampare le foto per la mostra che poi vi dirò (a proposito, sono venute molto bene), ascoltavo su RadioDue il mio programma preferito (uno dei), e cioè Caterpillar, e nonostante sia un programma che di solito mi rilassa, mi fa ridere e mi rende una persona più amabile, ieri mi ha fatto montare dentro una grande rabbia. Ecco la cronaca dei fatti: il duo Cirri-Solibello stava intervistando tale Giuseppe Curzi, segretario nazionale del (mentre lo scrivo fatico a crederci) Partito Cattolici Popolari - Viva la Gente che, come si vede qui, ha pure un sito web - ma tanto ormai c'è l'ha anche il cane - senza offesa per i cani. Ora, a parte il fatto che hanno preso il nome del partito da una canzone del Gen Rosso, a parte il fatto che hanno preso come presidente Sergio de Gregorio (quello scappato dal partito di Di Pietro, con la pelle del viso tanto unta che secondo me prima di intervistarlo gli rovesciano in faccia chili di cerone e poi la truccatrice se ne va via piangendo), a parte il fatto che quando gli chiedevano la posizione di questo nuovo partito (del quale, tra l'altro sentivo l'urgente necessità) lui diceva che non è nè con la destra nè con la sinistra ma deciderà volta volta in relazione al programma. Apparte tutte queste cose che basterebbe la metà a farmi arrabbiare con questo lumacone democristiano scappato da sotto chissà quale sasso verso la ribalta nazionale, il vero motivo che mi ha fatto arrabbiare è il seguente (copio dal loro sito):
"occorre attuare una riforma del sistema fiscale italiano che consenta ad ogni cittadino (...) di detrarre tutto quello che lo stesso spende (affitto, acqua, luce, telefono, benzina, assicurazione, bollo, spesa di tutti i giorni, caffè al bar, vestiti, libri, acquisto della casa, dell’auto, ecc. ecc. ecc. cioè proprio tutto) e pagare le tasse sul reddito che effettivamente rimane in più delle esigenze effettive di vita del cittadino".
Io non mi intendo di astrofisica, quindi non ne parlo.
Non mi intendo di chimica organica, quindi sto zitto.
Non so nulla di letteratura coreana, nè di poesia somala, nè di teatro curdo, quindi taccio.
E allora perchè non fa lo stesso anche questa gente che apre la bocca e gli dà aria?
Mi spiego in breve: se lo stato mi dà la possibilità di detrarre dalle tasse tutte le mie spese, io sarò incentivato a spendere, perchè significa pagare meno tasse e allo stesso tempo avere più roba. Questo significa che quello che mi rimane in tasca alla fine del mese sarà meno di quanto mi resta adesso adesso (che già è poco, ma lasciamo stare), quindi i miei risparmi bancari saranno minori, e il mio conto corrente più basso. Se tutti ci comportiamo così la conseguenza sarà che le banche avranno molta, ma molta meno liquidità di cui disporre, e quindi si ridurranno i prestiti che potranno fare alle imprese. Io pago meno tasse, ma le imprese falliscono perchè le banche non possono fare prestiti a nessuno. Risultato finale: declino dell'impresa, fame e miseria per tutti e cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza san Pietro. Che non sarebbe neanche male.
Bene, io ho finito con questo delirio, tornate pure alle vostre occupazioni.

mercoledì, novembre 08, 2006

Credici anche tu!

Da alcuni anni sto dedicando gran parte del mio tempo libero alla salvaguardia dell'integrità morale e al recupero psicologico di uno dei simboli più importanti della mia generazione: Giorgio Mastrota.
Giorgio è stato per molti di noi un modello, un punto di riferimento, un obiettivo a cui puntare per poter dire, almeno una volta "sono un uomo arrivato". Ma le traversie della vita e, soprattutto, il mondo dei materassi (le cui crudeltà tutti conosciamo) hanno ferito quest'uomo, trasformandolo da esempio per le giovani generazioni in una tremante caricatura d'uomo. Si, perchè forse alcuni di noi non lo sanno, ma Giorgio passa le notti a piangere, seduto sul bordo della vasca da bagno, mentre la ragazza di turno, ignara di tutto questo dolore, dorme e russa su quel materasso che per Giorgio rappresenta sia lo strumento di sopravvivenza, sia la peggiore delle torture.
Perchè Giorgio deve soffrire?
Dove sono finiti i giorni felici?
Perchè non è possibile avere un daiquiri decente a Santo Domingo?
E' per questo che ho deciso di creare, insieme a molte altre persone, un movimento popolare il cui obiettivo è quello di recuperare Giorgio alla vita, fargli capire la bellezza dei prati verdi e delle giornate ventose, aiutarlo ad uscire da questa tremenda afflizione.
Unisciti a noi, unisciti al Mo.Fe.Gi.Ma (Movimento per la Felicità di Giorgio Mastrota), aiutaci a salvare questo monumento della nostra storia patria.
Perchè ricorda: anche se può non sembrare, Giorgio non è felice.

martedì, novembre 07, 2006

Pessuno è Nerfetto

Alcune anticipazioni dai prossimi episodi:
- HK scopre nello sgabuzzino dell'ufficio un varco temporale che lo conduce nello stesso ufficio ma alcuni secondi nel futuro;
- dalla macchinetta del caffè comincia ad uscire un liquido misterioso dal colore e dalla consistenza e dall'odore del tutto simili al caffè;
- un oggetto metallico nell'angolo della stanza comincia a produrre, senza ragione apparente, del calore, giusto all'approssimarsi dell'inverno;
- il telefono di HK squilla, HK risponde e...dall'altra parte c'è Fluffy, l'uomo che non sa raccontare le barzellette!!!;
- Elle si prende il raffreddore, ma guarisce appena in tempo per l'arrivo dell'influenza;
- l'amica palermitana di HK vince lo scudetto e inizia un tour della penisola per deridere i tifosi delle altre squadre, tour che termina ai cancelli di Arcore;
- i tre nipoti di HK cominciano a pianificare la conquista del mondo.

E ne abbiamo in serbo altre di bellissime!!

lunedì, novembre 06, 2006

Post lungo (ma necessario)

Ieri pomeriggio sono stato a Lucca. E allora? diranno i miei piccoli lettori. Allora, come alcuni sanno (ma la stragrande maggioranza delle persone sane di mente no, quindi provvedo subito a dare una breve ma illuminante chiarificazione del motivo che mi ha spinto a Lucca) (ora che ci penso, potrebbe essere una chiarificazione meno che illuminante? Non rischio di essere ridondante?) (sicuramente c'è chi mi accusa di esserlo, ma è importante sottolineare che una chiarificazione fatta a capocchia potrebbe essere non illuminante, no? Piuttosto direi oscura, o forse nebulosa) (alla fine avevo ragione) (il problema di fondo è che metto troppi argomenti in mezzo, aprotroppe parentesi, così che alla fine non ricordo neanche dove ero rimasto), dove ero rimasto?
Ah si, dicevo che sono andato a Lucca, e dato che molti non sanno cosa è successo a Lucca in questi giorni, provvedo subito a una illuminante chiarificazione (no, non ricomincio). Come si vede qui, ha avuto luogo la fiera del fumetto più importante d'Italia, con editori, autori, stand delle fumetterie, mostra-mercato, gara dei cosplayer (dopo lo spiego), mostre di tavole originali, il tutto nella stupenda cornice di una meravigliosa città d'arte, con l'attiva partecipazione della cittadinanza e delle istituzioni (yawn).
Io a Lucca ci sono andato la prima volta a (credo) 15 anni, e da allora ci sono tornato piuttosto spesso, con un intervallo di cinque-sei anni durante i quali me ne sono tenuto ben lontano. Poi, ho preso come validante scusa quella di un nipote in età scolare da svezzare ai fumetti ed eccomi qui di nuovo. Non ho mai comprato niente a Lucca, mi limitavo a girare per gli stand, guardavo le file chilometriche di questuanti in coda per un disegnino di Milazzo, Casini, Freghieri o qualche altro forzato di casa Bonelli, curiosavo tra le vetrine che esponevano mercanzia proibita (nel senso di troppo cara). Una volta mi sono messo in fila per comprare un fumetto autoprodotto da un tizio basso e con gli occhiali, un fumetto mai letto nè mai visto, che non mi convinceva neanche. Dopo dieci minuti abbandono la fila senza immaginare che Ortolani e Rat-man poi diventano parte della mia vita (che vita triste).
A Lucca la cosa più bella sono i cosplayer (ora ci siamo). C'è un mondo sotterraneo che non conosci, popolato da creature mostruose e repellenti, che detestano la luce del giorno e si nutrono di sostanze disgustose, che non stanno all'aria aperta, che puzzano e hanno un'igiene personale quantomeno discutibile. Sono i NERDS! Le fiere del fumetto sono i luoghi in cui ritrovano la loro dimensione, finalmente sono in mezzo a loro simili (anche io sono come loro, solo che mi lavo e cerco di assumere una dieta equilibrata) (inoltre sono figo).
I cosplayer sono dei nerd che esaltano la loro nerdaggine travestendosi da cose o persone che ammirano, ma che se li incontrassero si limiterebbero a spintonarli dicendo "e levati". Ho visto gente vestita da Darth Fener, da Capitan Harlock, da Lamù, da Gatsu, da Jack Sparrow, da cavalieri Jedi, da guerrieri e da eroi, e anche uno vestito da Cannavaro (ma perchè nessuno mai si veste come un personaggio sfigato, che so, Charlie Brown). I costumi sono in gener impressionanti (nel senso di belli), ma la presenza scenica latita alquanto quando si tratta di salire sul palco e mostrare il costume.
Il nerd si esalta, ma la nerdaggine non perdona: per quanto tu ti vesta di pelle e faccia il figo, i brufoli tradiscono la tua vera natura.
Postilla: non ho ancora detto cosa penso della fiera di quest'anno. Per la prima volta da più di dieci anni, io a Lucca Comics mi sono divertito, e soprattutto, ho fatto acquisti. Si, so che non frega a nessuno, ma ho comprato ben tre (3) fumetti: Una Storia a Fumetti di Alessandro Baronciani (autografata); Ford Ravenstock (vincitore del Lucca contest 2005); l'ultimo volume di Mounsier Jean, brossurato invece che cartonato, mah. E stavo anche per comprarmi il quarto (per la cronaca Città di Vetro, con potenziale autografo di Mazzucchelli, visto che era lì davanti a me) ma poi non bastavano i soldi per tornare.
Che bella Lucca.

venerdì, novembre 03, 2006

Il Declino dell'Occidente

La più importante scoperta scientifica del XX secolo è stata seza ombra di dubio quella del correttore ortofragico. Secoli e secoli di incontrastata ingorazna hanno stati cancellati dal subitaneo avvento di quello che a tutti gli affetti si puà considerare il salvatore della stabilità embotiva e mensale dei lettori medii. Immaginiamo in fatti il fastiddio che puo creare un testo scritto senza correzzioni, scritto magari di ggeto e non ricontrollato senza neanzhe la giusta punteggiatura sarebbe teribile doversi troare a leggere un teso simile perchè la notra mente è abituaa a corigere auto maticamente gli errori che vede sarebbe una tragedia? magari anche con, anche elegante se uno o due diffle come se avere
Buon'aserata a tutthi.

Stanchezza mor(t)ale

Dont want to work away
Doin just what they all say
Work hard boy and youll find
One day youll have a job like mine
cause I know for sure
Nobody should be that poor
To say yes or sink low
Because you happen to say so, say so, you say so
I dont want to work away
Doing just what they all say
Work hard boy and youll find
One day youll have a job like mine, job like mine, a job like mine
Be wise, look ahead
Use your eyes he said
Be straight, think right
But I might die tonight!

Cat Stevens - But I Might Die Tonight (1970)

Si, lo so, copiare è il modo più veloce per fare un post. D'altra parte, chi sono io per pretendere di scrivere qualcosa al posto di Cat Stevens?

giovedì, novembre 02, 2006

Il Ritorno del Dottore!!


E con due giorni di ritardo, ecco il post che volevo.
Che Fine ha Fatto il Dottore? - il nuovo capitolo del fumetto che, grazie a Photoshop, si è arricchito anche del technicolor. Due pagine già fatte, in fase di preparazione il resto.
Coming Soon.