Autoreferenzialità soggiacente
Cari amici amici e lontani (lo so, ho scritto due volte amici, ho sbagliato, e allora? che, voi non sbagliate mai?) volevo dire vicini e lontani, oggi il Blog Ottuso, per festeggiare i due mesi di vita parla del suo proprio ombelico, fulcro e motore del mondo.
L'ombelico è il punto in cui è arrivata per prima la vita sul nostro pianeta (ah che merafore ardite!) e dentro l'ombelico che c'è? Esatto, il batuffolo di lana o cotone o seta o acrilico, dipende da che maglietta della salute uno usa. E il batuffolo del Blog Ottuso si chiama (ci siamo) Google Analytics.
Questo potente strumento ci insegna due cose:
- dal 17 novembre, giorno dell'attivazione, il mio blog è stato visitato ben 95 volte (dai, quasi ci siamo!) metà delle quali, sospetto, da me;
- credete di essere invisibili su Internet, eh? e invece siete tutti spieti e controllati, cosa che vado a dimostrare nel post di oggi.
Praticamente G.A. mi dice che il 54,74% delle visite sono visite di ritorno, e pare che ben 7 (sette!) visitatori siano tornati fra le 9 e le 14 volte. Ma non c'avete niente da fare?
Novanta visite vengono dall'Italia, con 5 da Ruvo di Puglia (ciao Valeria!), una da Panzano (il macellaio del Tg5?), ben 35 da Roma (questa mi sfugge), 4 dall'hinterland milanese (o Gianlu o Mastrota), ecc ecc. Inoltre ce ne sono 1 dall'Austria, 1 dalla Thailandia (il fotografo gay di cui ho parlato a voce a qualcuno di voi), 1 dall'Argentina, 1 da Miami (ciao presidente!!) e 1 dal Giappone.
I miei ospiti restano poco e poi se ne vanno: ben 74 visite sono finite dopo neanche dieci secondi. E che cazzo, aspettate, sono un ragazzo simpatico...
Da quanto siete lì a leggere?
Sono passati dieci secondi? Ok, potete andare.
Riconosco il computer di Mkk, che è stato qui 11 volte (a meno che non sia l'unico a usare un Apple).
Ma la parte più bella sono le sorgenti, cioè il modo in cui i visitatori arrivano qui.
Ora, escludendo quei 52 arrivati sul Blog Ottuso solo scrivendo l'indirizzo (tutti amici miei), e quei 16 arrivati tramite link o attraverso Blospot, ce ne sono ben 26 che mi hanno trovato usando Google. Le parole chiave usate sono state (non ce la faccio a tenermelo per me):
- kasper hauser - 7 volte (cercavano il film)
- dylan mckay - 2 volte (grande, lo sapevo che funzionava)
- giorgio mastrota - 2 volte (due sole?)
- padre jorge radiodue - 1 volta (cosa?)
- ultimo libro di lino banfi - 1 volta (ecco qualcuno che dovrebbe farsi controllare. Tra l'altro costui era talmente preda del suo trip che è entrato nel blog, ha visto che non c'era Lino ed è uscito subito, immagino schiumante di rabbia)
- ricercati dall'fbi - 1 volta (che devo dire? grazie)
- (ecco la più bella) paola barale e il suo cane - 1 volta.
Amico, non so chi tu sia ma lasciatelo dire: sei un genio.
E poi, ecco in fondo che spunta una ricerca. Qualcuno, in Giappone, ha scritto urakidany su Google ed è finito qui. Vecchio, sei tu?
Aw, ecco come si buttano le giornate.