giovedì, novembre 09, 2006

L'odio (nel senso che lo odio)

Ieri, mentre andavo a prendere Elle per poi andare a stampare le foto per la mostra che poi vi dirò (a proposito, sono venute molto bene), ascoltavo su RadioDue il mio programma preferito (uno dei), e cioè Caterpillar, e nonostante sia un programma che di solito mi rilassa, mi fa ridere e mi rende una persona più amabile, ieri mi ha fatto montare dentro una grande rabbia. Ecco la cronaca dei fatti: il duo Cirri-Solibello stava intervistando tale Giuseppe Curzi, segretario nazionale del (mentre lo scrivo fatico a crederci) Partito Cattolici Popolari - Viva la Gente che, come si vede qui, ha pure un sito web - ma tanto ormai c'è l'ha anche il cane - senza offesa per i cani. Ora, a parte il fatto che hanno preso il nome del partito da una canzone del Gen Rosso, a parte il fatto che hanno preso come presidente Sergio de Gregorio (quello scappato dal partito di Di Pietro, con la pelle del viso tanto unta che secondo me prima di intervistarlo gli rovesciano in faccia chili di cerone e poi la truccatrice se ne va via piangendo), a parte il fatto che quando gli chiedevano la posizione di questo nuovo partito (del quale, tra l'altro sentivo l'urgente necessità) lui diceva che non è nè con la destra nè con la sinistra ma deciderà volta volta in relazione al programma. Apparte tutte queste cose che basterebbe la metà a farmi arrabbiare con questo lumacone democristiano scappato da sotto chissà quale sasso verso la ribalta nazionale, il vero motivo che mi ha fatto arrabbiare è il seguente (copio dal loro sito):
"occorre attuare una riforma del sistema fiscale italiano che consenta ad ogni cittadino (...) di detrarre tutto quello che lo stesso spende (affitto, acqua, luce, telefono, benzina, assicurazione, bollo, spesa di tutti i giorni, caffè al bar, vestiti, libri, acquisto della casa, dell’auto, ecc. ecc. ecc. cioè proprio tutto) e pagare le tasse sul reddito che effettivamente rimane in più delle esigenze effettive di vita del cittadino".
Io non mi intendo di astrofisica, quindi non ne parlo.
Non mi intendo di chimica organica, quindi sto zitto.
Non so nulla di letteratura coreana, nè di poesia somala, nè di teatro curdo, quindi taccio.
E allora perchè non fa lo stesso anche questa gente che apre la bocca e gli dà aria?
Mi spiego in breve: se lo stato mi dà la possibilità di detrarre dalle tasse tutte le mie spese, io sarò incentivato a spendere, perchè significa pagare meno tasse e allo stesso tempo avere più roba. Questo significa che quello che mi rimane in tasca alla fine del mese sarà meno di quanto mi resta adesso adesso (che già è poco, ma lasciamo stare), quindi i miei risparmi bancari saranno minori, e il mio conto corrente più basso. Se tutti ci comportiamo così la conseguenza sarà che le banche avranno molta, ma molta meno liquidità di cui disporre, e quindi si ridurranno i prestiti che potranno fare alle imprese. Io pago meno tasse, ma le imprese falliscono perchè le banche non possono fare prestiti a nessuno. Risultato finale: declino dell'impresa, fame e miseria per tutti e cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza san Pietro. Che non sarebbe neanche male.
Bene, io ho finito con questo delirio, tornate pure alle vostre occupazioni.

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