lunedì, novembre 27, 2006

La Persistenza nella Memoria

Ho aggiornato la colonna dei link, infilandoci anche il collegamento al blog di Waltall, un mio omologo sardo che fa recensioni molto accurate di film usciti e uscenti. Pertanto lo raccomando se non sapete decidervi o meno a noleggiare (o a scaricare illegalmente) il dvd di quel film sudcoreano del 2002 visto solo dal vostro vicino di casa sonnambulo.
E a proposito di cinema, mi viene un po' da pensare ad Amici Miei, ora che è morto anche il Perozzi (e temo che sia rimasto vivo, a questo punto, solo l'architetto Rambaldo Melandri), e ai film che ho visto da bambino, che spesso ne capivo solo la metà, ma poi me li guardavo avidamente, e come ero contento della possibilità di rivedere di nuovo Indiana Jones e il tempio maledetto, in quell'epoca in cui i videoregistratori ce li avevano solo pochi bambini fortunati, e noi lì curiosi, assetati di novità, ad aspettare la prima visione televisiva, e ci toccava per l'ennesima volta Chi trova un amico trova un tesoro, e mannaggia come eravamo contenti, e la mattina dopo, a scuola, era tutto un "l'hai visto ieri sera il film con baspensereterensil?".
Che poi quanto mi hanno segnato sul valore dell'amicizia Bud e Terence? Forse più di Lupin o Capitan Harlock, che il suo cuore bianco è. Bud con quelle mani che sembravano pale di mulini a vento, e Terence che si muoveva, no, volava più veloce del vento nei saloon, con addosso una canottiera bucata che per anni è stata parte del mio sogno: andare in giro senza meta, sdraito su un travois trascinato da un cavallo, con addosso una canottiera bucata. Terence, più veloce di Clint Eastwood.
E quando diventano fratelli, sancendo nel sangue (nella finzione però) un legame che era oramai saldo, indistruttibile, baddeterens, Trinità e Bambino, Slim e Todd, Bastiano e Antonio Coimbra de la Coronilla (y Azevedo).
E poi cresci, e ti accorgi che il fascino che emanavano con le loro avventure è qualcosa che viene da molto lontano, il ciccione e il magrolino sono un archetipo, e tutto discende da quei due in America, con la bombetta e l'accento assurdo, che viaggiano per strade polverose e sono sempre stati poveri in canna, sono dei poveri che fanno la parte dei poveri. Stan laurel era arrivato in America insieme a Chaplin, mentre Oliver Hardy era un grande ballerino, da giovane. E poi entrambi, quando sono diventati vecchi e il successo è lontano, sono di nuovo dei poveracci, niente più pubblico, niente, solo qualche proiezione in cinema di terza.
Io avevo un lenzuolo da bambino, la conservo ancora, con stampati sopra i fumetti del ciccione e del magrolino, Stanlio e Ollio, e non mi ricordo mai chi è Stanlio e chi Ollio, ma mi commuovono ancora, mi viene come un groppo in gola, tipo come con i pennarelli che non scrivono più, le sedie con le zampe rotte, i telefoni a gettoni, le foto dei nonni quando erano giovani...quel lenzuolo non l'ho mai buttato, e i film di Stanlio e Ollio li guardo ancora, e non so mai decidermi a separarmi da niente, per il potere che le cose hanno di commuovermi, a causa della loro caducità.

1 commento:

Weltall ha detto...

Innanzi tutto voglio ringraziarti per aver inserito il mio blog nei tuoi link e per il modo in cui lo hai raccomandato...l'ho trovato veramente appropriato ^_______________^

Naturalmente anche io ho inserito Il blog Ottuso nella lista dei link, visto che è uno dei pochi che leggo veramente con piacere. Il motivo è semplice: mi riconosco nelle cose che scrivi. Era già capitato con il post "Io non ho paura" e ora con questo. Mi ricordo perfettamente l'eccitazione con cui mi recavo a scuola la mattina dopo aver visto quel film tanto atteso: nel mio caso si trattava di film come Goonies, Ghostbusters, La Storia Infinita. E anche per me è impossibile separarmi da quelle cose che sono un filo diretto con un particolare momento della mia vita, con un ricordo...liberarsene, sarebbe come cancellare una parte della propria memoria.