giovedì, febbraio 15, 2007

Qultura alta

Accipicchia amici, ma quanto vi ho mancato, eh? Scommetto che avevate tutti lo spavento che ero morto, non è così? E invece non lo sono, sono sempre io, il vostro amatissimo Luke Perry, redattore della rubrica più frizzante del Blog Ottuso. Ah, ma quanto sono ganzo. Sono veramente un ganzo. Non sembra anche a voi che sono un ganzo? Ma pensate un po', oggi parliamo di cinema, o, per meglio dire, dei...cinematografi!!
- Vacanze nella stanza dei bottoni, di Carlo Vanzina con Massimo Boldi, Nastassja Kinski e Ernest Borgnine. A causa di uno scambio di persona un notaio milanese in vacanza in America diventa presidente degli Stati Uniti. La sua prima decisione è quella di varare una legge che consente di alzare le sottane alle professoresse, ma la sua amministrazione viene coinvolta in uno scandalo di tangenti. Il presidente apre gli occhi e capisce di essere manovrato da potenti ed oscure lobbies, e si dimette, ma prima fa lanciare sulla sede dei suoi nemici la potente Bomba Scoreggia.
- In the Mouth of Incredible Darkness, di un regista inutile con Bruce Willis, Ben Affleck e qualche bella figliola, prodotto da Jerry Bruckheimer. Una gigantesca minaccia di indescrivibile potenza rischia di estinguere la vita sulla terra, ma quale sia questa minaccia non ci interessa, nè la verosimiglianza di ciò che accade. Esplosioni, missili, scoppi, fiamme, fuoco e attori che recitano solo ed esclusivamente gridando.
- Il Buco della Serratura, di Tinto Brass, con donne inconsapevoli. Questa volta il vecchio maiale ha fatto un film guardando dalle serrature delle porte, sperando di vedere giovani prosperose che si spogliano. Tre ore di film per vedere una casalinga che stira camicie.
- Jackpot! di Martin Scorsese con Robert de Niro e Julia Roberts. Lui è un ladro, lei una cameriera che lavora nel ristorante a fianco della banca. Vi ho già detto tutto, non succede altro, a che pro andare a vederlo? Tanto questi film americani sono tutti uguali. Dai, rimanete a casa a fatevi una partita a Scarabeo. Che è poi quello che avrebbero dovuto fare regista e attori.
- Film in costume ambientato a Roma nel '700 che tanto non guarderà nessuno ma fatto da noi ggente de cinema, di Lina Wertmuller con Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Alessandro Gassman, Harvey Keitel e tanta gente che non mi ricordo ma in qualche modo si deve campare, no?
- Actualworld, di Gabriele Salvatores con Claudio Bisio. Un regista ex-sessantottino di successo che lavora per un miliardario di destra padrone del paese ha una crisi di coscienza, ma poi scopre di avere tanti amici, tutti ex-sessantottini di successo che lavorano per un miliardario di destra padrone del paese, e si tranquillizza.
- Lo stridore del gesso sulla lavagna, di Josif Karavan. Sette minuti con la camera fissa che inquadra il tentativo di un uomo di scrivere su una lavagna tenendo il gesso in un orecchio. Solo sette minuti, ma vi sembreranno molti di più. L'ultimo lavoro del grande maestro lituano dei cortometraggi.
- Tamaso Ma Jyotirgamaya, di Apu Nasapetimapetilon con Apu Nasapetimapetilon e Ira Manish. A Nuova Delhi un giovane ciccione con la faccia da scemo crede di essere tanto affascinante da far cadere ai suoi piedi qualunque donna, senza rendersi conto che, se questo succede, è solo perchè la sceneggiatura del film è sua, la regia anche, ed è amico del produttore. Il remake indiano di Fuochi d'Artificio di Leonardo Pieraccioni.
- El Hombre Manifesto, di Pedro Almodovar. Un uomo che in realtà è una donna travestita conosce una giovane contadina ingenua che in realtà è un anziano trafficante di armi che ha un figlio sposato con una ragazza di Barcellona che in realtà è di Madrid, ma che aspetta un figlio dal sindaco di Siviglia che in realtà è un architetto disoccupato sposato con una donna con i baffi che in realtà sono solo peli superflui.
- Romeo e Giulietta, di Pupi Avati con Flavia Vento e Raul Bova. Dopo dieci minuti di visione spererete di diventare sordi. E ciechi.
Buona visione amici!
Luke

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