Da grandi poteri...
Possiamo chiamarla sindrome da accumulazione, ma sembrerebbe una patologia da Medicina Ottusa (che torna mercoledi), mentre invece è un fenomeno comune e diffuso, tutti ce l'hanno, tranne i santi, credo. Quando qualcosa ti piace, non ti basta mai, difficilmente ti sazia, ne vuoi ancora, è così che si accrescono le collezioni, cominci perchè un vecchio zio ti regala una moneta da mezza lira del ventennio, e dopo qualche tempo passi le domeniche pomeriggio in giro per mercatini dell'usato a cercare franchi napoleonici o che ne so. Un ragazzo che conoscevo faceva la collezione di lattine - tipo quelle della Coca - aveva le pareti di camera sua completamente ricoperte di lattine doverosamente impilate. Una mia amica colleziona bustine di zucchero e - l'ho scoperto da poco - francobolli. Ognuno ha la sua passione, moderata o smodata alla sua maniera, ed è bravo se non ne diventa schiavo. Spesso, ad un certo momento, subentra la fase di rifiuto: se la superi, rimani schiavo per sempre, se invece la accetti, allora devi trovare il modo di disfarti di quella montagna di roba che non vuoi più.
Anni fa uscivo con una ragazza che aveva un fratello più grande. Costui aveva vissuto la fase del collezionista di fumetti, l'aveva superata e aveva deciso di nascondere le prove di questa sordida e morbosa passione in cantina. Ma aspettate un attimo, prima di continuare dobbiamo fare un passo indetro.
Quando facevo le medie, andavo spesso a casa del mio amico Urakidany. Aveva una casa fantastica, piena di robe, e io entravo in camera sua in punta di piedi, timoroso tra tutte quelle meraviglie. Se erano stati mio fratello e Dylan Dog a farmi entrare nel tunnel del fumetto, fu il mio amico a dare una forma a questa passione. Collezionava di tutto: Dylan Dog, Nathan Never, Demonhunter (Demonhunter!!), Lazarus Ledd, manga tipo Ken Shiro e Video Girl AI, ma soprattutto comprava i comics americani della Star Comics, L'Uomo Ragno in testa. Era l'epoca della tremenda saga del clone, Urakidany me ne parlava estasiato, delle battaglie con Hobgoblin, di Guerre Segrete, e dell'arrivo di Venom. Erano gli anni di Todd McFarlane e Jim Lee, della Image e di Spawn - Diommio, che schifo di fumetti. Ma i superpoteri...quelli si che erano roba.
Poi Uraki smise di comprare l'uomo Ragno, la Star Comics smise di pubblicare i fumetti americani, io e il mio vecchio amico d'infanzia smettemmo di vederci. Chissà se c'era un rapporto tra queste cose?
Poi, dicevo, anni dopo trovai in quella cantina scatoloni pieni di fumetti - quei fumetti! quelli della Star!! quelli dell'Uomo Ragno!! e non solo Uomo Ragno, ma anche gli F4 di Byrne, il Devil di Miller, Hulk di David, i Vendicatori, Il Punitore...quella robaccia mi fu regalata quasi con sollievo, e quella robaccia è ancora a casa mia, ben impilata sugli scaffali, nonostante il modo abrupto con cui io e la ragazza di cui sopra smettemmo di vederci (è tutto uno smettere).
Adesso li leggo ancora i fumetti della Marvel, ma pochi, e strani, tipo Ultimates o Ultimate Spider-man. Non sono mai riuscito a ricominciare a leggere le storie dell'Uomo Ragno, troppa continuity, troppe vicende che non conosco più. E' come incontrare qualcuno con cui eri tanto amico tanti anni fa, alle medie, quando si leggevano insieme i fumetti e si commentavano, e adesso invece non sapete più che dirvi, troppe cose mi sono successe, Peter Parker, non posso raccontartele tutte.