Avanti c'è posto
Nel 1987 apparve nelle librerie di New York un volume destinato a suscitare nell'opinione pubblica un'enorme indifferenza. Si trattava del risultato di anni e anni (sei settimane) di studi di un allora sconosciuto ricercatore dello stato dell'Indiana, il professore John Howard Bonassuggy.
L'anziano docente insegnava Metodologia dei Comportamenti Complessi in Sistemi Stabili presso la prestigiosa Mynywsghtr University di Mynywsghtr, Indiana, dal 1965, ed era celebre presso i suoi studenti per il fatto che non conosceva la sua materia d'insegnamento, quindi le lezioni e gli esami erano quantomeno bizzarri.
Ma ci interessa forse la biografia di questo genio incompreso?
No, e allora basta.
Nel suo libro, l'esimio professore illustrava la sua Teoria sulla Catena Alimentare del Genere Umano. Partendo dai risultati di un accurato studio sul campo, e ispirato da un messaggio divino che credeva di aver letto su una fetta abbrustolita di pane in cassetta, aveva teorizzato l'esistenza di una catena alimentare sociale invero complessa.
Secondo una prima formulazione di tale teoria, in cima alla catena, voraci divoratori di creature più miti, si troverebbero nell'ordine: professori universitari, assessori alla mobilità di comuni con più di 50.000 abitanti, imprenditori edili, generali di corpo d'armata, ingegneri civili, zombie cannibali e Licio Gelli; subito sotto, proprietari di bordelli, grassatori, estorsori, strozzini, assicuratori e camorristi; a un livello intermedio vivono creature più miti ma comunque pericolose, quali collezionisti di francobolli, fantini, nani, presentatori di trasmissioni che vanno in onda su televisioni locali, Paola Barale, il suo cane, notai e maschere di teatro; sul fondo troviamo creature deboli ed inermi quali metronotte, guardiani dello zoo, le signore che custodiscono i bagni degli autogrill, ex-tossici, ex-detenuti, e, ultimi tra gli ultimi, i laureati in scienze della comunicazione.
Pochi mesi prima di morire, ucciso da una pallottola vagante sparata durante un regolamento di conti tra bagnini, il professore pubblicò un quaderno che mostrava una parziale correzione di rotta: la teoria di cui sopra, in vago odor di razzismo e nazionalsocialismo, fu sostituita da un'altra, indubbiamente più pregna di fiducia del futuro e nella democrazia, che esaltava le virtù del sistema politico americano, anche se sosteneva che doveva essere abbattuto perchè oramai marcio fino al midollo, e proponeva di sostituirlo con una oligarchia illuminata guidata dalla vera elite del paese, un Comitato Centrale composto dai rappresentanti degli idraulici, dei carrozzieri e dei sommelier.
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