martedì, marzo 27, 2007

Medicina Ottusa - ADHD

Con colpevole ma consapevole ritardo di una settimana rispetto a Davide (ma stavo male, sono giustificato), ecco la nuova puntata di Medicina Ottusa. Poi domani si torna alla consueta e imbarazzante e pressappochista programmazione che mi è propria. Ne approfitto per dare un sentito grazie ai miei collaboratori (grazie Davide, grazie Adzo).
Ciauz

DESCLAIMER Qui si parla di medicina e di argomenti anche alla larga collegati con questa. I fatti e ogni cosa riportata sono solo LA MIA PERSONALE OPINIONE, per quello che vale. Non sono ancora un medico (mi manca ancora un esame alla laurea) quindi NON VOGLIO e NON POSSO in nessun caso sostituirmi al vostro medico di fiducia che, dopo avervi visitato ed ascoltato, è l'unico a poter proporvi una diagnosi e con essa una cura. Gli argomenti qui riportati a scanso di ogni equivoco, hanno solo la finalità di condividere opionioni, ragionamenti e pensieri personali che possono anche non essere giusti o rispondenti al vero.

I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?
Simone Cristicchi

Cari 4 lettori
benvenuti al secondo numero di "medicina ottusa" in questo numero vi volevo parlare di ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) e di Metilfenidato & Co.
Parlando di queste cose si possono, secondo me, seguire 2 strade... una che è quella di riempire la pagina di psicofarmacologia, di richiami di biochimica e così via discorrendo... la seconda è quella di fare alcune considerazioni dettate, secondo me, dal buonsenso su malattie mentali o presunte tali e terapia.
Discutendo di questo argomento non si può non "urtare" contro i sentimenti di qualcuno... in quanto, in assoluta buonafede, c'è chi sostiene tutto ed il contrario di tutto su questa -chiamiamola- presunta "condizione patologica" portando studi a favore e contro.
Per evitare di addentrarmi in cose troppo pesanti scelgo una via di mezzo... Per informarvi sull'aspetto più tecnico vi propongo dei link, secondo me, validi.
http://it.wikipedia.org/wiki/ADHD (ITA)
http://www.nimh.nih.gov/publicat/adhd.cfm (ENG)
http://www.adhd.com/index.jsp (ENG)
http://www.aifa.it/home.htm (ITA)

Nei link trovate posizioni differenti a riguardo.... compresa quella di chi vende i farmaci per l'ADHD. Qual'è quella giusta?

Qui entra in ballo la seconda parte del discorso ovvero le considerazioni fatte a buonsenso e, principe, il primo post della rubrica... Ricordate?
Avevamo parlato di "progetto terapeutico"... Per quanto riguarda i bambini questo concetto assume una delicatezza ed una intensità che probabilmente non arriva ad avere in altri esseri in quanto i bambini in primis sono indifesi, in secondo luogo perchè sono come uno specchio che riflette senza filtri la società che li circonda...
Le considerazioni che si possono fare sulle "malattie mentali" sono una infinità... ma tutte partono da un punto fermo... cosa è normale e cosa no? Cioè chi dice che quello che facciamo tutti i giorni è o meno normale?
La verità, secondo mè, è che la normalità è un concetto puramente statistico, al punto che se tutti fanno una cosa, allora quella diventa normale... e di questo nel corso dei secoli o, ancora degli anni ne ha risentito il concetto di malattia mentale... Come vi sentite, anzi come ci sentiamo quando passiamo ore della nostra vita in coda... magari per andare su un posto di lavoro che ci fa schifo... o non ci da gioia? E' normale? Lo fanno tanti... tantissimi... non ho mai sentito nessuno chiedersi se è normale...
Secondo me questa considerazione è meno banale di quanto sembra... chi dice che un bambino o un adulto che si comportano in un certo modo sono o meno "normali"? Qui si va a cozzare con un passato non troppo remoto in cui alcune predisposizioni dell'anima era considerate patologiche... alcuni esempi? L'isterismo... si chiama così perchè si pensava venisse dall'utero si sono scritte dotte disquisizioni e volumi interi sull'argomento... che oggi fanno sorridere... Oppure l'omosessualità considerata una malattia mentale dal DSM fino a pochi anni fà... finchè ci si è resi conto che il 10-15 % (5-6 cento milioni di persone) della popolazione mondiale non può essere malato... altrimenti si raccoglierebbero soldi per l'omosessualità invece che per la malaria...

Cosa c'entra questo con l'ADHD?

La mia opinione, per quello che vale, è che sia più facile relegare ciò che non capiamo, ciò che è diverso come una "malattia" per la quale "somministrare una cura" piuttosto che capire l'ndividualità di ogni essere umano di fronte alla vita... sia esso un adulto o un bambino.... è successo prima con l'epilessia... pensavano fossero indemoniati... poi con altre ed altre ancora... e succederà di nuovo perchè osservando le persone se ne troverà sempre un gruppo più o meno esiguo che non si "comporta" che non vive come le altre..
Io conosco uno che mangia la pastasciutta a colazione... magari ce ne sono anche altri... E' una persona normale? Dipende dal condimento della pasta? Per esempio: con le sarde è grave, ma con un pomodoro leggero... allora passi...?
Dov'è il limite tra il patologico e il normale?
Senz'altro quando la persona fa soffrire o fa del male a se stessa e a chi gli sta vicino... ma come e in che misura? E come la società è coinvolta in questo "fare del male"... perchè l'abbiamo detto prima... i bambini sono lo specchio, senza filtri e senza ipocrisie della società che li circonda... dove vivono... Sono malati quelli che trombano e mettono il filmetto col telefonino su youtube o è la società, la famiglia -il nucleo base della società- ad avere qualcosa che non va più?
La risposta?
IO NON ho risposte...troppo comodo... la verità è che ognuno deve tentare di trovare la sua, vagliate le falsità di ognuno -comprese le mie-...
Fermo restando che alcuni farmaci, ne sono sicuro, migliorano in qualche misura alcuni disturbi mentali, personalmente non credo che dare il metilfenidato (una anfetamina) a dei bambini sia un gesto d'amore. Dal punto di vista formale viene da chiedersi come mai dare una anfetamina ad un bambino iperattivo.. visto che le anfetamine sono stimolanti-eccitanti...
E le cose curiose sarebbero molte altre... per esempio perchè il SATIVEX (estratto idroalcolico di cannabis sativa) deve essere prescritto usando il ricettario per gli oppioidi e il metilfenidato (una anfetamina) che più pericolosa invece no... ma qui allunghiamo troppo la zuppa...
Concludo con questa mia modesta esperienza assolutamente "non scientifica"... ho aiutato una persona che abita negli USA a "disintossicarsi" dal metilfenidato... oltre alle considerazioni mediche che vi risparmio mi è rimasta impressa questa frase che mi ha detto "quando lo prendevo non ridevo più"...
Davide http://davidevaccarin.blogspot.com/

Nessun commento: