giovedì, luglio 19, 2007

Le cime irraggiungibili

Cara lettrice, distinto lettore, è con vivo compiacimento che anche oggi vi ritrovo qui, attenti, curiosi, desiderosi di apprendere sempre nuove conoscenze (con la i o senza? boh). Voi, con quelle manine protese a invocar sapienza, "dicci di più, dicci di più", così teneri nel vostro miserio sguazzare nell'ignoranza, così fragili, nella vostra mancanza di consapevolezza (lo sapete che fate schifo, eh? lo sapete? no che non lo sapete, ma non vi preoccupate, ci penso io a farvelo sapere).
Voi, miei lettori, fedeli eppur pretenziosi, del tipo "veniamo a leggere, però facci ridere".
No cari ignorantoni analfabeti di ritorno, oggi non vi farò ridere, vi farò prendere consapevolezza della vostra pochezza in confronto ai gramdi della storia, Socrate, Kant, Godel, Francesco e Rosa Gianetta Alberoni, ma soprattutto me (non ME quello che c'ha un blog, me io).
Ebbene si, dopo un gravissimo incidente che ha visto coinvolti la mensola in pietra dura del bagno e la mia testa mentre davo il cencio in terra, sono addivenuto ad una illuminante epifania, che mi ha aperto gli occhi sul mio reale ruolo nel mondo e il mio certo nonchè illuminato destino: non più il clown di quartiere, il pagliaccio non-divertente, il buffone di corte che fa morire dal ridere sè stesso (ebbasta). Da oggi (da ieri l'altro, quando ho picchiato il capo) mi sono risvegliato come profeta delle genti, e ho capito che il mio compito è quello di educarvi all'uso consapevole della grammatica italiana! (e del filo interdentale, che tutti lì a dire che è importante, utile, prevenzione dentale ecc, ma ci fosse uno che lo usa, porca miseria, che a me poi mi si sfibra tutto e mi restano i filini tra i denti, sarà mica perchè lo compro al Penny?).
Ad esempio. Quante volte, durante una festa di gala al pazzo del governatore, siete rimasti in dubbio su quale tempo verbale utilizzare per fare riferimento ad un evento accaduto nel remoto passato ma le cui conseguenze sono avvertibili ancora oggi (anf)?
Oppure. Quante volte, mentre state chiedendo la mano della vostra fidanzata al di lei arcigno genitore, vi siete chiesti quale fosse il participio passato del verbo "indurre"?
O anche. Quante volte, mentre state per licenziare un'operaia all'ottavo mese di gravidanza, siete stati colti dal timore di sbagliare la giusta coniugazione del futuro anteriore?
O infine. Quante volte, mentre state per attaccare l'assolo del vostro pezzo più celebre nel finale di un concerto davanti a 20.000 persone, non siete più stati in grado di ricordare il numero esatto delle preposizioni semplici?
Proprio per questo ho deciso di venire incontro alle vostre ridotte capacità mentali e scrivere un post.
Cominciamo con una richiesta d'aiuto appena ricevuta:
Ciao sommo, cioè, io c'ho questo coso, no, un problema, che non mi riesce capire come si dice quando, hai presente fai uno sbaglio, no e allora dici ah e quella cosa, no, che se prima lo sapevo allora poi non lo facevo lo sbaglio, cioè, hai capito, no? Fuffo79
Certo caro amico, ho capito a cosa ti riferisci.
Per venirti incontro e metterti a tuo agio, ti elenco di seguito alcuni esempi di errata coniugazione dei tempi nella frase a cui ti riferisci nella tua ingenua comunicazione:
- se lo sapevo, lo facevo;
- se lo avevo saputo, lo facevo;
- se lo avrebbi saputo, lo facevo;
- se lo sapevolo, lo facevo;
- se lo saprebbi, lo facevo;
- se lo saiei, lo facevo;
- se lo seppii, lo facevo;
- se lo sassi, lo facevo;
- se lo avessi sasso, lo facevo.
Ed eccoti la giusta coniugazione:
- se lo avessi saputo, lo facevo.
Che la mia sapiente conoscienza vi aiuti, o sventurati!
Nell'immagine: io dopo la botta in testa.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

...magari, meglio...se lo avessi saputo, l'avrei fatto...eheheh...continua, comunque, ripassare i verbi fa bene a tutti...

Artemisia ha detto...

Per prima cosa sono orgogliosa di te che dai il cencio in terra.
Secondo, io il filo lo uso ma non mi riesce di convincere lo zuccone 14enne ad usarlo, porca miseria!
Terzo, simpatico Mika (pensa che io ero convinta dal nome che fosse una donna, pero' non ci sono andata tanto lontana visti, anzi sentiti, gli acuti che lancia). Ottimo l'Italia Wave a parte le zanzare elefante. Ma la nebbia che si vede alzarsi e' polvere o fumo?

madmac ha detto...

ehehe, forse serve un'altra botta nel cranio :D

Anonimo ha detto...

Se l'avessi saputo, l'avrei fatto...


=_=

Heike ha detto...

minchia, ma io voglio dire, ma tutti questi (2) anonimi senza il minimo senso dell'umorismo che vengono qui e mi vogliono correggere sull'uso del condizionale, cioè, santa pazienza, ma che volete? che poi io su certe cose mi impermalosisco come...come...come uno permaloso.
@ artemisia: ah, ci sei andata allora! ti è piaciuto? com'è stato? e il figlio che dice?
@ madmac: sei una certezza.

Heike ha detto...

argh, che rabbia! allora, evidentemente il mio humour è troppo avanti. Il senso della battuta (odio spiegare le battute) sta proprio nel fatto che, mentre spiego il corretto uso del congiuntivo, sbaglio quello del condizionale! E' chiaro? E' una battuta, è umorismo! RIDETE CAZZO!

Heike ha detto...

odio quando le mie battute non vengono capite...

Heike ha detto...

oggi sono più verboso del solito...

madmac ha detto...

se lo avessero saputo, ridevano

Artemisia ha detto...

Si' ci e' piaciuto a parte le zanzare elefante, il gelato sciolto e la nube di polvere o fumo che aleggiava. Pero' bello vedere tanti giovani!