Non sei tu che scegli il tuo superpotere, è il tuo superpotere che sceglie te*.
Magari ideologicamente no, e neppure dal punto di vista strettamente sanitario (sarà l'aria condizionata, ma a me dopo mezz'ora che ci sono dentro viene mal di testa) però i centri commerciali mi piacciono da impazzire.
Poi non ci vado, perchè sono strapini di persone, e questo è il motivo per cui il sabato pomeriggio i ragazzetti ci vanno a fare le vasche, per vedere i coetanei passeggiare - ai miei tempi (eh, ai miei tempi!) si facevano nel centro storico, le vasche, ma solo perchè i CC non esistevano.
A me invece, ora che sono maturo e responsabile e non mi piace la folla perchè temo l'antrace e gli attacchi terroristici e soprattutto il puzzo d'ascella, questi non-luoghi mi fanno senso, li odio con tutte le mie forze, ma mi piacciono anche (secondo Carl Gustav Paul Young la contraddizione è insita nell'animo umano, cfr. "Full Metal Jacket"), perchè è come essere nel Paese dei Balocchi, senza la controindicazione della trasformazione fisica in quadrupede e il mercimonio dello spettacolo circense.
Soprattutto mi piacciono quelli che hanno una vocazione specifica, tipo Trony, che vende solo roba con le pile, Euronics, OBI, che a me il bricolage mi garba una sassata, o il megliore di tutti (PS: megliore è scritto apposta, non è uno sbaglio): l'IKEA.
A me questi svedesi - popolo di merda - mi piacciono da impazzire. Entro e mi sembra di essere nel Paese dei Balocchi, ma senza la controindicazione ecc ecc, che me le devo provare tutte le sedie, poltrone e divani, mi prendo la matitina e il metro a nastro e misuro librerie e mensole, e poi trovo un accessorio nuovo (che l'ultima volta non c'era) e grido ELLE CORRI, C'E' UN (scolapiatti/sgabello/tenda da sole/dipendente) NUOVO! GUARDA! E Elle si avvicina rossa in viso all'oggetto della mia molestia scusandosi con tutti e dicendo che soffro della sindrome di Tourette.
Vado all'IKEA e qualcosa devo comprare, foss'anche una scatola di polpette svedesi o l'ultimo modello di sottopentola in lattice o l'indispensabile porta-penne abbinabile al tappetino da mouse in finta pelle di tacchino.
...
Che poi io sono uno sborone, ma si vede che poi non lo so fare, tipo che vado in pizzeria, mangio come un cofano e poi, alla fine, dico mi porti il conto per cortesia, la cameriera mi lascia il conto, tiro fuori la carta postepay e ce la poggio accanto come fosse una Visa, e faccio un gesto al garcon tipo giovane prendi i miei denari, lui mi guarda e pensa "ma guarda te questo", e aspetto al tavolo che mi porti carta e ricevuta e poi esco e mi sento un imbecille.
Insomma, domenica vado all'IKEA, compro una cosa e pago in allegria, senza nemmeno guardare quanto spendo (sai quano tiri fuori i soldi come fossero quelli del Monopoli? Ecco, così), poi esco e Elle (che è saggia) mi fa ma non hai speso troppo? e io ma no, e lei, ma si, guarda che l'oggetto in questione costava 49 sacchi, e qui sullo scontrino c'è scritto 149 sacchi e io, ma che dici.
Poi arrivo a casa, scarico l'enorme scatolone con Elle che mi dice ma secondo me questa scatola è troppo grande per contenere l'oggetto in questione, e io le dico, ma no, ti sbagli, e lei, ma scusa, ma l'oggetto in questione non si chiamava Fjostrud? Si, le dico io, codesto è il suo nome. E allora perchè sulla scatola c'è scritto Absud? E io taccio. E lei, che rapida si muove a compassione, mi dice non è colpa tua, è che sei fatto così.
E io ho pensato che ognuno ha quello che si merita, tranne me, che ho lei.
*E insomma, in questo periodo mi vanno i titolo chilometrici, vedi te.
8 commenti:
ciao per te va bene uno scambio link? www.ilburlonemascherato.blogspot.com
Ciao, grazie della visita.
Non ti offendere, sono sicuro che il tuo blog crescerà e diventerà qualcosa di interessante, ma non posso segnalarlo nel mio blogroll.
Però mi hai fatto venire un'idea per un post, magari domani o nei prossimi giorni...
Un saluto
ciao, ti andrebbe uno scambio di mobili? ho proprio qui un Fjostrud ancora imballato ma sarei ben felice di scambiarlo con un Absud
dove abito io (vicino) due anni fa ha aperto una ikea abbusiva che si chiamava allo stesso modo però con la elle davanti, l'ikea. Poi l'hanno fatta chiudere perchè vendeva i mobili uguali, con i nomi uguali tipo la libreria bill eccetera. La cosa bella e che al reparto degli alimentari tenevano tutti prodotti calabresi, siciliani, molisani con l'etichette cambiate. saluti. Carmelo
@ madmac: non so, non mi sembra un cambio vantaggioso...certo, se tu ci aggiungessi anche qualcos'altro, tipo, che so, un Tjorten o il bellissimo Hafganstud...
@ carmelo666: sei la mia certezza. Grazie, grazie, grazie. Ti prego, dinne altre.
Ma ELLE è quella orba di Kill Bill... hem... lo sai vero?
Sicuramente il riferimento è a qualcos'altro, ma sovevo dirvelo ragazzi!
Come al solito scrivi dei pezzi che mi fai ridere di risate :-)
C.O.
si, ma quella è cattiva e ammazza i vecchi maestri barbuti, la mia invece no.
Ciao grande.
Torno dalle vacanze e trovo ovviamente un sacco di post su google reader da leggere. Alcuni interessanti, profondi, commoventi, ecc. Be' i tuoi me li lascio per ultimi, come il dolce...
Bella l'ultima frase su tua moglie!
Grandissimo anche il commento di Carmelo666!!
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